A Ronta una panchina per Cristina (FOTO)

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Il Comune di Cesena e il forum delle donne in ricordo della Golinucci, scomparsa nel 1992

CESENA – La storia di Cristina non si ferma. Ieri, lunedì 25 gennaio, l’Assessore ai Diritti e alle Politiche delle differenze Carlo Verona e il Forum delle Donne di Cesena hanno collocato a Ronta una panchina rossa in ricordo di Cristina Golinucci, la 21enne cesenate tragicamente scomparsa il 1° settembre 1992 e che quest’anno avrebbe compiuto 50 anni.

La seduta, segno tangibile e chiaro di disapprovazione e rifiuto di ogni forma di violenza sulle donne da parte degli uomini, è stata posizionata nel parco a lei intitolato, tra Via Mimose e Via Ginestre.

“La vicenda di Cristina – commenta l’Assessore Verona – ha segnato profondamente la nostra comunità e in modo particolare, con questa panchina, vogliamo esprimere nuovamente tutto il nostro sostegno a una madre che con forza e determinatezza continua a lottare per ottenere la verità. Tutte le panchine posizionate a Cesena nel corso di questi mesi sono contro la discriminazione e ogni forma di violenza, ma in modo decisivo rappresentano un’esortazione, rivolta alle donne e alle famiglie, a non arrendersi”.

Per l’occasione il regista e drammaturgo Giacomo Garaffoni ha proposto una piccola anteprima del testo teatrale da lui dedicato alla tragica vicenda, estratto da “Voglio soltanto le ossa”, lavoro teatrale incentrato su questa oscura pagina di storia cesenate, sostenuto da ERT – Emilia – Romagna Teatro Fondazione.

“Lavorare a ‘Voglio soltanto le ossa’ – commenta Garaffoni – è prima di tutto una lezione. La lezione di una madre e di una famiglia costruita con forza, la lezione della determinazione di ogni giorno, silenziosa e inarrestabile. La madre di Cristina, così come le persone che l’hanno conosciuta e come molti altri concittadini colpiti da questa drammatica vicenda, nel corso di questi 29 anni ne hanno tenuto viva la memoria, senza mai cessare di lavorare alla ricerca di indizi utili a svelare il mistero della sua scomparsa, grazie anche all’impegno dell’Associazione Penelope che si prodiga per il sostegno delle famiglie colpite dalla sparizione dei congiunti”.