Bologna, l’intervento della presidente Luisa Guidone

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Giorno della Memoria 2021, seduta solenne dei Consigli comunale e metropolitano

BOLOGNA – l Consigli comunale e metropolitano di Bologna si sono riuniti oggi, lunedì 25 gennaio, in seduta solenne e congiunta in occasione del Giorno della Memoria. La presidente del Consiglio comunale, Luisa Guidone è intervenuta in apertura. Di seguito il suo intervento.

“Buongiorno a tutti. Diamo inizio a questo Consiglio solenne che vede congiunti il Consiglio metropolitano e il Consiglio comunale di Bologna. Un saluto e un caloroso benvenuto ai consiglieri, ai componenti della Giunta e ai nostri relatori, al signor Sindaco, a tutte le autorità e tutti coloro che ci seguono online. Con la vostra partecipazione onorate questa seduta solenne in occasione del Giorno della Memoria. In particolare io sono molto contenta di avere oggi fra i relatori il presidente De Paz, con la Comunità ebraica è noto che c’è un rapporto molto proficuo, che c’è stato con chi mi ha preceduta alla presidenza del Consiglio comunale e che sono certa che proseguirà anche con il prossimo mandato.

Quest’anno il Consiglio solenne presenterà il progetto promosso dalla Comunità ebraica di Bologna e dall’Ordine degli Architetti ed Ingegneri di Bologna intitolato “Lettere dall’Archivio”. Protagoniste le storie di architetti ed ingegneri espulsi o discriminati dai rispettivi Ordini professionali a seguito delle Leggi razziali del 1938, con interventi dei relatori ospiti: il presidente della Comunità ebraica Daniele De Paz e il presidente dell’Ordine degli architetti Giorgio Giannelli.

La seduta solenne si concluderà con l’intervento del Sindaco di Bologna e della Città metropolitana Virginio Merola.

Prima di dare la parola ai relatori, desidero ricordare che, nonostante le grandi difficoltà legate al periodo che stiamo amo vivendo, anche quest’anno il concorso letterario promosso da A.N.E.D rivolto alle classi terze di scuola secondaria di primo grado della Città metropolitana di Bologna, è stato molto partecipato.

Hanno partecipato 8 scuole, con un totale di 18 classi. Il titolo del concorso “Né santi, né eroi, solo Giusti” ha proposto una riflessione sulla necessità di non essere mai indifferenti a ciò che succede intorno a noi e ha stimolato una ricerca incentrata sulla figura dei Giusti, donne e uomini coraggiosi che, in momenti particolarmente drammatici della nostra storia, non si sono voltati dall’altra parte e hanno deciso di fare qualcosa per gli altri, anche mettendo a rischio la propria vita e quella della loro famiglia.

Non essendosi potuta svolgere la consueta cerimonia di premiazione in presenza, darò ora lettura dei testi vincitori.

“La tela bianca” della alunna Dorotea Del Gaudio Pasqualina Teresa, classe 3^C della Scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Mazzini” di Sant’Agata Bolognese, professoressa Cinzia Guzzi, poesia dedicata a Jan Zabinski, direttore dello zoo di Varsavia e a sua moglie Antonina, che salvarono centinaia di ebrei ospitandoli nella loro casa e nelle gabbie vuote, provvedendo al loro sostentamento e avvisandoli del pericolo di perquisizioni delle SS attraverso un brano musicale concordato in precedenza.

Lì dove regnava l’amore,
S’insinuò paura e terrore.
Vite di innocenti intrappolate
In alte mura confinate.
In un mondo in cui l’umanità
Il suo significato ha perso,
un uomo e una donna
ne ricomposero il senso.
Jan trasse in salvo decine di persone
Senza più né dignità, né identità,
Senza curarsi del loro nome.
Anche la moglie Antonina,
Donna dall’animo dolce e gentile
Aprì le porte del suo devastato regno,
Lasciando in loro un indelebile segno.
Le note notturne del suo pianoforte
Allontanavano il sapore della morte,
e dalla prigione sotterranea
in cui erano custoditi,
riemergevano da laggiù
con occhi impauriti.
Ciò che di loro fa eroi,
è che davanti a tutta quella sofferenza
hanno combattuto l’indifferenza
Con coraggio, senso di giustizia e umanità…
Donando loro una tela bianca su cui
cominciare a dipingere la loro nuova vita.
A Jan e Antonina Zabinski

“Diario di Greta” della alunna Letizia Alberti, classe 3^B della Scuola media Galileo Galilei di Sasso Marconi, professoressa Paola Pandolfi, brano dedicato a Nicholas Winton, che ha salvato dai campi di sterminio molti bambini ebrei, organizzando dei Kindertransport dalla Cecoslovacchia al Regno Unito. Solo molti anni dopo la moglie Greta scoprì l’operato di suo marito e organizzò un incontro con i “bambini” salvati, ormai adulti.

