Alla biblioteca Poletti l’incontro con Gianni Biondillo

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Giovedì 22 febbraio, alle 18, l’architetto e scrittore presenta il libro “Quello che noi non siamo”. Primo appuntamento del ciclo “Architettura e dintorni in Biblioteca”

MODENA – L’incontro con Gianni Biondillo, architetto e scrittore autore del romanzo “Quello che noi non siamo” è il primo appuntamento della rassegna “Architettura e dintorni in Biblioteca” in programma giovedì 22 febbraio, alle 18, nella sala studio della Biblioteca Poletti (a Palazzo dei Musei), a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

La rassegna è promossa dalla Fondazione architetti della Provincia di Modena e dalla Biblioteca civica d’arte e architettura Luigi Poletti e propone tra febbraio e aprile quattro incontri di presentazione di libri che approfondiscono i valori dell’architettura in rapporto alla storia e al territorio. Testi con diversi linguaggi e declinazioni che provano ad approfondire il ruolo degli architetti nella costruzione e nella tutela della città e dei territori.

Giovedì 22 febbraio, in dialogo con Claudio Sgarbi (Fondazione architetti Provincia di Modena), Gianni Biondillo racconta “Quello che noi non siamo” (Ugo Guanda Editore, 2023), romanzo corale su una generazione di architetti delusi dal fascismo e pronti a schierarsi nel nome della Resistenza e della libertà.

La rassegna prosegue sabato 2 marzo, alle 10.30, con la presentazione di “Urbanistica per una città media. Esperienze a Modena”, scritto da Patrizia Gabellini, Chiara Merlini, Paola Savoldi, Federico Zanfi che hanno partecipato alla definizione delle linee di indirizzo del nuovo Pug di Modena.

Il terzo appuntamento, giovedì 14 marzo alle 18, è dedicato a “L’educazione urbana. Scritti, ricerche, progetti di Mario Guido Cusmano”, degli architetti Andrea Iacomoni, Mauro Marinelli, Rossella Rossi.

Nell’ultimo incontro, giovedì 4 aprile alle 18, Carla Ferrari, Lucio Fontana ed Elena Mercalli presentano il volume “Verso il Pug. Idee innovative per un Piano urbanistico generale di montagna per sfuggire al riscaldamento globale e vivere meglio”.