Lunedì 17 aprile ci sarà l’opportunità di scoprire, guidati dall’architetto Manrico Bissi, uno degli edifici antichi più suggestivi di Piacenza, sia per la sua origine storica che per la sua composizione formale: Palazzo Baldini, meglio conosciuto come “Palazzo Arata” dall’omonimo architetto che ne progettò il restauro tra gli anni ‘20 e ‘30 del Novecento. Prospiciente su via San Siro, lo stabile apparteneva alla famiglia nobile dei Baldini Radini Tedeschi ed è stato oggetto di diversi interventi settecenteschi. All’interno – al piano nobile – si susseguono una serie di sale tra cui il vasto salone a doppio volume evidenziato da un’imponente scalinata. I giardini del Palazzo furono invece ridisegnati dal geniale architetto Giulio Ulisse Arata che fece dell’edificio la propria residenza. Il suo stile che fonda l’eclettismo al Liberty è ben rappresentato da questo luogo magico composto da giardini all’italiana segnati da geometrie rigorose, eredità del razionalismo architettonico rinascimentale. Costo della visita: 5 euro.
Mercoledì 19 – con possibilità di replica giovedì 20 aprile – è in programma invece la visita (gratuita) all’Archivio Capitolare della Basilica di Sant’Antonino. Antichi codici liturgici, rari manoscritti miniati, pergamene, carte e libri riguardanti la storia della Basilica, della Diocesi di Piacenza e delle sue istituzioni, rappresentano un patrimonio documentale di inestimabile valore, custodito nella Basilica del Santo Patrono di Piacenza dove ha sede l’Archivio Capitolare, uno dei più ricchi e interessanti della regione Emilia Romagna. A guidare i visitatori alla scoperta dei tesori del prezioso inventario sarà la dott.ssa Anna Riva, direttrice dell’Archivio di Stato di Piacenza. All’interno dell’Archivio Capitolare sono conservati i documenti che testimoniano i privilegi concessi da papi e imperatori alla chiesa patronale di Sant’Antonino, nonché i manoscritti dell’antica scuola capitolare, la prima e più importante della città. Tra i manoscritti di maggior interesse figurano un codice di Prisciano del secolo IX-X appartenuto al vescovo di Piacenza e antipapa Giovanni Filagato. L’antica biblioteca capitolare conserva oltre un centinaio di manoscritti scolastici, databili dal XI al XIV secolo, che abbracciano temi vari, dalla grammatica alla retorica, dalla filosofia ai corali quattrocenteschi miniati da Giorgio da Muzano.
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