Ferrara

Centenario della Grande Guerra, in scena la storia di un soldato semplice diventato eroe

Venerdì 8 giugno alle 21 alla sala Nemesio Orsatti (via Risorgimento 4, Pontelagoscuro di Ferrara)

FERRARA – Venerdì 8 giugno 2018 alle 21 alla sala Nemesio Orsatti (via Risorgimento 4, Pontelagoscuro di Ferrara) primo appuntamento dei due incontri letterari “Il Piave mormorava – storie di eroi e profughi a 100 anni dalla Grande Guerra” dedicato a Duilio Merli, soldato ferrarese, medaglia d’oro al valore militare nell’inferno del Carso.
Venerdì 15 giugno alle 21 si parlerà del libro “Profugo a 15 anni – La Grande Guerra di Giuseppe Rigo” in un incontro con l’autore Giacinto Bevilacqua, che ha raccontato il “viaggio da profugo nell’Italia della Grande Guerra con tappa a Pontelagoscuro”.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori Venerdì 8 giugno tre attori di teatro – Lorenzo Giossi, Luca Mauri, Vittorio Tovoli – si esibiranno con la regia di Giacomo Bollini in una conferenza-spettacolo basata sulla recita di brani tratti dal saggio “L’ora K”, dedicato alla storia del soldato Duilio Merli di Coronella , scritto da Armando Calori, giovane ufficiale al cui comando obbediva il soldato Merli.

In una scenografia spoglia, una vecchia scrivania e qualche cassetta di legno coperta da sacchi di juta, i tre attori interpretano la storia di un eroe dimenticato, Duilio Merli, le cui gesta sono state raccolte nel libro “L’ora K” dal tenente Arnaldo Calori, testimone dell’atto di valore del soldato, poi grande sostenitore della sua onorificenza che si fece carico di promuovere presso i comandi militari. Fu così che alla memoria del giovane venditore ambulante di ortaggi di Coronella venne assegnata la medaglia d’oro al valor militare, riconoscimento purtroppo raro per i soldati semplici, giacché in tutta la provincia di Ferrara ne furono assegnate solo tre.

Merli morì in combattimento sul Carso il 27 maggio 1917, durante la decima battaglia dell’Isonzo, nelle trincee antistanti il paese fantasma di Castagnevizza, ridotto a un cumulo di macerie dall’artiglieria italiana e mai del tutto occupato dalle fanterie del Regio Esercito. Merli è uno dei caduti del Carso, il maledetto Carso: l’arida e sterposa pietraia che per quasi tre anni risultò un ostacolo praticamente insormontabile per i soldati italiani.
Il libro è inoltre il veicolo di una raccolta di fondi per i restauro di un monumento d’epoca presente ancora oggi, a distanza di 100 anni, all’interno del cimitero militare di Kamno in Slovenja, a pochi chilometri da Caporetto.

“Il Piave mormorava” è un’iniziativa patrocinata dal Comune di Ferrara e organizzata dalla Pro loco Pontelagoscuro in collaborazione con la sezione ferrarese dell’Associazione Nazionale Carristi d’Italia in occasione del centenario della Grande Guerra in continuità con altre iniziative svoltesi nei mesi scorsi.
Il secondo appuntamento, dedicato al profugo friulano Giuseppe Rigo, è in programma per venerdì 15 giugno. Serate a ingresso libero per tutti.

(Nelle foto – la locandina degli incontri, la copertina del libro dedicato alla storia del soldato semplice che ottenne la medaglia al valore, il Carso e il ritratto del soldato Duilio Merli)

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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