MODENA – È una visita guidata molto speciale quella in programma sabato 18 marzo al Museo Civico di Modena: protagonisti saranno, infatti, gli alunni e le alunne della 5ª B della scuola primaria Leopardi che, nelle insolite vesti di guide museali, condurranno i genitori e le famiglie alla scoperta delle collezioni del Museo.
La visita, in programma alle 11, è la tappa conclusiva del progetto sperimentale interdisciplinare “Alla scoperta del Museo Civico di Modena” condotto dalle insegnanti della scuola in collaborazione con lo staff del Museo che è partito all’inizio di febbraio e si è svolto in diverse tappe con appuntamenti al Museo, visite ai depositi con interviste agli operatori, momenti di approfondimento in classe e in conclusione, appunto, la sfida di raccontare il museo a mamma e papà.
Il progetto è nato da un’idea delle insegnanti della classe (Stefania Lancellotti, coordinatrice, Giuseppina Di Benedetto, Nicoletta Galvani, Marcella Vaccari, Gabriele Primiceri, le insegnanti di sostegno Francesca Caramanico e Simona Sala) ed è stato definito in collaborazione con lo staff del Museo Civico e in particolare di Maria Elena Righi, responsabile dei servizi educativi, con le operatrici Laura Parisini e Vittoria Zoboli. Il Museo, infatti, da molti anni propone alle scuole percorsi adeguati a sviluppare competenza con modalità interattive cogliendo le sollecitazioni del mondo della scuola.
I principali obiettivi del progetto erano creare nei ragazzi la consapevolezza del ruolo e della funzione del museo, comprenderne l’organizzazione e le funzioni, fare esperienza diretta di un’opera di mediazione culturale con le famiglie.
L’attività è partita da un vero e proprio brainstorming di classe sulla parola “museo” e si è sviluppata attraverso visite guidate alle raccolte durante le quali gli operatori didattici del Museo Civico si sono soffermati su reperti e opere esposte ma anche sulle didascalie e sui pannelli informativi, favorendo l’osservazione diretta per capire meglio la funzione espositiva e provare a rispondere insieme alla domanda “come si sceglie cosa esporre?”.
La conservazione del patrimonio museale è stata al centro di una visita eccezionale ai depositi del museo durante la quale i ragazzi hanno potuto intervistare un restauratore e partecipare a un laboratorio di restauro di piccoli reperti ceramici. Ai momenti di ascolto e osservazione si sono alternati quelli ludici come la caccia al tesoro “Trova l’oggetto” in cui, a partire dalla mappa del museo e da un dettaglio fotografico, i ragazzi sono partiti alla ricerca degli oggetti, che poi hanno analizzato per compilarne la carta d’identità e una didascalia personalizzata. Coinvolgente e divertente anche il gioco-quiz ispirato alla trasmissione “I soliti ignoti” per comprendere e riconoscere le diverse figure professionali del museo, in cui lo staff si è presentato a partire da curiosi indizi.
In classe i ragazzi hanno avuto un’ulteriore possibilità di riflessione sulle raccolte reinterpretando oggetti e reperti a partire da immagini e fotografie per creare nuove, originali opere. Infine, dopo diverse prove in autonomia nelle sale del museo, gli alunni si sono preparati per l’ultima sfida: raccontare il museo alle proprie famiglie, raggiungendo così anche l’ultimo obiettivo di un’esperienza diretta di mediazione culturale.
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