“Faustbuch”, il successo di un mediocre il 21 marzo a Teatri di Vita

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Lo spettacolo di Enrico Casale nell’ambito di “Interscenario – Le generazioni del nuovo”. Attori disabili e normodotati in un lavoro che ha ricevuto la segnalazione speciale al Premio Scenario

FaustBOLOGNA – Cosa siamo disposti a fare per raggiungere il successo? Scordatevi l’idea che avete del leggendario Faust: il Faust di oggi è un mediocre ma ambisce ai talent show. A raccontare un originale “Faustbuch” è la compagnia, composta da attori normodotati e disabili, diretta da Enrico Casale, che con questo spettacolo ha ricevuto una segnalazione speciale al Premio Scenario. L’appuntamento è a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 051.566330; www.teatridivita.it), mercoledì 21 marzo, alle ore 17. In scena, Enrico Casale, Andrea Burgalassi, Michael Decillis, Ivano Cellaro. Produzione Gli Scarti.

“Faustbuch” è presentato nell’ambito della rassegna Interscenario – Le generazioni del nuovo all’interno della stagione “antifascista” di Teatri di Vita intitolata “Di tutta l’erba 1 fascio”, e realizzata in convenzione con il Comune di Bologna e con il sostegno della Regione Emilia Romagna e della Fondazione del Monte.

Il successo: quando possiamo dire di averlo ottenuto? Ma soprattutto, cosa siamo disposti a fare per ottenerlo? Fausto, il novello Faust protagonista dello spettacolo, vuole diventare l’uomo più famoso del mondo, in un’epoca dove il talento è mercificato o la sua totale assenza viene spesso esaltata dall’audience mediatica come in moderni freak show. Ma c’è un problema: Fausto è un mediocre. E vendersi è l’unico modo per riuscire. Ma vendersi a chi? Esiste ancora il diavolo? E se esiste, che forma assume oggi? E dov’è l’inferno? La risposta arriva dal Faust di Marlowe, in cui Mefistofele dice: “Ma qui è inferno, e io non ne sono fuori”.

Il progetto porta a realizzazione un percorso teatrale professionale con persone disabili. Enrico Casale, guida del gruppo Accanto, laboratorio teatrale di integrazione fra persone normodotate e con disabilità, seguito dal 2008, struttura Faustbuch proprio attorno al rapporto con Andrea e Michael, attori con disabilità.

Lo spettacolo ha ricevuto la segnalazione speciale al recente Premio Scenario, con questa motivazione: “Enrico Casale mette in scena un tema di scottante contemporaneità, come quello dell’ossessione del successo, usando il canovaccio del Faust di Marlowe. E lo fa dando voce ad attori con disabilità, ma consapevoli del progetto che li accomuna, facendo sì che le loro improvvisazioni sceniche divengano tessuto drammaturgico. Lo spettacolo vive così di dialoghi surreali e invenzioni linguistiche che ben si adattano alla dimensione ‘diabolica’ del protagonista”.

Il collettivo è composto da Andrea Burgalassi, Michael Decillis, Ivano Cellaro, compositore delle musiche di scena, e guidato da Enrico Casale, regista del progetto. Casale si forma attraverso workshop e laboratori con Ascanio Celestini, Cathy Marchand e Gary Brackett (Living Theatre), Massimiliano Civica, Fabrizio Contri, Mara Baronti, Danio Manfredini, César Brie. Dal 2009 è impegnato nel progetto Accanto dove svolge il ruolo di “educatore teatrale” e regista degli spettacoli allestiti. Lavora inoltre come operatore teatrale presso IAL Toscana in strutture carcerarie e comunità di recupero. E’ aiuto regista e attore nel film Rudolf Jacobs, presentato alla Biennale del Cinema di Venezia nel 2011. Collabora dal 2007 con la Compagnia degli Scarti come regista e attore (Ubu Rex, La Serva Padrona, Big Biggi One Man Show, L’ultimo Kaligola), e inoltre con la compagnia Balletto Civile di Michela Lucenti (Valentin kabarett, Killing Desdemona, Bad lambs) e il Teatro delle Albe (nel progetto Play, la non-scuola a La Spezia).