Visita del Commissario Izzo a Montecatone

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Il Commissario: l’Istituto ha i numeri per puntare a programmi di respiro internazionale. Tubertini: investimenti che potranno impattare positivamente sul Territorio. Gasparri: Uscire però da questo limbo pubblico-privato

IMOLA (BO) – Il Direttore Generale del MRI, Mario Tubertini e Marco Gasparri, componente del CdA e Presidente della Fondazione Montecatone Onlus, hanno ricevuto questa mattina in Istituto il Commissario al Comune di Imola, Nicola Izzo, di cui l’Amministrazione è azionista assieme all’AUSL di Imola. Presente all’incontro anche il Direttore Sanitario, Virna Valmori.

Tubertini ha posto l’accento sulle attività di ricerca in itinere (13 progetti), sulle molteplici collaborazioni in ambito nazionale e su aspetti non direttamente legati alla sfera terapeutico-assistenziale ma altrettanto importanti ed apprezzati, come La Scuola in Ospedale, attiva al MRI dal 2004 grazie alle collaborazioni con l’I.I.S. B. Scappi di Castel San Pietro Terme e l’Istituto Comprensivo 6 di Imola.

«Le traiettorie di sviluppo dell’Istituto – ha aggiunto – si basano anche sulla costante valorizzazione delle quote di investimento destinate alla ricerca le cui ricadute potranno positivamente impattare sulla comunità locale. A Montecatone – ha spiegato infatti Tubertini – ci occupiamo anche di biomeccanica, dettaglio tecnologico che si interseca perfettamente con competenze distintive di un’area che comprende il triangolo Modena, Imola e Bologna».

Se già oggi, quindi, MRI restituisce al territorio, in termini di servizi e forniture acquisite, ecc. circa 10 milioni di euro, è lecito pensare che i numeri possano essere destinati a crescere. Il Commissario ha convenuto sull’orientamento strategico che si è data la partecipata sostenendo che la strada di migliore caratterizzazione perseguibile passa proprio attraverso la realizzazione di programmi di ricerca di respiro internazionale realizzabili «poiché – ha sottolineato – l’Istituto ha competenze e potenzialità numeriche per farlo».

«Idee e progetti per crescere, che è pratica normale a questo punto della nostra storia – ha detto Gasparri – ne abbiamo. E la piattaforma triennale di sviluppo che il CdA ha approvato si muove in questa direzione. Fare tutto restando in questa sorta di limbo tra pubblico e privato, quindi col solo proprio bilancio, però, non lo è».