Alla guida, secondo il proprietario del mezzo, ci sarebbe stata la moglie che viaggiava con il figlio neonato. Contestate dalla Polizia locale diverse infrazioni
MODENA – Un furgone si schianta contro due auto in sosta e gli occupanti si affrettano ad allontanarsi dal luogo dell’incidente. Non distante la Polizia locale di Modena trova solo un uomo ferito visibilmente ubriaco. Ma ad attribuirsi la responsabilità del sinistro, dichiarando di essere stata alla guida del mezzo, è una giovane donna che racconta di essersi precipitata a casa con il neonato, dove la pattuglia della Polizia locale la trova intenta ad allattare il piccolo.
L’incidente è avvenuto nella tarda serata di giovedì 11 gennaio, dopo le 22.30, in via Zamenhof a Modena. Ad allertare la Sala operativa della Polizia locale è una residente della zona che sentendo lo schianto si è affaccia alla finestra notando quattro persone che si danno alla fuga, tra loro una visibilmente ubriaco, senza una scarpa e barcollante. È probabilmente, l’uomo che poco dopo la pattuglia della Polizia locale, giunta sul posto, trova ancora nei paraggi, ferito al volto e vistosamente ubriaco. L’uomo, di nazionalità rumena, dà in escandescenze, tenta gesti di autolesionismo e fa resistenza; giunti sul posto i sanitari del 118, rifiuta anche le cure. Dalle sue dichiarazioni e dalle tracce di sangue sul furgone Fiat Ducato, si deduce che viaggiava come passeggero. Viene identificato e sanzionato per ubriachezza molesta.
Intanto, risaliti al proprietario del furgone, che risulta intestato a un’impresa edile, un’altra pattuglia della Polizia locale si reca al suo domicilio, a circa un chilometro di distanza: l’uomo dichiara che al momento dell’incidente, era alla guida del mezzo la moglie la quale se ne sarebbe in fretta allontanata con il figlioletto dento l’ovetto e la donna conferma la tesi del marito.
Gli agenti ritirano però immediatamente il libretto di circolazione del veicolo e lo sottopongono a fermo amministrativo visto che alla guida ci sarebbe stata una persona che non ne aveva titolo essendo il mezzo intestato all’impresa edile di cui è titolare il marito. Una violazione reiterata due volte, visto che sul veicolo viaggiava anche un altro passeggero senza titolo (l’uomo ferito). Sarà ora la Prefettura a decidere la durata del fermo amministrativo, da uno a sei mesi.
Alla sedicente conducente saranno inoltre contestate altre violazioni al Codice della Strada, come la perdita di controllo del mezzo e la velocità non adeguata, oltre all’articolo 189 relativo all’obbligo di fermarsi in caso di incidente. Infine, ai conducenti delle vetture urtate sono stati comunicati i dati dell’assicurazione della responsabile dei sinistri in modo che possano procedere al risarcimento dei danni.