Parma

A Stefano Volpi una “Fellowship for Italy” AIRC per sviluppare nuove molecole e nuove strategie contro la leucemia mieloide cronica

Progetto che si propone di combattere la resistenza ai farmaci antitumorali inibitori delle tirosine chinasi

Volpi

PARMA – Stefano Volpi, assegnista di ricerca nel settore della Chimica Organica al Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale (SCVSA) dell’Università di Parma, è risultato vincitore di una “Fellowship” per giovani ricercatori dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC), con il progetto “Targeting miRNA-mediated drug resistance in chronic myeloid leukemia by peptide nucleic acids – peptide conjugate”.

Il progetto di ricerca è iniziato ieri al Dipartimento SCVSA, nel laboratorio di “Acidi Nucleici Artificiali” di cui è responsabile il docente Roberto Corradini.

La ricerca, che si colloca nell’ambito sempre più importante della medicina di precisione, si propone di combattere la resistenza ai farmaci antitumorali inibitori delle tirosine chinasi (TKI) che si manifesta nella leucemia mieloide cronica (CML), agendo sull’espressione di RNA regolatori detti microRNA o miR. Alcuni miR (detti per questo “oncomiR”) sono sovraespressi nelle cellule tumorali, e questo fenomeno è stato messo in correlazione con l’insorgenza di numerosi effetti avversi, inclusa la farmaco resistenza verso i TKI. Il progetto si propone di inibire l’azione di questi miR utilizzando analoghi poliammidici degli acidi nucleici naturali (acidi peptido nucleici – Peptide Nucleic Acids, PNA) in grado di appaiarsi con i miR bersaglio secondo le regole di Watson-Crick. Queste molecole verranno prodotte nel laboratorio ospitante, specializzato nella loro sintesi, purificazione e caratterizzazione.

Parte cruciale del progetto sarà anche la realizzazione di sistemi di veicolazione mirata verso cellule tumorali: sarà affrontata con la collaborazione di Alessandro Bertucci, docente di Chimica analitica, ricercatore al Dipartimento SCVSA con esperienza internazionale in sistemi di veicolazione di acidi nucleici e PNA.

Un altro punto di forza sarà la possibilità di testare le molecole sia su culture cellulari tradizionali, contenenti solo cellule tumorali, sia su culture 3D più avanzate, che dovrebbero riprodurre condizioni più simili alla situazione in vivo in quanto composte anche da cellule che solitamente si sviluppano attorno a quelle cancerose (microambiente del tumore). Questa parte del lavoro sarà svolta grazie alla collaborazione con Paolo Lunghi, docente di Biologia cellulare al Dipartimento SCVSA ed esperto di onco-ematologia. Il progetto si pone quindi anche nell’ottica dell’iniziativa COMP-HUB (merging chemical and biological complexity) del Dipartimento di Eccellenza SCVSA, che tende a favorire le interazioni fra chimici e biologi per lo studio di sistemi e problemi complessi legati alle Scienze della Vita.

Queste ricerche potranno aiutare ad avere più indicazioni sui meccanismi che regolano la farmaco resistenza, e fornire molecole in grado di ridurla ripristinando quindi l’azione dei farmaci TKI. Se avrà successo, lo stesso approccio potrà essere esteso ad altri tipi di tumore fornendo nuove possibilità terapeutiche.

Stefano Volpi è laureato in Chimica all’Università di Parma, dove ha anche conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze e Tecnologie dei Materiali sotto la supervisione del docente Alessandro Casnati. La sua expertise è legata alla sintesi di molecole organiche polifunzionali che siano in grado di interagire selettivamente con i componenti biologici. In seguito, è stato titolare di un assegno di ricerca finanziato dall’Ateneo legato all’uso di PNA in sistemi nanostrutturati, curando anche gran parte delle ricerche svolte a Parma nell’ambito del Progetto europeo MSCA-RISE Nano Oligomed. Di recente ha partecipato anche al progetto FISR-COVID nel quale sono state sviluppate molecole di PNA disegnate per combattere il virus Sars-CoV2. Ha svolto periodi di ricerca all’estero in Irlanda e in Canada e ha collaborato con numerosi gruppi di ricerca italiani ed esteri.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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