Ausl Romagna: “Settimana Mondiale della tiroide”

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Webinar informativo per la popolazione organizzato dall’ Endocrinologia di Forlì e di Cesena (24 maggio)

FORLÌ – In occasione della settimana mondiale della Tiroide 2024, il comitato regionale dell’Emilia Romagna della Società Italiana di Endocrinologia (SIE) ha organizzato nell’ambito del progetto inSIEme, degli incontri sull’argomento “Iodio e salute della tiroide”.

In particolare, le  Unità Operative di Endocrinologia di  Forlì e Cesena (Ausl Romagna)  hanno programmato un webinar divulgativo e aperto alla popolazione, nato dalla collaborazione tra le sezioni regionali della Società Italiana di Endocrinologia (SIE) e dell’ Associazione Medici Endocrinologi (AME), in data 24 maggio, dalle ore 14:30 alle ore 16:00. La partecipazione è aperta a tutti,  collegandosi al seguente link:

https://urlsand.esvalabs.com/?u=https%3A%2F%2Fus02web.zoom.us%2Fj%2F83693242951%3Fpwd%3DU1FpRDJoR2JPcStIdXNlWXRBTElLdz09&e=672f7c66&h=f9762c1b&f=y&p=n 

Lo iodio, elemento diffuso nell’ambiente in diverse forme chimiche, rappresenta un micronutriente essenziale per l’organismo umano. Si concentra quasi esclusivamente nella tiroide dove viene utilizzato per la produzione degli ormoni tiroidei (Tiroxina  e Triiodotironina ). Gli ormoni tiroidei regolano numerose funzioni nel feto e nel bambino quali lo sviluppo cerebrale, lo sviluppo dello scheletro e il  normale accrescimento corporeo  e la maturazione dei vari apparati. Nel soggetto adulto regolano l’attività metabolica dell’adulto influenzando la funzione di ogni organo e tessuto, in particolare  stimolano la produzione di calore, regolano il metabolismoglucidico, intervengono nella lipolisi e nella lipogenesi, regolano la sintesi proteica, hanno importati  effetti sul sistema cardiovascolare.

Un insufficiente apporto di iodio può determinare manifestazioni cliniche in tutte le fasi della vita, tra le quali la più conosciuta è il gozzo endemico, ovvero un aumento di volume della tiroide. La scarsa assunzione di iodio è particolarmente grave per le donne in gravidanza, in allattamento e per i bambini con meno di tre anni. Infatti, quando si verifica durante lo sviluppo del feto e del neonato porta a danni irreversibili del sistema nervoso e di conseguenza ad un ritardo mentale permanente. Carenze di iodio anche lievi, portano comunque a deficit intellettivi minori.

In Italia la legge  n.55 del 2005 ha definito alcune disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo e di altre patologie da carenza iodica   disponibilità in tutti i punti  vendita di sale iodato (30 mg/kg sale) obbligo di vendere sale non iodato solo su specifica richiesta del consumatore  e uso di sale arricchito di iodio nella ristorazione collettiva. Grazie all’appilcazione della legge l’Italia ha raggiunto la condizione di iodosufficienza, portando alla scomparsa del gozzo in età pediatrica. Tuttavia  c’è ancora preoccupazione per le donne in gravidanza per le quali non è stata dimostrata in via definitiva una adeguata nutrizione iodica nel nostro Paese.