16 marzo: Settimana del Cervello, all’Università di Parma l’incontro “Malattia di Parkinson: nell’odore e nel sonno i primi indizi”

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PARMA – In occasione della Settimana del Cervello (13 – 19 marzo) l’Università di Parma e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria organizzano un incontro aperto alla cittadinanza giovedì 16 marzo alle 9.30 nell’Aula Magna della Sede centrale, dal titolo Malattia di Parkinson: nell’odore e nel sonno i primi indizi.

La giornata, moderata da Paola Palanza, docente del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, si aprirà con gli interventi di Liborio Parrino, docente del Dipartimento Medicina e Chirurgia e Direttore del Centro di medicina del sonno dell’Università di Parma (Odori, profumi e sogni), e di Carlotta Mutti e Francesco Rausa della Medicina del Sonno dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Parma (Il sonno come machina del tempo; Sogno e son desto). Seguiranno i contributi di Anna Negrotti del Dipartimento di Medicina Generale e Specialistica della UOC di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (Malattia di Parkinson: una nuova sfida diagnostica), di Roberta Ruotolo, docente del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma (Alla ricerca dell’odore del Parkinson), della docente Unipr Paola Valsecchi (Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale) e dell’addestratrice cinofila ENCI Roberta Bottaro (L’olfatto del cane come alleato alla nostra salute). Chiuderanno l’incontro Caterina Caminiti e Giuseppe Maglietta (Area Ricerca e Innovazione, UOC Ricerca Clinica ed Epidemiologica) e Anna Negrotti (Dipartimento di Medicina Generale e Specialistica, UOC Neurologia) dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Parma.

Nel corso dell’appuntamento sarà presentato un innovativo progetto di ricerca sulla diagnosi della malattia di Parkinson. Lo studio intende focalizzare l’attenzione sui disturbi del sonno e su un nuovo metodo non invasivo basato sull’olfatto di cani addestrati per la diagnosi precoce. L’idea del progetto nasce dall’ipotesi che i cani accuratamente addestrati possano essere in grado di rilevare con il loro “fiuto” eccezionale biomarcatori “volatili”, ossia molecole presenti nel sebo dei pazienti, che caratterizzano l’odore specifico associato alla malattia. L’olfatto canino potrebbe quindi offrire la possibilità di mettere a punto un nuovo metodo di screening rapido e non invasivo. Lo studio è coordinato da Anna Negrotti, responsabile dell’Ambulatorio Parkinson e Malattie Extrapiramidali dell’Unità Operativa di Neurologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. Collaborano alla realizzazione del progetto l’Unità Operativa Ricerca Clinica ed Epidemiologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, il Centro di Medicina del Sonno e il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità dell’Università di Parma. Lo studio prevede di arruolare persone volontarie che aderendo all’iniziativa contribuiranno allo sviluppo di un nuovo metodo innovativo per la diagnosi della malattia di Parkinson e a una maggiore comprensione dei meccanismi molecolari che portano allo sviluppo della malattia attraverso l’identificazione di nuovi biomarcatori precoci.

Per informazioni sull’evento, sul progetto di ricerca e per aderire: parkinsondetectiondogs@gmail.com  oppure 0521 704123