Anche Parma aderisce alla campagna promossa da Anci Emilia Romagna contro il rincaro delle bollette energetiche

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PARMA – Il Comune di Parma ha aderito alla campagna promossa da Anci Emilia Romagna che prevede nella giornata di giovedì 10 febbraio 2022 lo spegnimento per mezz’ora, a partire dalle 20, di un monumento simbolo delle città emiliano romagnole ,contro il rincaro delle bollette energetiche.

A Parma verranno spente le luci del Palazzo Municipale e del Palazzo del Governatore in piazza Garibaldi.  

Anci Emilia Romagna si è così fatta portatrice della proposta del sindaco di Cento, Edoardo Accorsi, e del Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, per lanciare un segnale al Governo chiedendo di intervenire proprio per limitare i danni dei rincari per famiglie, imprese ed enti locali.

“Chiediamo al Governo di intervenire: non possiamo tagliare i servizi ai cittadini, né aumentare la pressione fiscale”, dicono in coro i Primi Cittadini.

Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia e Presidente Anci Emilia Romagna, ha scritto: “Spegnere una città non è una cosa bella. Lo spazio pubblico nutre le relazioni tra le persone e la sicurezza percepita anche nella misura in cui viene vissuto nella bellezza e nella sua luminosità. Per questo siamo preoccupati. Perché le nostre città hanno bisogno di essere aiutate. Hanno bisogno di luce e di speranza. Hanno bisogno di quella sostenibilità che oggi mette a forte rischio il sistema delle politiche pubbliche. Per questa ragione Anci Emilia Romagna assume la proposta del Sindaco di Cento ed del Sindaco di Bologna di spegnere simbolicamente, giovedì 10, per mezz’ora, uno o più monumenti delle città”.

A Parma verranno spente le luci del Palazzo Municipale e del Palazzo del Governatore di piazza Garibadi.

Il Sindaco, Federico Pizzarotti, ha commentato: “Ci uniamo alla protesta e allarme di diversi altri sindaci, che in questi giorni fanno legittimamente notare la serietà della situazione sul caro bollette. L’obiettivo è di sensibilizzare il governo, l’aumento del costo delle bollette rischia infatti di diventare oneroso per tante famiglie. Noi sindaci ci siamo e siamo pronti a fare la nostra parte, chiedendo però il sostegno del governo e soluzioni sostenibili per tutti”.