ANTIGONE spettacolo di teatro-carcere il 21 e 22 maggio a Bologna

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GLORIA_SEMELE @ Mirko Isaia

BOLOGNA – Giovedì 22 maggio 2025 alle ore 20.15 presso il Teatro del DAMSLab, il Dipartimento delle Arti insieme al Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica presentano ANTIGONE, spettacolo di teatro-carcere della compagnia Puntozero Teatro – IPM Cesare Beccaria di Milano, diretto da Giuseppe Scutellà. Anticipa lo spettacolo, mercoledì 21 maggio (dalle 19.30 alle 21.30) presso l’Aula VI di via Zamboni 38 a Bologna, un seminario pubblico organizzato nell’ambito di “UFO – Università fuori orario”, un talk propedeutico alla visione di “Antigone”, con la partecipazione, tra gli altri, di Rossella Mazzaglia e Filippo Milani, curatori del progetto, e del regista Giuseppe Scutellà della compagnia teatrale Puntozero.

L’appuntamento, che conclude il progetto “Rinuncia alla tua rabbia, mostra che sai cambiare”, è il secondo evento della rassegna Classici antichi e nuovi. I Saperi dell’Alma Mater, promossa dall’Ateneo bolognese per affrontare attraverso la cultura classica i grandi temi universali che attraversano i secoli, connettendo persone, discipline e saperi in un dialogo ispirato alla creatività e all’innovazione. Il progetto comprende un laboratorio intensivo per gli studenti dell’Università di Bologna condotto da Scutellà e dagli attori della compagnia (19-21 maggio), il seminario pubblico (21 maggio) e lo spettacolo teatrale conclusivo (22 maggio). Collaborano all’iniziativa i Dipartimenti di Scienze Giuridiche, Storia Culture e Civiltà, Informatica – Scienza e Ingegneria, Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin”, Lingue, Letterature e Culture Moderne, il DAMSLab, il Centro La Soffitta e UFO – Università Fuori Orario.

“Rinuncia alla tua rabbia, mostra che sai cambiare”, con queste parole Emone chiede a Creonte di non uccidere Antigone, dopo che si è macchiata di un reato contro lo Stato: avere versato terra sul cadavere del fratello Polinice. Scritta da Sofocle nel 442 a.C. circa, Antigone colpisce per l’impressionante attualità dei temi e rimane «una delle azioni durature e canoniche nella storia della nostra coscienza filosofica, letteraria e politica» (Steiner, 1990 [1984]).

Nella rivisitazione di Giuseppe Scutellà – regista e attore di formazione damsiana, nonché fondatore insieme a Lisa Mazoni della compagnia Puntozero – il mito di Antigone rivive attraverso il coinvolgimento degli attori-detenuti dell’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano. Come ogni anno, dal 2009 ad oggi, Puntozero si confronta con uno dei testi cardine del proprio cammino, partendo dai ragazzi dell’Istituto e invitando tutti ad una riflessione collettiva su legge – che nella tragedia sofoclea si svela nella sua forma più dura –, coscienza, giustizia e libertà.

Non si tratta, quindi, di una semplice riproposizione, ma di una nuova tessitura nata dentro e fuori le mura di un penitenziario, dove le domande su diritto, giustizia, umanità e libertà risuonano con forza. Antigone diventa così un’eco contemporanea, una voce antica che scava nel presente, solleva dubbi e inquietudini.

Lo spettacolo ha come protagonista il coro, vestito di teli e cordami, che, commentando la storia, si muove su una scenografia essenziale, trasformandosi in un unico corpo gestuale e vocale, travolto dal ritmo delle percussioni. Il coro comunica con il pubblico, lo rende partecipe delle vicende che si svolgono sulla pedana, simbolo di Tebe, della città, della comunità dei cittadini: si crea così un’atmosfera di inquietudine, in cui non si riesce sempre a comprendere chi parli e da quale punto del palco.

Lo spettacolo è introdotto da un’energica performance corale, non a caso denominata proprio Khorós, ideata da Scutellà specificatamente in relazione all’Antigone: un training fisico e vocale del coro – ossia di tutti gli attori – che, sebbene nato come esercizio di riscaldamento, è diventato nel tempo una vera e propria azione scenica. Un’esplosione tribale e liberatoria di corpi e voci, in cui anche gli studenti di Unibo coinvolti nel laboratorio intensivo prenderanno parte, fondendosi con gli attori-detenuti in una vibrante esperienza collettiva.

Prima della performance, alle ore 19.30, presso l’Auditorium del DAMSLab (sempre in Piazzetta P.P.Pasolini 5/b) ci sarà una presentazione dello spettacolo a cura di Rossella Mazzaglia e Filippo Milani.

L’ingresso sia al seminario pubblico del 21 maggio sia allo spettacolo Antigone del 22 maggio è libero con prenotazione consigliata. Lo spettacolo sarà fruibile anche attraverso una proiezione in streaming presso l’Auditorium del DAMSLab, a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Informazioni sul programma e per prenotarsi qui  https://site.unibo.it/damslab/it/eventi/rinuncia-alla-tua-rabbia-mostra-che-sai-cambiare-domande-e-conflitti-d-antigone

La compagnia e associazione non-profit Puntozero, fondata nel 1995, rappresenta uno degli esempi più importanti in Italia di teatro sociale. Puntozero è composta da giovanissimi attori e giovani detenuti ed ex-detenuti dell’Istituto Penale Cesare Beccaria di Milano. Nata come esperienza di laboratorio teatrale all’interno del carcere minorile, l’associazione non solo rappresenta uno spazio ricreativo e di libera azione per i giovani rispetto alla struttura del carcere dove le libertà individuali sono per forza di cose limitate, ma offre anche loro concrete possibilità di riscatto e reinserimento sociale attraverso esperienze formative e professionali retribuite, sia in qualità di attori che di tecnici a vario titolo (tecnici del suono e delle luci, falegnameria, sartoria).