Stop alla tampon tax. Il ciclo non è un lusso

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PARMA – Il prezzo dei prodotti per il ciclo mestruale riportano un’Iva al 22 per cento: cioè l’aliquota massima contemplata dal sistema fiscale italiano.

Gli assorbenti femminili vengono insomma considerati beni di lusso. Al contrario, i rasoi da barba vengono considerati beni di prima necessità e pertanto con l’aliquota più bassa.

Nei centri commerciali Coop e altre realtà associative è in atto una raccolta firme supportata da volontarie per “stoppare la tampon tax” e calmierare il costo degli assorbenti.

Anche l’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma, Nicoletta Paci, ha voluto aderire alla campagna firmando al banchetto del Consiglio di zona Parma Est con la consigliera Tilla Pugnetti.

Una firma per ribadire che, ad un bene di prima necessità, è giusto e corretto imputare un IVA al 4%. L’iniziativa che è promossa da Coop Alleanza 3,0, applica l’IVA più bassa nel prezzo degli assorbenti in vendita fino al 5 novembre.