Parma

6 maggio: all’Università di Parma il convegno “Cibo e/è religione”

Alle 10.30 in Sede centrale, con l’intervento di 12 esperte/i, un giro d’orizzonte che partirà dal Mediterraneo per arrivare all’estremo Oriente

PARMA – S’intitola significativamente Cibo e/è religione il convegno in programma per lunedì 6 maggio alle 10.30 nell’Aula dei Filosofi dell’Università di Parma (Sede centrale, via Università 12). Un’opportunità di dialogo e confronto su un tema di sicuro interesse com’è quello del rapporto fra religione e cibo, in un giro d’orizzonte che partirà dal Mediterraneo per arrivare fino all’estremo Oriente.

Tutte le religioni hanno affrontato nel corso della loro storia la questione dell’assunzione del cibo, inteso come strumento per agevolare il cammino mistico o almeno per non compromettere il corretto percorso di fede all’interno del culto. Le regole alimentari costituiscono quindi un ricco patrimonio di istruzioni offerto dalle religioni alle e ai fedeli per disciplinare il rapporto quotidiano con il cibo in modo giusto dal punto di vista spirituale, e hanno per questo una precisa e significativa connotazione giuridica nel quadro della complessiva disciplina normativa di ogni religione.

Rispetto alle esperienze del passato la nostra società contempla oggi la presenza simultanea di molte professioni religiose in uno stesso contesto sociale, con l’insorgenza a volte di difficili problemi di convivenza di esperienze religiose dissimili tra loro. Alcune delle difficoltà nascono proprio dalle peculiarità delle prescrizioni alimentari previste dalle religioni, che impongono differenti tecniche di preparazione degli alimenti come anche diverse modalità e tempistiche di assunzione dei cibi.

Il convegno del 6 maggio si propone di approfondire la materia, con un’attenzione che non si arresta alle tre grandi religioni monoteistiche nate intorno al Mediterraneo ma che allarga lo sguardo sia alle religioni orientali sia ad altre esperienze del passato e del presente nelle quali il rapporto con cibo è fondamentale. All’appuntamento, organizzato dal docente di Storia del diritto medievale e moderno Andrea Errera, parteciperanno dodici esperte/i in grado di offrire il loro contributo di conoscenza: si parlerà e si discuterà delle regole in tema di cibo contenute in diverse esperienze spirituali, e le si metterà a confronto tra di loro per cogliere analogie e differenze dei vari messaggi religiosi.

L’appuntamento sarà aperto dai saluti istituzionali del Prorettore alla Didattica Simone Baglioni, del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali Giovanni Francesco Basini e della Responsabile scientifica del Progetto Food For Future Lucia Scaffardi.

Alle 11 è in programma la prima sessione, Cibo e tradizione religiosa intorno al Mediterraneo, presieduta da Umberto Cocconi, con interventi di Bianca Gardella Tedeschi (Il cibo kasher tra diritto e identità culturale), Antonio Giuseppe Chizzoniti (Regole alimentari religiose ed ecologia integrale: la Chiesa cattolica e il cibo), Jihane Benarafa (Alimentarsi in halal) e Paola Buselli Mondin (Una inedita regola alimentare religiosa: la dieta mediterranea).

Alle 14.30 la seconda sessione, Cibo e religione più a Oriente, presieduta da Giancarlo Anello, con interventi di Aurelia Debenedetti (Cibo supporto di vita ed evoluzione psicologica e spirituale nello yoga), Paola Taien Antonicelli (Il cibo, occasione di risveglio), Lena Tritto (Medicina Tradizionale Cinese e cibo, uno sguardo altro…) e Rosella Myoren Giommetti (Wa Kei Sei Jaku. Armonia Rispetto Purezza Pace. Il codice intimo della Cerimonia del tè).

A seguire la terza e ultima sessione, Ancora oltre, presieduta da Andrea Errera, con interventi di Ilaria Bultrighini (Prescrizioni rituali e consumo di offerte sacrificali nella Grecia antica: la testimonianza delle ‘leges sacrae’), Agnese Codignola (Rinascimento psichedelico: rischi e opportunità delle approvazioni basate sul patrimonio culturale), Sabrina Lanni (Un approccio controegemonico al diritto agroalimentare: i sistemi alimentari sostenibili e resilienti in Abya Yala) e Giancarlo Galli (La religione del prodigioso spaghetto volante).

L’evento è stato accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Parma e sono stati concessi 3 crediti

Info e iscrizioni

sara.morri@unipr.it

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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