Al MAF “I Miracoli di Val Canzoi”, una mostra-omaggio a Dino Buzzati di Giovanni Trimeri e GianAntonio Cecchin

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ferraraInaugurazione domenica 22 maggio alle 16 a San Bartolomeo in Bosco. Visitabile fino al 30 giugno prossimo

FERRARA – Al MAF di San Bartolomeo in Bosco si inaugurerà domenica 22 maggio, alle 16.00, l’interessante mostra “I miracoli di Val Canzoi“, di Giovanni Trimeri e GianAntonio Cecchin, omaggio a Dino Buzzati. L’esperienza espositiva, accompagnata da un altrettanto incisivo catalogo (Edizioni DBS, 2021), sarà illustrata dall’antropologo Roberto Roda, che dialogherà anche con gli Autori. La mostra sarà visitabile nella sala espositiva del MAF fino al 30 giugno prossimo.

Nel 50° della prima edizione de “I miracoli di Val Morel”, di Dino Buzzati, i due autori hanno voluto rendere omaggio al grande artista-scrittore-pittore-drammaturgo con questa suggestiva proposta culturale. Le tavole degli ex voto della mostra “I miracoli di Val Canzoi” hanno una genesi esattamente opposta rispetto ai buzzatiani ex voto de “I miracoli di Val Morel”, cui i primi si ispirano. Dino Buzzati dipinse dapprima i miracoli di una santa su impulso del gallerista veneziano Renato Cardazzo che voleva allestire una sua mostra nella galleria Navigli Venezia 1971.

Nel caso de “I miracoli di Val Canzoi” sono nati prima i testi. L’autore Giovanni Trimeri dichiara: «Verso la fine del 2019, risfogliando per l’ennesima volta il libro di Buzzati, mi dissi che mi sarebbe piaciuto scrivere qualcosa del genere, ma rivisto nella nostra attualità. La copertina della prima edizione completa dei “Miracoli di Val Morel” riporta l’ex voto del “Gatto Mammone”, apparso a “Cesio Maggiore”. Ecco che avevo trovato dove ambientare i miei miracoli, Val Canzoi, nel comune di Cesiomaggiore… A differenza di quanto ha fatto Buzzati (rifacendosi solo a santa Rita, quindi miracoli impossibili), ho pensato di ricorrere all’aiuto di più Santi in primis perché in Val Canzoi ci sono diverse chiesette, capitelli ed edicole dedicate ai Santi. Dopo aver preparato alcune tracce dei miracoli, ne ho parlato a GianAntonio Cecchin, pittore e illustratore con il quale ho una pluridecennale condivisione di lavori artistici e letterari. Il progetto gli piacque. Allora mi misi all’opera, in prospettiva di una pubblicazione a quattro mani. Cecchin abbozzò diversi schizzi e particolari che potevano confluire nelle illustrazioni. Ci siamo quindi confrontati sui bozzetti vari e nel novembre 2020 realizzò tutte le 25 tavole in meno di un mese. Per creare un’opera quanto più verosimile alle immagini sacre, dipinse gli ex voto con la tecnica della tempera all’uovo su tavola preparata con colla di coniglio e gesso di Bologna. I dipinti arricchiscono il narrato mediante l’inserimento di iscrizioni in cartigli, di cammei e di esseri mostruosi ricorrenti sotto diverse sembianze. Così i testi dei miracoli vengono ulteriormente ampliati, sempre con sorridente ironia, mediante notizie, moniti e immagini evocanti storia, tradizioni, paesaggi locali e usando un tono enfatico per le didascalie, che crea un effetto quasi parodistico delle iscrizioni presenti in molti ex voto popolari».

L’inaugurazione della mostra sarà accompagnata dalle letture di Barbara Gallon e Silvana Vignaga.

La mostra sarà liberamente visitabile agli orari di apertura del MAF: da martedì a venerdì, dalle 9.00 alle 12.00 e i festivi dalle 16.00 alle 19.00.

Promossa dal Comune di Ferrara, dal MAF e dall’associazione omonima, l’iniziativa fa parte del calendario ufficiale delle Fattorie Aperte (Regione Emilia-Romagna), nonché dei progetti per il 40° della convenzione del MAF con il Comune di Ferrara e del centenario della nascita del suo fondatore, Guido Scaramagli.

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