Bologna: Question Time, chiarimenti sui disagi nelle scuole provocati dall’ondata di freddo

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piazza Maggiore BolognaBOLOGNA – L’assessore Riccardo Malagoli, ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d’attualità delle consigliere Elena Foresti (Movimento 5 stella), Paola Francesca Scarano (Lega nord), Emily Clancy (Coalizione civica), sui disagi nelle scuole provocati dall’ondata di freddo.

Domanda della consigliera Foresti:

“Visti gli articoli apparsi sulla stampa relativi ai disagi provocati dall’ondata di freddo in alcune scuole cittadine, si pone la seguente domanda di attualità: per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta su questo argomento; per sapere dalla Giunta se le procedure utilizzate dai tecnici e dal personale incaricato dal Comune, per rendere fruibili le scuole bolognesi al riavvio delle lezioni dopo la pausa natalizia, sono da considerarsi ancora efficaci o meriterebbero una modifica, visti i problemi emersi”.

Domanda della consigliera Scarano:

“Alla luce dei disagi avuti in alcune scuole della città e considerato il fatto che in alcune di esse era stata sostituita la centrale termica si chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione generale sulla situazione; se sono previste delle variazioni negli interventi pianificati; se si reputa il lavoro di interventi e monitoraggi svolto dal Global sufficiente e adeguato alle esigenze della Amministrazione”.

Domanda della consigliera Clancy:

“Viste le notizie circa i disservizi causati dal malfunzionamento degli impianti di riscaldamento e idrici in alcune scuole cittadine, si chiede al Sindaco e alla Giunta: quale sia la valutazione in merito a tali i problemi e di quali informazioni disponga ad oggi l’Amministrazione sulle cause che li hanno determinati; se ritengano tempestivi gli interventi del gestore degli impianti e della manutenzione; se valutino sufficienti gli accorgimenti messi in campo dal gestore per prevenire l’insorgere di guasti agli impianti; se e come si intenda prevenire in futuro episodi simili”.

Risposta dell’assessore Malagoli:

