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VajontS23: Accademia Perduta Romagna Teatri si unisce al coro di Marco Paolini

vajont photo Gianluca Moretto

A 60 anni dalla tragedia azione corale di teatro civile in 130 teatri in contemporanea

ROMAGNA – Accademia Perduta/Romagna Teatri

si unisce al coro di VAJONTS 23

con letture e spettacoli a Forlì, Bagnacavallo e Rimini.

Trent’anni fa Il racconto del Vajont era la voce e il corpo di Marco Paolini. La sera di lunedì 9 ottobre 2023, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont che costò la vita a 2000 persone, diventerà VajontS 23, azione corale di teatro civile messa in scena in contemporanea in 130 teatri dall’Alto Adige alla Sicilia e anche all’estero.

A Forlì, al Teatro Piccolo, VajontS 23 è messo in scena dai ragazzi, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che hanno partecipato al Laboratorio di Teatro e Musica condotto dall’attrice Daniela Piccari e dal musicista Andrea Alessi. Uno spettacolo che nasce dal testo originale di Marco Paolini e si ricompone in una trama di testimonianze, suggestioni, storie ed emozioni degli studenti dei territori così duramente e profondamente colpiti dalla catasfrofica alluvione del 16 maggio 2023 che ha coinvolto il territorio, le sue colline, le sue campagne e i suoi parchi.

A Bagnacavallo, La Bottega dello Sguardo (biblioteca-mediateca dedicata alle discipline dello spettacolo), in collaborazione con Accademia Perduta/Romagna Teatri, propone la lettura corale Del Vajont e d’altre acque: una drammaturgia di Renata M. Molinari nata dall’intreccio tra il testo di Marco Paolini e gli scritti di 11 cittadine e cittadini della Romagna, soci e amici della Bottega.

A Rimini inoltre, grazie alla collaborazione del Comune e del Teatro Galli con Accademia Perduta/Romagna Teatri, va in scena una narrazione a più voci che vede protagoniste 12 compagnie del territorio, per un totale di più di 20 artisti, con il coordinamento e la regia di Teodoro Bonci del Bene.

La storia del Vajont riscritta, 25 anni dopo il racconto televisivo, da Marco Paolini con la collaborazione di Marco Martinelli, drammaturgo e regista del Teatro delle Albe, non è più solo un racconto di memoria e di denuncia sociale, ma diventa una sveglia. La narrazione di quel che è accaduto si moltiplica in un coro di tanti racconti per richiamare l’attenzione su quel che potrebbe accadere. «Quella del Vajont – spiega Paolini – è la storia di un avvenimento che inizia lentamente e poi accelera. Inesorabile. Si sono ignorati i segni e, quando si è presa coscienza, era troppo tardi. In tempo di crisi climatica, non si possono ripetere le inerzie, non possiamo permetterci di calcolare il rischio con l’ipotesi meno pericolosa tra tante. Tra le tante scartate perché inconcepibili, non perché impossibili».

Grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, musicisti e danzatori, maestranze, personale e spettatori arruolati come lettori si riuniranno nei posti più diversi, dallo Strehler di Milano ai piccoli teatri di provincia, a scuole, chiese, centri civici, biblioteche, piazze di quartiere, dighe e centri parrocchiali. Ciascuno realizzerà un proprio allestimento di VajontS 23 a partire dalle peculiarità del suo territorio. E poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l’ora in cui la montagna franò nella diga.

Accademia Perduta/Romagna Teatri, con la sua storia di Centro di Produzione di Teatro Contemporaneo, di impegno civile e sociale, non poteva non essere parte di questo progetto, anche in funzione dei recenti eventi che hanno colpito l’intera Romagna e che hanno reso Il racconto del Vajont più che mai attuale. Essere parte di questo coro ha un unico obiettivo: non dimenticare e mantenere viva la memoria civile.

Un racconto collettivo per non essere soli, per condividere, per abbracciare il proprio territorio e lasciare un segno.

VajontS 23 sarà come un canovaccio. Ci sarà chi lo metterà in scena integralmente, chi lo userà come uno spunto e lo legherà alle tante tragedie annunciate che si sono succedute dal 1963 a oggi: in Toscana l’alluvione di Firenze del 1966, in Piemonte si racconterà  di quando il Po e il Tanaro esondarono nel 1994, in Veneto delle alluvioni del 1966 e del 2010, in Campania della frana di Sarno del 1998, in Friuli degli incendi del Carso nel 2022, in Alto Adige della valanga della Marmolada del 3 luglio del 2022 e in Romagna dell’alluvione di maggio.

Teatro Piccolo – via Cerchia, 98 Forlì

Inizio spettacolo ore 20.30, ingresso gratuito.

Per informazioni: promozione@accademiaperduta.it

Tel. 0543 64330

La Bottega dello Sguardo – via Farini 23, Bagnacavallo

Inizio lettura ore 21, ingresso gratuito (previa prenotazione, fino ad esaurimento posti).

Per informazioni: info@labottegadellosguardo.it

tel. 0545 62536

Teatro Galli – Piazza Cavour 22, Rimini

Inizio rappresentazione ore 21, ingresso gratuito (prenotazione obbligatoria online da martedì 3 ottobre su https://biglietteria.comune.rimini.it)

Per informazioni: teatrogalli@comune.rimini.it

Tel. 0541 793811

Sul sito www.lafabbricadelmondo.org è possibile trovare la mappa completa dei gruppi che hanno aderito e dei luoghi in cui VajontS 23 andrà in scena il 9 ottobre.

La rete di Vajonts 23 nasce da un’idea di Marco Paolini per Fabbrica del Mondo ed è realizzata da Jolefilm con la collaborazione di Fondazione Vajont.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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