Rimini, Chiesetta del Cimitero di San Martino Monte L’Abate

La Giunta approva lo studio di fattibilità

RIMINI – Avranno un costo di 100.000 euro i lavori con cui saranno definitivamente risolti i problemi di natura statica e di obsolescenza che affliggono la chiesetta del Cimitero di San Martino Monte L’Abate.

La Giunta comunale ha infatti approvato nell’ultima seduta lo studio di fattibilità con cui prende avvio l’intervento di manutenzione straordinaria in global service sulla chiesetta che presenta una notevole compromissione delle capacità resistenti della struttura in muratura.

Con questo intervento si procederà al ripristino strutturale e architettonico delle parti in muratura della chiesetta così da mettere in sicurezza la struttura portante della chiesetta posta nella parte storica del cimitero, e al rifacimento della copertura in tegole marsigliesi.

L’intervento approvato è solo l’ultimo dei lavori, avviati o in fase di progettazione, sui cimiteri dell’entroterra comunale.

Sono in corso di esecuzione, infatti, i lavori relativi all’appalto di concessione per la progettazione, costruzione e gestione economico-funzionale dell’ampliamento di tre cimiteri del forese: Casalecchio, San Martino Montelabbate e Santa Maria in Cerreto, mentre è in fase di progettazione l’intervento di concessione di costruzione e gestione relativo all’ampliamento dei quattro cimiteri di San Vito, San Lorenzo in Monte, San Lorenzo in Correggiano e Corpolò.

In fase di progettazione anche l’intervento di riqualificazione dei cimiteri di Santa Aquilina e Santa Giustina. In particolare, per quanto riguarda il Cimitero di Santa Aquilina, si prevedono opere di stabilizzazione del terreno al contorno per arrestare i fenomeni di dissesto statico che interessano la struttura cimiteriale ed il consolidamento delle strutture in elevazione e delle mura di recinzione.

Concluso invece nell’aprile scorso l’intervento di riqualificazione e miglioramento funzionale della Cappella Cimiteriale del Cimitero di Corpolò, la cui costruzione risale tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 e che funge da collegamento tra la parte “storica” e quella di più recente costruzione.

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Redazione

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