A Cesena l’età media diminuisce, ma la popolazione continua ad invecchiare

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Un cesenate su quattro ha più di 65, i ‘grandi anziani’ sono il 13,44%

CESENA – A Cesena l’età media si abbassa un po’, ma si continua a invecchiare: la tendenza, evidente già da tempo, prosegue nel 2018, come rivelano le elaborazioni sulla dinamica demografica prodotte dall’Ufficio Statistica del Comune.

Nel 2018 l’età media della popolazione cesenate si è attestata sui 45,6 anni, in flessione rispetto ai 46,3 anni nel 2017. Ma questo fenomeno –che ci fa avvicinare al dato nazionale, dove si registra un’età media di 45 anni tondi – è determinato soprattutto dalla mortalità: nel corso dell’anno scorso, infatti, sono venuti a mancare soprattutto ‘grandi anziani’ che contribuivano a tenere alto il dato.

Non a caso, alla diminuzione dell’età media non corrisponde un aumento della fasce più giovani. Anzi, al 31 dicembre 2018, i bambini in età prescolare rappresentavano il 4% della popolazione, mentre l’anno prima erano il 5%.

“Aumentano gli anziani, diminuiscono i bambini, quelli che escono dal mondo del lavoro sono quasi il doppio di quelli che stanno per entrarci. Tutti fenomeni che, al di là dei numeri, ci raccontano di una società in cambiamento – commenta il Sindaco di Cesena Paolo Lucchi – e non da oggi. Per quanto riguarda Cesena, l’attenzione continua a queste tendenze ci ha permesso, nel corso degli anni, di modulare diversamente il nostro sistema di welfare, per essere pronti a dare risposte ai nuovi bisogni. Ma si tratta di fenomeni complessi, che vanno continuamente monitorati per poter continuare a esprimere quelle forme di servizio e di tutela che caratterizzano il nostro stato sociale e che vogliamo continuare a difendere, nell’interesse di tutti”.

Nel dettaglio, delle 97.210 persone che risultavano residenti a Cesena il 31 dicembre 2018, il 25% della popolazione ha età compiuta superiore o uguale ai 65 anni, il 63% ha età compresa tra 15 e 64 anni mentre solo il 12% ha meno di 15 anni (e di essi, come si diceva, solo il 4% ha meno di 6 anni).

Ancora una volta, a mitigare, almeno in parte, l’invecchiamento della popolazione è la componente straniera: anche nel 2018, infatti, fra i cittadini provenienti da altri paesi, la fascia predominante è quella in età lavorativa, e la loro età media è di 35,2 anni (in leggera crescita rispetto ai 34,9 anni medi del 2017), mentre sono pochissimi gli ultrasettantenni.

Complessivamente, i dati registrati nel 2018 indicano che, rispetto a 10 anni fa, le distanze tra le classi di età più rappresentative si sono ulteriormente allungate. Le persone che prevalentemente sono da ritenersi in età di pensionamento hanno cumulato 2,1 punti percentuali in più rispetto al 2008 mentre, al contrario, le persone prevalentemente in condizione attiva o formativa sono rispettivamente scese rispettivamente di 1,47 e 0,6 punti percentuali.

Un’ulteriore conferma arriva dall‘indice di vecchiaia: a Cesena è di 198 – molto più alto di quello nazionale, il cui valore è di 168,7 – e questo significa che a fronte di 100 giovani che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro ci sono 198 persone che ne escono.

E se gli over 65 rappresentano un quarto dei residenti in riva al Savio, fra di loro quelli che hanno superato i 75 anni – i cosiddetti ‘grandi anziani’ sono più della metà e rappresentano il 13,44% dell’intera popolazione. Nel giro di un anno gli anziani con più di 75 anni sono aumentati dello 0,56%, passando dai 12.994 di fine 2017 ai 13068 presenti al 31 dicembre 2018. Allargando lo sguardo all’ultimo quinquennio si scopre che i grandi anziani sono aumentati del 6,1%.

I quartieri che registrano la maggior presenza di grandi anziani sono, nell’ordine, l’Oltre Savio (2.596), il Cervese Sud (1.834), Centro Urbano (1.732) e il Fiorenzuola (1.524).

Con l’aumentare dell’età sale anche il rapporto fra vedovi e vedove: queste ultime superano di oltre 5 volte i vedovi (4.452 vedove contro soli 881 vedovi).

Interessante è l’elaborazione riguardante le 16.485 famiglie cesenati (+0,5% rispetto al ‘17) che hanno al loro interno almeno una persona con 65 anni ed oltre. Di queste ben 10.167 (21,5% di tutte le famiglie cesenati) sono famiglie composte solamente da anziani (6.084 con 1 componente e 4.083 con 2 componenti). A seguire troviamo 821 nuclei in cui solo uno dei due coniugi ha già raggiunto o superato i 65 anni di età. I nuclei che ospitano 3 o più anziani sono 87.

Sostanzialmente stabile il quadro delle famiglie con ‘grandi anziani’, che complessivamente sono 10.153, con un incremento di 4 unità rispetto al 2017.

In ben 5.965 nuclei troviamo “grandi anziani” che vivono soli e rappresentano il 14% del totale delle famiglie: in 1.803 casi entrambi i coniugi hanno più di 75 anni, mentre ben 4.162 sono i nuclei di un unico componente che ha superato i 75 anni. A completare il quadro, troviamo 948 famiglie in cui uno solo dei due coniugi ha superato tale soglia, 2456 famiglie con più componenti in cui c’è un ultrasettantacinquenne. Quattordici le famiglie in cui ci sono tre componenti over 75, e 4 in cui gli over 75 sono quattro.

In questo quadro, un posto di rilievo spetta a chi ha raggiunto la fatidica età dei cento anni. Fino a qualche decennio fa sembrava un traguardo quasi impossibile, oggi invece in Italia il numero dei centenari supera le 15.500 unità (e vale la pena sottolineare che dal Duemila a oggi questo dato è più che triplicato): fra loro ci sono più di mille persone che hanno superato i 105 anni e 20 supercentenari (con 110 anni e più)

Nel 2018 a Cesena hanno raggiunto e superato la soglia dei cento anni d’età 20 cittadini (in aumento rispetto ai 16 del 2017), con una netta preponderanza femminile, visto che le donne sono 18 mentre gli uomini sono solo 2.

Fra loro c’è la signora Renata, che mantiene il primato di cesenate più longeva e che lo scorso ottobre ha spento ben 112 candeline, collocandosi a buon diritto nel drappello dei 20 supercentenari italiani.

Questo piccolo esercito è composto per intero da cittadini italiani e 18 di essi sono nati in un comune della provincia di Forlì-Cesena. Nella loro condizione di stato civile prevale ovviamente la vedovanza, per 2 cittadini lo stato civile è “celibe/nubile”. Ben 17 sono all’interno del proprio nucleo famigliare e 15 di questi sono intestatari di foglio di famiglia, mentre 3 sono ospiti di una convivenza.