Centri estivi, ridotte le rette per la fruizione dei servizi comunali 3-6 anni

24

Aumenta la platea dei possibili beneficiari dei voucher per le famiglie, contributi fino a 336 euro per bambino

palazzo del municipio RiminiRIMINI – Sono 190, dieci in più dello scorso anno, i bambini tra i 3 e i 6anni che quest’estate frequenteranno il servizio di centro estivo organizzato dal Comune di Rimini in quattro scuole di infanzia (Margherite, Lucciola, Rondine e Galeone). In vista dell’imminente apertura delle domande per l’iscrizione, che potranno essere presentate a partire da giovedì 3 giugno, la Giunta comunale ha approvato le nuove rette, che saranno di importo inferiore rispetto allo scorso anno: è prevista infatti una tariffa di 225 euro mensili, contro i circa 330 dello scorso anno, comprensivi di pasto per 6 giorni alla settimana (con un servizio in funzione dalle 8.00 alle 16.00).

Per favorire l’accesso e la fruizione dei centri estivi, il Comune ha messo in campo diverse azioni e agevolazioni a sostegno in particolare delle famiglie più vulnerabili, a partire dall’assegnazione dei voucher. Negli anni passati erano in media 650/700 le famiglie riminesi che presentavano richiesta di contributo attraverso i voucher, numero che, stando alle richieste di informazioni arrivate finora, sembra quest’anno destinato a crescere. Questo grazie anche all’innalzamento della soglia Isee di accesso stabilita dalla Regione, passata dai 28mila euro dello scorso anno a 35mila euro. Il beneficio massimo concedibile sarà di 112 euro massimo per settimana per un massimo complessivo di 336 euro per bambino.

Sono previste forme di supporto anche per le famiglie che intendono utilizzare i servizi di nido estivo (0-3 anni). Il Comune infatti ha previsto contributi che vanno dai 250 ai 350 € mensili (per luglio e agosto) rivolti alle famiglie che hanno un ISEE inferiore ai 35.000 €.

“Rimini ha un’importante tradizione legata ai centri estivi – commenta l’assessore ai servizi educativi Mattia Morolli – un servizio indispensabile per molte famiglie, di alto livello qualitativo grazie anche all’impegno delle associazioni, delle cooperative sociali, degli enti no profit che si affiancano al Comune nella gestione. Una necessità che oggi è ancora più sentita e a cui cerchiamo di dare una risposta, promuovendo e sostenendo l’accesso al servizio attraverso il taglio delle rette e con una serie di agevolazioni e contributi in grado di intercettare anche le nuove esigenze emerse durante la pandemia”.