Teatro Gioco Vita al lavoro sulla nuova produzione “Poco più in là”

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Lo vedremo a Piacenza, poi al Festival “Teatro fa le generazioni” di Castelfiorentino

PIACENZA – Teatro Gioco Vita al lavoro con la sua compagnia d’ombre per allestire la nuova produzione 2023, dedicata al pubblico dei più piccoli: “Poco più in là”, da Suzy Lee, autrice coreana Premio Hans Christian Andersen 2022 i cui libri illustrati sono pubblicati con grande successo in tutto il mondo.

L’allestimento è in corso all’Officina delle Ombre, ma da domenica prenderà il via la fase finale delle prove al Teatro Filodrammatici. Anteprime per le scuole da mercoledì 8 a venerdì 10 marzo (Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco”), poi la “prima” domenica 12 marzo alle ore 16.30 (Rassegna di teatro per le famiglie “A teatro con mamma e papà”). Ancora una replica per le scuole il 13 marzo in attesa dell’avvio della tournée con il debutto nazionale il 22 marzo al Festival “Teatro fra le generazioni” di Castelfiorentino.

Uno spettacolo che nasce all’insegna di un’importante novità: nell’ottica di un ricambio generazionale, in continuità con quell’esperienza per la quale Teatro Gioco Vita è considerato tra i maestri del teatro d’ombre occidentale contemporaneo, la nuova produzione 2023 vede alla regia Valeria Sacco, affiancata da Marco Ferro per la parte drammaturgica. Due artisti che hanno già lavorato con il centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj e la cui ricerca, per la quale come compagnia Riserva Canini hanno vinto il Premio Eolo 2014 “per aver saputo rinnovare il linguaggio del Teatro di Figura”, si basa sul rapporto e l’interazione tra il corpo dell’attore e le figure, siano esse ombre, marionette, materie prime, oggetti, ecc. Con Teatro Gioco Vita abbiamo visto la Sacco insieme a Ferro in scena nello spettacolo “Una Topolino alle Mille Miglia”, poi hanno curato la regia e la drammaturgia di “Una notte illuminata”. Negli ultimi anni hanno collaborato con la compagnia d’ombre soprattutto su progetti di formazione professionale e come docenti del corso per operatori del teatro di figura “Animateria”.

Protagonisti di “Poco più in là” sono Alice Conti e Andrea Coppone (attore già apprezzato dal pubblico di Teatro Gioco Vita e amato dai piccoli spettatori soprattutto come il lupo de “Il più furbo”), che curano anche le coreografie.

La direzione di produzione è di Jacopo Maj.

Le sagome sono di Nicoletta Garioni (dai disegni di Suzy Lee), che firma anche le scene con Valeria Sacco.

Le musiche sono di Paolo Codognola, i costumi di Erilù Ghidotti e il disegno luci di Anna Adorno.

Collaborano all’allestimento Federica Ferrari e Gabriele Genova (realizzazione sagome) e Giovanni Mutti (realizzazione scene).

“Poco più in là” è la storia di un incontro inaspettato. Tutto comincia con un gran fracasso e un grande spavento. “Cosa succede dall’altra parte? Perché la mia casa sta tremando? Qualcuno sta cercando di entrare?”.

Questi i pensieri che attraversano la testa di Anna la sera in cui, poco prima di andare a dormire, oltre il muro della sua camera qualcuno improvvisamente fa una gran confusione. Eppure sarà proprio quel piccolo imprevisto, un buco nel muro fatto senza volere, a farle scoprire che poco più in là, oltre la parete di quella sua stanza, c’è qualcun altro che vive.

Oltre la parete inizia la casa di Jan, e dall’altra parte la vita sembra essere davvero molto diversa dalla sua. Attimo dopo attimo, quel piccolo spiraglio diventa un possibile passaggio, e il muro si rivela essere una parte della casa viva, capace di contenere e raccontare i ricordi di una vita. Una storia semplice e allegra di due mondi che si incontrano e si aprono l’uno all’altro, pieni di curiosità e di voglia di cambiare.

Lo spettacolo nasce dall’unione di tre albi illustrati di Suzy Lee (Premio Hans Christian Andersen 2022): “L’onda”, “Linee” e “Mirror/Specchio”. Ognuno di questi testi è un racconto senza parole che grazie all’intensità dei disegni e alla complicità dell’immaginazione dei lettori, piccoli o grandi che siano, riesce a ritrarre con leggerezza e poesia la straordinaria importanza che nella vita dei bambini ha la libertà di giocare. Ed è proprio attorno a questo giocare che tutto lo spettacolo ruota. Giocare ed esplorare la natura, affidandosi alla sua bellezza ed alla sua forza. Giocare e scoprire se stessi, i propri desideri e i propri limiti. Giocare e avvicinarsi all’altro, capire il confine tra dove finisce l’io e comincia il tu. Giocare per andare ogni giorno un poco più in là, crescere, imparare, essere liberi.

In scena un’attrice e un attore, entrambi anche danzatori. Rispettando la natura dei libri a cui è inspirata, la storia si sviluppa attraverso un uso delle parole essenziale e preferisce affidarsi alla forza dei gesti, dei corpi, degli oggetti e naturalmente delle ombre. È grazie a loro infatti che sul palco possono essere evocati i mondi impalpabili dei ricordi dei due protagonisti. I piccoli spettatori possono così scoprire sia le vite dei due personaggi sia i momenti intimi e intensi delle loro infanzie dimenticate che, grazie al repertorio dei linguaggi d’ombra di Teatro Gioco Vita, prendono forma sul palcoscenico con straordinaria vividezza.