Teatro itinerante ed eventi, anche Bologna nel progetto U.Di.Con ‘Il cittadino tra fragilità e diritti’

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Il presidente regionale Paldino: “Vogliamo creare un nuovo concetto di sostenibilità sociale”

BOLOGNA – Spettacoli itineranti e una campagna di comunicazione per creare una nuova forma di sostenibilità.

Include anche Bologna il nuovo progetto di U.Di.Con. Emilia-Romagna ribattezzato ‘Il cittadino tra fragilità e diritti’, un progetto che ha l’obiettivo di sensibilizzare non soltanto i cittadini, ma anche le istituzioni.

Appena le norme di sicurezza lo permetteranno, l’iniziativa proporrà una serie di spettacoli teatrali itineranti ed eventi di vario tipo. “La parola chiave è ‘sostenibilità’ ed è questo il concetto che vogliamo portare avanti con questo nuovo entusiasmante progetto – spiega Vincenzo Paldino, Presidente U.Di.Con. Regionale Emilia Romagna –. E quando utilizzo la parola sostenibilità mi riferisco non solo al concetto ambientale del termine, ma anche a quello etico. Nel nostro Paese vivono 5 milioni di individui in condizione di povertà assoluta, numeri che ci impongono di ritrovare un clima di solidarietà sociale. Partiremo dall’informazione e dalla sensibilizzazione, nostro punto imprescindibile in qualsiasi iniziativa. Passeremo poi da spettacoli teatrali itineranti, che serviranno a coinvolgere un maggior numero di utenti”.

Si tratta – prosegue Paldino – “di un progetto dal respiro internazionale, che avrà modo di portare con sé pratiche facilmente ripercorribili in futuro dalle istituzioni. Sta a noi ora dare vita alle attività di un percorso che ci vedrà impegnati per 12 mesi. Sarà un’avventura ricca di ostacoli, ma con tante emozioni da vivere. Speriamo di poter dire alla fine di questo anno di aver dato nuova vita al concetto di sostenibilità”.

Esprime la propria soddisfazione anche Denis Nesci, Presidente Nazionale U.Di.Con. : “Siamo orgogliosi di poter essere partner in un progetto così importante. Sicuramente in merito al concetto di sostenibilità in questi anni è stato fatto molto, ma non abbastanza. Ecco che con le attività de ‘Il cittadino tra fragilità e diritti’ dobbiamo inserirci in questo gap ideale creato tra la rincorsa verso l’obiettivo ed il traguardo non ancora raggiunto. Bisogna rendere consapevoli i cittadini e da oggi possiamo ancora una volta provare a cambiare le cose”.