Cattolica, il Mc Donald’s lungo la Statale 16 Adriatica

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La competenza Anas e le altre “variabili” da considerare per aumentare il livello di sicurezza

CATTOLICA (RN) – Se da una parte l’apertura nei mesi scorsi del Mc Donald’s a Cattolica, lungo la Strada statale 16 Adriatica, è stata accolta con favore per l’avvio di una nuova attività, d’altra parte ha portato ad una particolare attenzione per l’aumento del traffico veicolare, soprattutto da parte dei più giovani. Difatti, si è registrato un incremento di accessi all’area di servizio da parte di motocicli diretti al fast food, ma anche di pedoni che, pericolosamente, attraversano l’arteria. Non mancano i casi di veicoli che in uscita dal sito, commettendo una infrazione al codice della strada, si reimmettono sulla Statale procedendo in direzione Rimini con il superamento della doppia linea continua.

“Oltre alle sanzioni previste dal codice della strada i trasgressori potrebbero incorrere anche in gravi responsabilità personali in caso di incidente stradale provocato dalla loro negligenza”, sottolinea il Comandante della Polizia Municipale di Cattolica, Ruggero Ruggiero.

STUDIO VIABILITÀ. “La precedente amministrazione avrebbe dovuto accertarsi – spiega l’Assessora alla Polizia Municipale, Claudia Gabellini – delle condizioni stradali, dei possibili comportamenti dei pedoni e dei veicoli in uscita dall’area di servizio attraverso uno studio della viabilità, anche di previsione futura. Si sarebbe dovuta attivare per richiedere soluzioni ed eventuali interventi allo stesso titolare dell’area di servizio per aumentare la sicurezza considerando il conseguente incremento di accessi ed uscite dal sito”.

Da approfondimenti con i tecnici, l’attuale conformazione del tratto viario è pienamente rispondente al codice della strada e le criticità di cui si valutano soluzioni scaturiscono da infrazioni.

“Nonostante l’Amministrazione si sia fatta parte attiva per la risoluzione del problema, la Statale è di competenza dell’Anas ed è strada ad alto scorrimento, pertanto – continua la Gabellini – non possono essere stabiliti nuovi accessi e nuove diramazioni, segnalazioni semaforiche, attraversamenti pedonali, dissuasori, senza la preventiva autorizzazione dell’ente gestore”.

VARCO VIA LUCIONA. Una delle soluzioni prospettare, ad un primo studio delle condizioni stradali, ha valutato l’apertura del varco che dall’area di servizio immetterebbe sulla via Luciona, di competenza comunale, e che porta alla rotonda lungo la strada statale. Le disposizioni vigenti non consentirebbero tale ipotesi per questioni di sicurezza della circolazione, considerando la visibilità e la pendenza stradale. Ad ogni modo l’Amministrazione non ha facoltà di decidere unilateralmente l’apertura di tale varco essendo obbligatoria la preventiva autorizzazione da parte di Anas. Quest’ultima è stata interpellata, attraverso comunicazioni ufficiali e solleciti informali, ma ad oggi gli uffici comunali non hanno avuto riscontro in merito per la risoluzione della questione.

NUOVA ROTATORIA. Tra le varie ipotesi, oltre all’installazione di dissuasori ed apertura del varco, da parte di Palazzo Mancini è stato predisposto uno studio di fattibilità sull’eventuale realizzazione di una nuova rotatoria lungo la statale.

“Nel medio periodo la situazione – aggiunge il Dirigente Baldino Gaddi – potrebbe essere fortemente migliorata mediante la realizzazione di una rotatoria, posta nella direzione Pesaro in prossimità della stazione di rifornimento, che consentirebbe una facile inversione di marcia in direzione Rimini. Questa infrastruttura, di cui si è già discusso, migliorerebbe la situazione esistente ed è già stata oggetto di un primo confronto informale con la stessa società Anas. Questa ipotesi sarà oggetto di ulteriori approfondimenti progettuali in rapporto alla dimensione ed alla configurazione viabilistica”.

“La questione è quindi al tavolo dell’Amministrazione – conclude la Gabellini – che sta interloquendo con i soggetti interessati. Mentre invitiamo tutti ad assumere, sempre ed in ogni caso, atteggiamenti responsabili ed evitare infrazioni al codice della strada, il nostro fine ultimo resta quello di assicurare le migliori condizioni possibili di sicurezza”.