C’è vita su Venere il 15 maggio al Teatro Arena del Sole

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C’è vita su Venere – ph.Tobia Abbondanza

BOLOGNA – Domenica 15 maggio con doppia replica alle ore 17.30 e 20.30, il Teatro Arena del Sole accoglie C’è vita su Venere, ultima creazione di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, anche protagonista in scena. Un solo, nato dall’invito del Festival Natura Dèi Teatri di Lenz Fondazione (Parma) rivolto a diverse artiste per riflettere sul concetto di “sforzo”, e che ora viene presentato a Bologna all’interno del prologo di Carne, il focus dedicato alla drammaturgia fisica, curato da Michela Lucenti per ERT / Teatro Nazionale.

Michele Abbondanza e Antonella Bertoni s’incontrano a Parigi mentre collaborano con Carolyn Carlson e nei primi anni Novanta, rientrati in Italia, fondano la Compagnia Abbondanza/Bertoni, diventata negli anni una delle più importanti realtà nel panorama della danza contemporanea, lavorando per riconosciuti corpi di ballo, registi teatrali, programmi televisivi e cinema. Allo stesso tempo danno spazio nella loro ricerca a fisicità differenti, portando sul palco la forza e le fragilità dei corpi di performer non professionisti.

Un’attività che non si è mai fermata: proprio l’anno scorso hanno vinto il Premio Ubu 2021 per il Miglior spettacolo di danza con Doppelgänger, lavoro realizzato in collaborazione con Nerval Teatro e che vede l’incontro di due interpreti, un danzatore e un attore con disabilità.

Con una coreografia capace di far muovere e rendere presente ogni parte del corpo – dalle punte dei piedi fino ai capelli – in C’è vita su Venere Antonella Bertoni torna in scena da protagonista per indagare varie sfaccettature del corpo femminile e tentare, in quanto donna e danzatrice, di contrastare canoni estetici e rigidi preconcetti. Lo spettatore sarà trasportato in un altrove, un utopico e misterioso pianeta Venere dove potrà confrontarsi con una fisicità in continua metamorfosi e trasformazione.

Note di regia

In prossimità della propria morte la Fenice costruisce il nido: lì essa brucia completamente e dalle sue ceneri genera l’uovo nuovo.

“Il cigno” di Saint-Saëns (anche Zeus dovette trasformarsi in cigno per arrivare a fecondare l’uovo di Leda) genera qui un amato uovo di gallina.

Il conseguente festoso entusiasmo si declina in una consumistica esplosione rosa, che confluisce in un esaurimento e svuotamento del personaggio, esausto e circondato dai resti del suo agire.

Rimane solamente l’interprete abbandonata sotto il costume: è il tempo dello svelamento, di rivelare la possibile fragilità di chi si nasconde dietro a una maschera, dietro a un velo ed anche dietro al suo stesso viso. Per vedere chi la sta guardando e giudicare chi la sta giudicando.

Si innesta così l’ultima metamorfosi in creatura con stampelle, quadrupede espiatorio (capro?) o meraviglioso ed enigmatico ippogrifo, che lentamente si allontana, solitario passeggiatore tra passate rovine.

Michele Abbondanza

Compagnia Abbondanza/Bertoni

Michele Abbondanza proviene dall’esperienza veneziana di Carolyn Carlson al Teatro La Fenice nei primi anni Ottanta, co-fonda nell’84 il gruppo Sosta Palmizi e incontra Antonella Bertoni a Parigi, dove entrambi danzano in diverse creazioni di Carolyn Carlson. Nei primi anni Novanta rientrano in Italia, dove fondano la Compagnia Abbondanza/Bertoni riconosciuta come una delle realtà̀ artistiche più̀ prolifiche del panorama italiano, che affianca alla creazione di spettacoli, un percorso di formazione e di ricerca del teatro danza contemporaneo. In qualità̀ di coreografi ospiti collaborano con il Teatro dell’Opera di Roma e la compagnia Aterballetto. Lavorano con i registi Marco Baliani, Nanni Garella, Roberto Guicciardini, Luca Ronconi e con i musicisti John Surman, Steve Lacy, Michel Portal, Barre Phillips. Partecipano al film di Bernardo Bertolucci Io ballo da sola (1995) e sono tra i protagonisti delle coreografie create per Vieni via con me, trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano, in onda su Rai 3 (2010). Firmano e interpretano più di trenta creazioni; vincono il premio Ubu “Miglior spettacolo di danza 2021” con Doppelgänger, il premio Danza & Danza “migliori interpreti” (1996) e per La morte e la fanciulla (2017), il premio Cascina per la coreografia (1996), e il premio ETI-Stregagatto (1997-1998) con lo spettacolo Romanzo d’infanzia, che ha superato le 600 repliche nelle quattro versioni: italiana, inglese, francese, portoghese. Nel 2008 nasce Scuola d’Azione, uno spazio fisico e teorico per la trasmissione del loro insegnamento, presso il Teatro alla Cartiera di Rovereto, dove la compagnia è in residenza; praticano e insegnano lo zen. Dal 1996 Michele Abbondanza è docente di danza presso la Scuola di Teatro Luca Ronconi, diretta da Carmelo Rifici (Piccolo Teatro di Milano).

Informazioni:

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 – Bologna

Prezzi dei biglietti: da 8 € a 10 € esclusa la prevendita

Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00

Tel. 051 2910910 – biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com

Fino al 15 giugno 2022, come definito nell’Ordinanza del Ministero della Salute del 28 aprile 2022, l’ingresso a teatro è consentito con mascherina FFP2.

È possibile utilizzare i biglietti in formato elettronico. Acquistando biglietti on-line o telefonicamente si riceverà una conferma via mail per entrare in sala senza necessità di passare dalla biglietteria.

Teatro Arena del Sole

via Indipendenza, 44 – Bologna

domenica 15 maggio 2022

doppia replica ore 17.30 e 20.30

Sala Leo de Berardinis

C’è vita su Venere

di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni

con Antonella Bertoni

disegno luci Andrea Gentili

elaborazioni sonore Orlando Cainelli

maschera e oggetti di scena Nadezhda Simenova

tecnica Claudio Modugno

abito Chiara Defant

organizzazione, strategia e sviluppo Dalia Macii

amministrazione e coordinamento Francesca Leonelli

ufficio stampa Susanna Caldonazzi

comunicazione Francesca Venezia

foto Tobia Abbondanza

durata 25 minuti