“Farò una relazione tecnica, perché credo che i cittadini debbano conoscere anche alcuni dettagli di come vengono controllate le scuole, e una considerazione più politica rispetto allo stato dell’arte.
Come Amministrazione comunale dobbiamo scusarci con le famiglie che hanno subito questo disagio, assolutamente non voluto, ma un disagio che può capitare. Il mondo in cui noi viviamo non è perfetto. Se pensiamo che 7.000 famiglie in due giorni hanno chiesto interventi a Hera perché si erano ghiacciati i contatori di casa, sappiamo che non è una situazione normale. Così come non era una situazione normale questa mattina, dove c’è stata una forte ghiacciata e dove intervenire su tutta la città è una cosa complessa.
Veniamo all’analisi tecnica perché credo che sia molto utile. I consiglieri comunali sanno benissimo che noi controlliamo in remoto tutti i nostri impianti e quindi possono avere accesso agli atti per vedere se quello che dico è reale. Noi veniamo informati se ci sono delle criticità nelle scuole. Non sempre queste criticità hanno la possibilità di essere superate in breve tempo.
In particolare. Il disservizio più importante si è verificato per la centrale termica che serve la scuola primaria Piaget e l’adiacente scuola dell’infanzia Deledda in via Arno. Nella mattinata di domenica 8 gennaio è stato effettuato un controllo, a seguito di una segnalazione giunta dal sistema di telecontrollo e telegestione dell’impianto, durante il quale i tecnici della manutenzione hanno riscontrato un’anomalia in un circuito di distribuzione del calore dovuta a una perdita della tubazione. E’ partito dunque un intervento di riparazione delle tubazioni, conclusosi positivamente alle ore 4 della mattina successiva. Una volta che l’impianto è rientrato in servizio, si è verificata una seconda perdita sul circuito primario. La perdita è stata individuata e risolta già nelle prime ore di lunedì 9 gennaio. La scuola però, nonostante questo, e dopo vi spiegherò perché, è stata riaperta giovedì 12 gennaio.
La riparazione del guasto localizzato all’esterno dell’edificio che ospita la scuola dell’infanzia Deledda, adiacente alla Piaget, e sempre alimentata dalla stessa centrale termica, è stata completata nella giornata di ieri, giovedì 12 gennaio. Ora si deve attendere la messa a regime dell’impianto. Nel frattempo i bambini delle tre classi della materna torneranno comunque a scuola: saranno infatti ospiti delle Piaget dove sono stati allestiti appositi spazi. Nel fine settimana è previsto un aggiornamento sulla situazione relativamente ai lavori in corso nelle scuole Deledda. I genitori saranno informati tramite il sito web della scuola e del Comune di Bologna.
Va precisato che il guasto verificatosi è stato causato da una rottura di una tubazione metallica posta al piano terra che ha causato lo svuotamento parziale dell’impianto. Questa situazione, unitamente alle rigide temperature esterne, ha comportato un allungamento del tempo di messa a regime dell’impianto termico, anche in considerazione delle caratteristiche energetiche dell’involucro edilizio piuttosto datato e solo in parte dotato di infissi con vetrocamera. La centrale termica, oggetto di riqualificazione energetica e impiantistica, non è stata oggetto di guasto come erroneamente citato da alcuni articoli apparsi sui quotidiani. Non è la centrale a essere andata in blocco, si è rotto un tubo, è una cosa diversa.
Il patrimonio immobiliare del Comune di Bologna è caratterizzato da una consistente quantità di edifici costruiti in periodi in cui l’aspetto energetico era considerato secondario; le norme sul risparmio energetico hanno infatti visto una sostanziale evoluzione solo dall’inizio degli anni ’90. Appare quindi evidente che la caratteristica estremamente energivora di molti fabbricati, non consente di avere risposte brevi per la messa a regime degli impianti ed è causa di evidenti disservizi in simili casi ove, a seguito di fermo impianto la soddisfacente temperatura operante dei locali viene raggiunta in tempi elevati.
Per ridurre i potenziali disagi, già da alcuni anni, sono attivati programmi di manutenzione straordinaria che prevedono il rifacimento degli involucri edilizi (sostituzione infissi e vetri, isolamento coperture e sottotetti, coibentazioni a cappotto). Tali interventi hanno consentito di azzerare le criticità precedentemente citate per alcuni sistemi edificio/impianto, ma permangono per altre situazioni che causano appunto tempi relativamente lunghi per la messa in servizio degli impianti in caso di guasto.
Il secondo disservizio significativo si è verificato nel plesso di via Pascoli sede delle medie Rolandino De’ Passeggeri: un guasto in un tratto della tubazione di alimentazione dei radiatori nel vano scala ha causato una perdita di acqua all’interno del plesso scolastico determinandone la parziale inagibilità. La dirigenza scolastica ha sospeso le lezioni nella giornata di lunedì 9 gennaio. Il problema è stato risolto già nelle prime ore di lunedì 9 gennaio e le attività didattiche sono riprese regolarmente da martedì 10 gennaio.
