All’arrivo degli agenti la persona, un uomo visibilmente agitato, chiedeva aiuto per poter entrare nel condominio, asserendo di aver scordato la chiave del portone e che doveva raggiungere la moglie convalescente a letto. Dopo essere stata effettuata l’identificazione, dagli accertamenti è emerso che l’anziano era residente altrove e i condomini, sentiti dagli agenti, confermavano di non conoscerlo, anche se era in grado di descrivere correttamente l’appartamento al primo piano.
Grazie all’intuito dell’Agente di Polizia Locale intervenuta, è stato possibile rintracciare tempestivamente la figlia che, una volta raggiunto l’anziano padre, lo ha confortato e ha riferito sulle condizioni di salute del genitore: in evidente stato confusionale, l’uomo ricordava infatti gli anni in cui diverso tempo prima aveva soggiornato in quei locali.
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