La roulotte e il camper segnalati sono parcheggiati in un’area privata e la famiglia che vi abitava non risulta più presente. Il sindaco ha risposto all’interrogazione di Morandi, FI
Lo ha chiarito il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli rispondendo oggi, giovedì 28 giugno, in Consiglio comunale all’interrogazione del consigliere Adolfo Morandi, FI, che chiedeva chiarimenti su “un campo nomadi abusivo a Cognento”. Citando il Regolamento di Polizia municipale che vieta lo stazionamento e l’occupazione di spazi pubblici, il consigliere ha chiesto se sia vero che, come riportato dalla stampa locale, “da un paio di mesi un camper e una roulotte di nomadi sono parcheggiati in un’area di strada Corletto sud”, se sia vero che nonostante le segnalazioni “la Polizia municipale non è intervenuta e se non si ritiene che le norme stabilite dal Regolamento di Polizia municipale debbano essere applicate in ogni caso senza incertezza”.
Nella risposta il sindaco ha precisato che la Polizia Municipale di Modena, intervenuta in seguito alle segnalazioni della presenza di un camper e di una roulotte di nomadi in strada Corletto sud a Cognento, ha accertato che sono collocati su un’area privata. Non si configura quindi la violazione del Regolamento di Polizia urbana e, di conseguenza, non è possibile un allontanamento arbitrario. Come risulta dalle informazioni raccolte dalla Municipale che ha interrogato i nomadi presenti e verificato con la figlia del proprietario dell’area, il terreno è stato concesso fin dall’inizio degli anni Duemila in comodato d’uso gratuito a una famiglia di origine nomade che vi risultava residente. Dal 7 dicembre 2017 la Corte d’appello di Venezia ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di un nipote della signora che ha dichiarato il proprio domicilio presso la zia, nel camper e nella roulotte parcheggiati nell’area a questo scopo. La misura cautelare è cessata lo scorso 13 maggio. Alla fine di gennaio la figlia del proprietario dell’area, contattata dalla Polizia Municipale, ha dichiarato ai Servizi demografici del Comune che la famiglia non abita più all’indirizzo indicato. Di conseguenza è stata attivata la procedura anagrafica della cancellazione degli interessati per irreperibilità. La procedura si perfezionerà trascorso un anno dalla formalizzazione della richiesta, dopo tre diversi sopralluoghi per verificare l’effettiva assenza degli attuali residenti.
Nella replica il consigliere Morandi ha giudicato “esauriente la risposta che mette in evidenza che la Polizia municipale fa il suo dovere”. Commentando che l’informazione di partenza “probabilmente non era del tutto corretta dato che le roulotte sono su terreno privato e non pubblico”, il consigliere ha quindi affermato che “forse la normativa nazionale è insufficiente a gestire queste situazioni di degrado e servirebbero leggi più efficaci che permettano interventi diversi”.
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