È un fantasy (il titolo, di chiara derivazione maori, significa misericordia) dove l’invenzione si mescola all’attualità, la storia con la politica dei nostri giorni. In uno scontro epico tra potere e carità che avviene in alcuni luoghi simbolo del nostro territorio, trasformati in location per l’ultima inquietante profezia dello scrittore romagnolo.
Ma che succede a Rimini? Una morte misteriosa nel parco del Grand Hotel. L’Air Force One che atterra nel porto canale. Uno strano incontro sul ponte di Tiberio tra un legionario e un cavaliere. La love story tra la perfida Castoro e il suo braccio destro. Un improbabile referendum sulla felicità che rischia di cancellare per sempre i riminesi da tutte le mappe della terra di mezzo.
Scrive nella prefazione Alberto Scotti, uno dei più noti copywriter italiani: “Come la realtà che così genialmente rappresenta, anche Stefano Andrini non è folle. E’ imprevedibile. E questo racconto sfugge ai soliti tentativi di classificazione. È una sorta di leopardiano Paralipomeni alla Batracomiomachia, che amalgama realismo e surrealismo, passato e contemporaneità, uomini e castori, disfatta e speranza. Dove le sorti dell’Emilia Romagna, ma in realtà del mondo intero, sono in mano a personaggi (casualmente?) femminili: da una presidentessa americana dal nome quanto mai tendenzioso di Himmary a Castoro De’ Boschi, che altrettanto tendenziosamente si scopre essere un animale, appunto, femmina; sino all’ispettore, ma in realtà ispettrice, Natiseau”.
Nelle prime pagine di Noa, quando il lettore non ancora introdotto nella vicenda è totalmente arreso all’alterità e all’imprevedibilità di quanto verrà a conoscere, si rimane colpiti, conclude Scotti, “dalla frequenza delle similitudini, tutte germinate dalla realtà sperimentata (e sperimentabile). Perché nulla potrà mai sconcertare, spiazzare, stupire come la realtà: basta saperla riconoscere”.
Ne parlano con l’autore
Massimo Pulini, assessore comunale alle arti
Simona Mulazzani, direttore di Icaro Tv
Martina Montanari, avvocato
Gianni Varani, pubblicista
Alessandro Di Leva, rievocatore storico
Antonino Amato, Famiglie per l’accoglienza
Guest star Tagliatella Band, uno straordinario ensemble di voci femminili con un repertorio di canzoni enogastronomiche.
Parte del ricavato del libro sarà destinato alle iniziativa di Famiglie per l’accoglienza.
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