15 giugno 1988
Caro diario, oggi è successo un fatto che ha dato una risposta alle tante domande sul passato di mio marito, a cui aveva sempre evitato di rispondere. Questa mattina, mentre spolveravo, mi è caduto l’occhio su un vecchio baule socchiuso; ho subito pensato che potesse essere di Nicholas, mio marito, e ho cercato di ignorare la cosa. Dopo aver riflettuto un po’, presa dalla curiosità, ho deciso di aprirlo. Dentro al baule vi erano un sacco di foto in ordine confuso e alcuni passaporti; trascorsi delle ore a guardare le foto passandole una ad una fra le mie mani. Mi sarei aspettata di tutto da mio marito, ma questo andava oltre ogni mia immaginazione.

Mio marito Nicholas da giovane aveva salvato dall’Olocausto seicentonovantanove bambini portandoli a Londra; aveva organizzato i Czech Kindertransport: otto treni che dalla Cecoslovacchia al Regno Unito allontanavano i bambini ebrei dal campo di concentramento. Ho sempre amato mio marito, ma dopo aver saputo questo non potevo fare a meno di amarlo ancora di più. Mio marito, l’uomo che ho sposato, aveva salvato tantissimi bambini ebrei dalla morte! Non ci potevo credere.

A quel punto mi chiesi se la cosa giusta da fare fosse dirgli che sapevo tutto oppure provare a farglielo capire: credere di saper tutto di una persona e poi scoprire che non è così è un fatto che ti lascia spiazzato.

Una cosa la sapevo, non potevo stare zitta, volevo che le persone sapessero o almeno che le persone da lui salvate avessero la possibilità di ringraziarlo o di vederlo un’altra volta.

Sul momento decisi di chiudere tutto e smettere di pensarci per qualche ora, avevo mille pensieri per la testa ed ero tutta scombussolata. Al momento tu sei l’unica “persona” con cui ne ho parlato, ma ho già pensato a un modo per dare a Nicholas l’opportunità di salutare le persone che ha salvato.
Voglio farlo per lui!
Con affetto, Greta.
20 luglio 1988
Caro diario, oggi è il grande giorno!
Stasera la sorpresa che organizzo da un mese avrà luogo durante il programma “That’s life” in televisione! Ma partiamo con ordine: ieri ho regalato a mio marito un biglietto per vedere la trasmissione della BBC a teatro. Quello che ancora non sa è che durante la trasmissione lui verrà nominato e verrà chiesto, alle persone sedute, chi fra loro è stato salvato anni prima da Nicholas Winton.

La cosa più importante è che intorno a lui ci saranno seduti tutti i “suoi” bambini che io ho contattato personalmente e ai quali ho chiesto di venire e portare la propria famiglia.
Non riesco davvero a tenere l’emozione!

Caro diario, ti scrivo lo stesso giorno per raccontare la fine di questa giornata piena di emozioni. La sorpresa è perfettamente riuscita, Nicholas si è addirittura commosso! Ma ti dirò di più: vedere lui felice abbracciare tutte quelle persone con un passato difficile, ma che grazie a lui hanno potuto costruire un futuro migliore, mi viene da piangere perfino ora a raccontarlo! Come ogni volta che ci penso.

Sono felice di aver dato la possibilità a queste persone, “legate” da sempre a mio marito da un fatto che ha dato speranza e un futuro a loro e alle loro famiglie, di rivederlo e ringraziarlo.

Mi auguro davvero che esistano altre persone come lui, pronte a rischiare la vita per salvarne centinaia; non trovo veramente la parola giusta per descrivere questo gesto.
Buonanotte, Greta.

Naturalmente non possiamo che ringraziare ANED per questo lavoro che fa tutti gli anni e che fa rivivere queste esperienze attraverso questo concorso letterario che coinvolge gli alunni delle scuole. Naturalmente il calendario di iniziative anche quest’anno è stato molto forte nonostante la pandemia, alcune iniziative si sono riadattate, altre sono rimaste sospese però ci tenevo a darvi questo quadro. Passiamo ora la parola ai relatori, io darei subito la parola al presidente della Comunità ebraica Daniele De Paz per una riflessione più ampia su quello che è il giorno della Memoria oggi”.