Le principali direttrici d’azione che l’Amministrazione intende attivare per una promozione condivisa della Sicurezza urbana sono cinque: prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità; promozione e tutela della legalità con dissuasione di ogni condotta illecita; promozione del rispetto del decoro urbano; promozione e inclusione della protezione e della solidarietà sociale; individuazione di obiettivi per l’incremento dei servizi di controllo del territorio e per la sua valorizzazione.
Il progetto “Ma che bel castello” si inserisce nell’ambito del Servizio integrato di gestione dei rifiuti, ma allarga il campo d’azione a un concetto più ampio di “cura” degli spazi urbani di prossimità. Non si punta solo ad un miglioramento del decoro urbano della città, ma si vuole aumentare la qualità ambientale e la biodiversità degli spazi pubblici, grazie al contributo attivo della comunità.
“La collaborazione tra cittadini/e e l’Amministrazione ha l’obiettivo di promuovere la cura condivisa dell’ambiente urbano per migliorare la qualità e il decoro degli spazi pubblici. Una città più bella è una città con una migliore qualità della vita dei cittadini e delle cittadine” – ha commentato il Sindaco Giovanni Gargano.
I cittadini e le cittadine che aderiscono al progetto si impegneranno ad adottare e curare piccole aree urbane di prossimità, con la possibilità di praticare l’attività in gruppo o singolarmente e sottoscrivendo un accordo con il Comune. Saranno quindi coinvolti/e in incontri formativi organizzati dal Comune e dal Gestore del Servizio Rifiuti e nella realizzazione di campagne di pulizia del territorio e di progetti ambientali. Tra le attività in cui la cittadinanza avrà la possibilità di svolgere un ruolo attivo sono previste le piantumazioni, la manutenzione del verde urbano e degli arredi urbani e la realizzazione di progetti per la biodiversità.
Gli studenti e le studentesse dell’Istituto Spallanzani saranno direttamente coinvolti e cureranno la riproduzione delle piante, per ridistribuirle ai cittadini, aumentarne la diffusione sul territorio e garantire la ciclicità del progetto.
Nell’ottica di un coinvolgimento di tutta la comunità non saranno coinvolte solo le scuole, ma anche le Associazioni del territorio e la Casa di Reclusione. La collaborazione di quest’ultima si inserisce nel progetto di prevenzione terziaria ‘Più Forte’, con i detenuti che potranno partecipare attivamente al percorso per il miglioramento della sicurezza urbana.
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