Bologna

“Suono Grasso”: nuova serie di eventi internazionali per promuovere la musica e i musicisti dell’Emilia-Romagna

A Londra il 4 e il 5 ottobre, presso il prestigioso Cafe OTO, la prima tappa della kermesse

BOLOGNA – Si chiama “Suono Grasso”, in inglese Fat Sound, e indica il tipico suono della musica degli anni ’80. Un nome che vuole anche fare evocare la fertile terra emiliano-romagnola e la sua ricca cucina.

È la nuova iniziativa che nasce dalla missione condivisa di Emilia-Romagna Music Commission e di Ater Fondazione, che punta a sviluppare le connessioni internazionali dell’Emilia-Romagna organizzando piccoli e grandi eventi all’estero per sostenere la musica della nostra regione, in tutte le forme e i generi musicali.

“’Suono Grasso’ è ricco e generoso come la musica della regione stessa, che comprende una rete in continua crescita di musicisti, produttori e festival – spiega l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori. Questa iniziativa vuole supportare i musicisti emiliano-romagnoli ad allargare i propri confini, coordinandosi di volta in volta con diversi soggetti istituzionali e realtà musicali”.

La prima tappa – realizzata in collaborazione con Bologna – Città Unesco della Musica e AngelicA – Festival Internazionale di Musica – sarà Cafe Oto di Londra, il 4 e il 5 ottobre, dove saranno protagonisti musicisti dell’area sperimentale, una scena storicamente ricca in Emilia-Romagna.

Il programma

Il 4 ottobre Silvia Tarozzi, con una band al completo, formata da Valeria Sturba, Cecilia Stacchiotti, Stefano Pilia ed Edoardo Marraffa, eseguirà integralmente il suo album “Mi specchio e rifletto” (Unseen Worlds).

Francesco Serra/Trees Of Mint presenterà inoltre il suo progetto solista di chitarra elettrica e rullante e Roberto Paci Dalò eseguirà “Lament” per clarinetto, clarinetto basso ed elettronica.

Il 5 ottobre, Stefano Pilia guiderà un trio con Alessandra Novaga e Adrian Utley dei Portishead, con il quale eseguirà l’ultimo lavoro di Pilia, “Spiralis Aurea”, che reinterpreta la musica liturgica medievale e il minimalismo del XX secolo attraverso concetti e tecniche inusuali.

La pluripremiata tape artist e produttrice londinese Marta Salogni si esibirà in un nuovo trio di improvvisazione con Silvia Tarozzi e Valeria Sturba, mentre Roberto Paci Dalò tornerà in duo con il musicista britannico Scanner, collaboratore di lunga data, per presentare il loro progetto “The Maya Effect”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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