Viadotto Kennedy: il progetto di riqualificazione all’esame della Giunta subito dopo la pausa estiva

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comune-cesenaCESENA – Sarà sottoposto all’attenzione della Giunta nella prima riunione dopo la pausa estiva il primo stralcio del progetto di riqualificazione del viadotto Kennedy, per il quale è già stata messa a bilancio la somma di 1,5 milioni di euro.

Trattandosi di un manufatto in cemento armato, la progettazione è stata preceduta da un’approfondita serie di indagini, condotte fra 2016 e 2017, che hanno ‘radiografato’ la struttura: prove di carico, carotaggi, ecc. Le opere previste interesseranno sia la parte strutturale (travi, giunti, ecc) sia la parte superficiale (manto stradale, parapetti, ecc).

“Molti, in questi giorni, dopo la tragedia di Genova – riferiscono il Sindaco Paolo Lucchi e l’Assessore ai Lavori Pubblici Maura Miserocchi – ci hanno chiesto rassicurazioni sulle condizioni del nostro viadotto. Proprio sulla base delle verifiche compiute per predisporre le opere di manutenzione straordinaria necessarie, possiamo rassicurare che non sono emersi problemi sensibili legati alla sicurezza. In ogni caso, tenuto conto dell’età del ponte, che risale agli anni Sessanta – e nonostante un precedente intervento realizzato quando è stata costruita la secante – abbiamo valutato la necessità di intervenire, soprattutto per garantirne il miglioramento anche dal punto di vista sismico. Per questo, già da un paio d’anni abbiamo intrapreso il percorso per predisporre la riqualificazione del viadotto. Quindi, se – come sembra – il Governo dovesse destinare nuove somme per finanziare questo tipo di opere, noi saremo pronti con un progetto cantierabile che meriterebbe l’attenzione delle autorità nazionali, anche perché, salvo inconvenienti, i lavori potrebbero partire nel 2019. E comunque abbiamo già stanziato risorse nostre per l’esecuzione dei lavori che quindi, in ogni caso, si concretizzeranno”.

“Vale la pena di sottolineare – proseguono il Sindaco e l’Assessore – che le indagini sugli edifici e le strutture in cemento armato sono state rese obbligatorie dopo i terremoti dell’Aquila e di Amatrice, e quindi gli enti che vi hanno dato seguito a questa direttiva possono già presentare l’elenco delle necessità e delle priorità. A questo punto, ci auguriamo che davvero i finanziamenti siano aumentati”