Parte il dottorato in Scienze e tecnologie della salute: un percorso innovativo e articolato, che coinvolge ben quattordici Dipartimenti Unibo. È una delle sei novità in arrivo con il nuovo anno accademico. In totale l’Alma Mater propone 47 corsi di dottorato, finanziati con un investimento complessivo di oltre 13,6 milioni di euro
La struttura proponente è il Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche, con il coordinamento del professor Claudio Borghi, a cui si affiancano collaborazioni in arrivo dai dipartimenti di: Scienze biomediche e neuromotorie, Medicina specialistica, diagnostica e sperimentale, Chimica “Giacomo Ciamician”, Farmacia e biotecnologie, Fisica e astronomia, Informatica – scienza e ingegneria, Ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali, Ingegneria dell’energia elettrica e dell’informazione “Guglielmo Marconi”, Ingegneria industriale, Psicologia, Scienze aziendali, Scienze economiche e Scienze giuridiche.
Uno sforzo collettivo che intreccia medicina e tecnologia. L’obiettivo è formare la prossima generazione di leader nella ricerca sulle tecnologie per la salute in ambito accademico, industriale e clinico. I dottori di ricerca in Scienze e tecnologie della salute saranno infatti in grado sia di svolgere attività di ricerca in ambito universitario e industriale che di contribuire ad iniziative imprenditoriali nel settore delle tecnologie per la salute.
Nel primo anno di attivazione, il corso metterà a disposizione sette borse di studio: tre sono finanziate direttamente dall’Ateneo, mentre le altre nascono da collaborazioni instaurate con Azienda Ospedaliero-Universitaria “Sant’Orsola” di Bologna, IRCCS Rizzoli di Bologna, Farmindustria e Centro Interdipartimentale di Ricerca Industriale in Meccanica Avanzata e Materiali (CIRI MAM).
Quello in Scienze e tecnologie della salute è uno dei sei nuovi corsi di dottorato Unibo in partenza per il prossimo anno accademico. Le altre novità sono i dottorati in: Salute, sicurezza e sistemi del verde, Tecnologie innovative e uso sostenibile delle risorse di pesca e biologiche del mediterraneo (FishMed-PhD), Automotive per una mobilità intelligente e Beni culturali e ambientali.
Sono in totale 47 i dottorati dell’Università di Bologna che saranno attivati per l’anno accademico 2018-2019. Le posizioni bandite che andranno a coprire sono 437. Un’operazione che l’Alma Mater finanzia con un investimento complessivo di oltre 13,6 milioni di euro.
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