Altre segnalazioni ricevute tramite il sistema informativo di gestione dell’appalto, sono state gestite, controllate e risolte; tra queste si segnala una perdita alle scuole Guido Reni (che non ha comunque comportato la totale messa fuori servizio dell’impianto) e segnalazioni di bassa temperatura alle scuole Zanotti e scuole Dozza dove è stato possibile intervenire in modo celere e puntuale riavviando regolarmente gli impianti.
Nel corso della chiusura delle scuole per le vacanze natalizie, questo è un fatto molto importante, perché anche oggi ho sentito delle inesattezze, proprio al fine di ridurre al minimo il rischio di disagio, gli impianti di riscaldamento sono stati costantemente attivi e controllati, condotti in modalità attenuata, prevedendo però la messa a regime già da uno o due giorni precedenti l’apertura del 9 gennaio a seconda delle tipologie costruttive degli edifici. Il contratto di Global Service Edilizia prevede che all’interno degli edifici siano raggiunte e mantenute le temperature previste dalla vigente normativa; le temperature all’interno dei vari plessi vengono monitorate sia in remoto dal sistema di telecontrollo e telegestione sia intervenendo con verifiche e misure in campo. I tempi di intervento del Global Edilizia, validi per tutte le attività, sono: 30 minuti per emergenza (ad esempio una scuola completamente al freddo), 1 ora per le urgenze (ad esempio uno o più ambienti al freddo). Queste sono le modalità gestionali con cui vengono gestiti gli oltre 350 impianti termici (di cui 171 a servizio di edifici scolastici) degli edifici gestiti dal Comune di Bologna. Rispetto ai disservizi verificatisi è stata comunque avviata la procedura di confronto e contraddittorio, tra Comune di Bologna ed esecutori del Global Edilizia, che potrà comportare anche l’applicazione delle penali contemplate nel Capitolato Speciale d’appalto. Va comunque sottolineato che le criticità gravi hanno interessato solamente il 3% dei nostri edifici.
Tutti noi e tutti voi soprattutto, e questo Question time ne è l’esempio, leggete molto la stampa, anche nazionale, vi sarete accorti che non siamo una mosca bianca in giro per l’Italia. Voglio ricordare che Roma ha avuto molte scuole chiuse, molto più del 3%. Siamo al livello del 30-40%. Milano uguale. E quindi, quando le situazioni normalmente possono essere tenute sotto controllo, ma a tutti noi succede che a casa si rompa un tubo, si rompa la caldaia, si rompa la macchina, e in quel momento abbiamo una difficoltà. Si deve cercare di evitare, ma è proprio per questo che stiamo facendo tute queste riqualificazioni degli impianti elettrici e degli impianti di calore delle scuole per arrivare ad un contenimento sia dei costi di gestione, sia perché i locali dove i genitori mandano i loro bambini sia dove gli operatori lavorano siano adeguati ai tempi. Certo, ci confrontiamo anche con palazzi dell’800.
Colgo anche questa occasione perché è importante che una città complessa come la città di Bologna trovi una modalità per affrontare le emergenze. Questa città l’ha fatto tante volte, per questioni anche molto serie. Ci apprestiamo ad avere una stagione invernale. La stagione invernale ha dei problemi che non è possibile gestire in automatico, non ci riesce nessuno, se qualcuno ci riesce ditemelo. Ditemi qual è la città che alle 6 di mattina si trova completamente ghiacciata e alle 7 ha tutto perfettamente funzionante come qua, a parte i marciapiedi, che sono un problema a parte. Non c’è stato un problema alla viabilità. Si chiamano emergenze proprio perché non è il gioco normale delle cose. Per quanto riguarda le scuole ribadisco, visto che abbiamo anche trovato scuole con finestre aperte e abbiamo la documentazione fotografica, un po’ più di attenzione da parte di tutti forse aiuta tutti a gestire meglio una città complessa come questa. Se ci mettiamo tutti dalla stessa parte sappiamo che dei disservizi possono esserci. Dobbiamo scusarci con i cittadini che hanno subito questi disservizi, che non sono voluti, c’è un lavoro quotidiano per cercare di evitarli, ma alcune cose sono inevitabili. Perché sono dati dalla vetustà degli immobili, dei tubi, perché è una questione di investimenti e in questi anni stiamo investendo parecchio nella riqualificazione delle scuole, ma non si può fare tutto in un giorno. Alcune scuole andrebbero anche sostituite, perché non possono essere adeguate a locali moderni.
Detto questo, chiunque dei consiglieri comunali voglia vedere il monitoraggio continuo che abbiamo nelle scuole, le criticità che vi ho esposto che sono state estratte da quei monitoraggi, avrà il mio plauso. Da un certo punto di vista è bene che si sappia quello che si fa, si sappia che si possono fare degli errori, che ci possono essere delle cose che non funzionano, siamo umani tutti, ci possono essere delle cose che si rompono e per riprendere il cammino bisogna aggiustarle, non possiamo fare diversamente”.