Stop alle plastiche in mare, il bilancio degli ultimi 5 mesi di attività delle barriere contro plastiche

35
barriere

Proseguono le iniziative del Comune di Rimini per contrastare l’utilizzo di plastiche monouso

RIMINI – Circa 3.150 litri di rifiuti tra bottiglie e oggetti di plastica, bottiglie di vetro, mozziconi di sigaretta, acque con iridescenze idrocarburiche. È questo il significativo bilancio degli ultimi cinque mesi di attività delle due barriere acchiappa plastica poste al porto canale Tiberio e sul fiume Marecchia.

Si tratta delle barriere integrate per la raccolta dei rifiuti e idrocarburi posizionate un anno fa nell’ambito di una iniziativa proposta da Petroltecnica e voluta e supportata da Regione Emilia Romagna e dal Comune di Rimini. Una importante raccolta delle plastiche, dei rifiuti e dei materiali galleggianti a tutela dell’area fluviale del deviatore del Marecchia, dei relativi apporti a mare e dello specchio acqueo del Ponte di Tiberio.

In particolare, la barriera antiplastica posizionata sul deviatore del Marecchia, sponda destra, a 100 metri dal ponte di transito Via Coletti, ha intercettato da marzo a luglio 2022 circa 2000 litri di bottiglie di plastica e oggetti di plastica, mentre la barriera ‘Icatsorb’ posta nella zona del ponte di Tiberio, adiacente al lato mare della passerella pedonale galleggiante, ha consentito di bloccare e recuperare 1.150 litri di rifiuti tra bottiglie di vetro, oggetti e bottiglie di plastica, mozziconi di sigaretta, acque con iridescenze idrocarburiche

La barriera “acchiappaplastica” si basa su un sistema di raccolta che sfrutta il moto della corrente per convogliare mediante gli elementi “barriera”, segregare e stivare all’interno di una sezione chiusa (“trappola”), i materiali plastici galleggianti dispersi nei corsi d’acqua. Il recupero delle plastiche viene effettuato manualmente in sicurezza dalla sponda del fiume, ed i rifiuti, confezionati in contenitori idonei ed etichettati, vengono conferiti negli impianti preposti da Hera.

A questa attività si affianca quella di educazione ambientale che ha l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti ad una maggiore responsabilità e attenzione alle questioni ambientali e al buon governo del territorio, per promuovere la diffusione di una cultura ecosostenibile, partendo dalle generazioni più giovani che sono il futuro del pianeta. Durante il periodo scolastico sono infatti attivi i percorsi di formazione ambientate organizzati da Petroltecnica che ha deciso di condurre gli studenti con visite guidate alle barriere “acchiappaplastiche” come punto di partenza della conoscenza del ciclo di vita delle plastiche e la dispersione dell’ambiente.

Queste iniziative si inseriscono in un percorso che il Comune di Rimini da tempo persegue con l’obiettivo di ridurre la produzione di plastica e dei prodotti monouso e che negli ultimi anni lo ha visto mettere in campo diverse azioni per il suo perseguimento, fra le quali:

> Nei nidi e scuole d’infanzia comunali (17 infanzia e 12 nidi): non si usano più piatti e bicchieri di plastica monouso nelle proprie mense. Si usano solo stoviglie in porcellana e bicchieri in vetro (rimane solo il bicchiere di plastica per l’acqua durante l’uscita in giardino dei più piccoli);

> Nelle mense scolastiche delle scuole primarie non si usano più piatti e bicchieri di plastica monouso, ma stoviglie in porcellana e bicchieri in vetro essendo state installate lavastoviglie in tutte le scuole d’infanzia e primarie (comunali e statali);

> È stato inserito, a partire dall’anno 2019, nell’ordinanza balneare emessa annualmente, il divieto di uso di bicchieri di plastica monouso e cannucce di plastica monouso per gli operatori in spiaggia ed è vietato fumare sulla battigia;

> Sono state installate e ripristinate varie fontane per l’erogazione di acqua potabile in viali o piazzette nella zona turistica-balneare per favorire la ricarica di borracce per l’acqua (per un totale di 101 sul territorio comunale);

> È stata emanata a febbraio 2019 l’Ordinanza per divieto uso coriandoli plastificati in tutti i luoghi pubblici della città;

> Sul territorio comunale sono presenti 8 case per la distribuzione dell’acqua di rete installate dal Comune di Rimini ed Hera,  in collaborazione con Romagna Acque, Amir e Adriatica Acque e che vedrà nei prossimi mesi l’installazione di due nuove ‘casette’ di erogazione di acqua pubblica, in via Marecchiese in corrispondenza della rotatoria con via Montese, in zona Spadarolo e nel nuovo parcheggio lungo via Apollonia, a Torre Pedrera.

> Nel 2020 sono stati installati 22 erogatori di acqua filtrata in tutte le scuole medie e in alcune palestre del Comune di Rimini, grazie ad un’iniziativa cofinanziata da Atersir e portata avanti in stretta collaborazione con Romagna Acque che ha installato gli erogatori nelle scuole e con AMIR S.p.A. che ha fornito 3500 borracce a tutti gli studenti iscritti con lo scopo di ridurre i rifiuti di plastica. La distribuzione è proseguita nel 2021 con la sola collaborazione di Amir con la consegna alle scuole di 1870 borracce per tutti i nuovi  iscritti alla scuola secondaria di primo grado a.s.2021/2022 e a tutto il personale scolastico docente e non docente;

> Nel 2021 è stato installato un erogatore di acqua di rete presso la Biblioteca civica comunale Gambalunga nell’ambito della campagna di promozione di buone pratiche che il Ceas – Centro di Educazione Alla Sostenibilità del Comune di Rimini ha attivato in collaborazione con Piano Strategico, per la strategia regionale di sostenibilità che, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, realizza il progetto “La sostenibilità come processo di apprendimento”, quest’azione in particolare si inserisce nella strategia #Plastic-freER che ha come scopo la riduzione delle plastiche nell’ambiente.