Modena

ATER Fondazione: “Progetto Dentro. I nostri silenzi”

Giuliana Musso tocca i tabù più nascosti, affrontando i temi dell’abuso e della violenza intra-familiare. Dal 14 marzo

MODENA – Teatro Arcobaleno, la rassegna teatrale dedicata al contrasto delle violenze di genere e al rispetto per le differenze nei contesti educativi di cui ATER Fondazione è partner attraverso il Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno, si inserisce nella rassegna “Scuola di fantasia”, seconda parte della rassegna virtuale TEATRI NELLA RETE rivolta alle scuole, ai ragazzi, alle famiglie e alle figure educative.

Il Progetto Dentro. I nostri silenzi di Giuliana Musso entra, letteralmente, nel testo dello spettacolo che ha debuttato la scorsa estate alla Biennale di Venezia diretta da Antonio Latella, dedicata al tema della censura. Un testo che racconta il dialogo dell’attrice con una donna che scopre, dopo molti anni, una violenza consumata nelle sue mura domestiche. Nel suo vano tentativo di chiedere giustizia attraverso i tribunali, attraverso l’odio di sua figlia ormai cresciuta, nel fallimento del suo matrimonio, Giuliana intravede una storia universale, un dialogo che apre ferite ben più larghe e profonde, che finiscono per fare luce non solo sulla violenza, ma soprattutto sui meccanismi di occultamento della violenza, tema intorno a cui si sviluppa l’intero spettacolo.

Attraverso un percorso in quattro tappe, che parte il 14 marzo alle ore 21 su piattaforma on line, il pubblico entrerà nel laboratorio di scrittura della Musso e affronterà con lei le domande che l’hanno spinta ad affrontare un tema così spinoso: quattro movimenti attorno ai tabù collettivi per dare ascolto, voce e presenza al tema delle verità indicibili. Gli incontri, riservati agli spettatori della lettura scenica, intendono approfondire, in maniera partecipata, alcuni argomenti che emergono dal testo: la normalizzazione della violenza nella cultura patriarcale, il tabù del dolore delle vittime, il sentimento della compassione come strumento cognitivo provando ad aprire una finestra “sui nostri silenzi” come recita il titolo del progetto.

Ogni incontro avrà la durata di due ore e si comporrà di due parti: nella prima la messa a fuoco del tema e degli interrogativi che ci pone, nella seconda uno spazio di interlocuzione con i partecipanti.

Gli incontri, gratuiti e iscrizione obbligatoria, sono aperti a chi ha potuto assistere alla lettura scenica del 14 marzo e si svolgeranno su piattaforma Zoom.

Per l’iscrizione compilare il form al link qui di seguito https://urly.it/3bkyp

Foto: Giuliana Musso

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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