Modena

Specchiera e piccolo dipinto, due opere per i Musei civici

Da mercoledì 5 febbraio a Palazzo dei Musei un manufatto dell’ ‘800 e un olio che richiama il sipario del Teatro Comunale Vecchio acquistati per i Civici dal Rotary Club Modena

MODENA – Una specchiera dell’Ottocento in legno scolpito dell’intagliatore Giovanni Battista Bellucci e un piccolo dipinto a olio del sipario del vecchio Teatro Comunale di Modena. Due pregevoli opere del XIX secolo, grazie al Rotary Club di Modena, da mercoledì 5 febbraio arricchiranno le raccolte dei Musei civici di Modena al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, esposte in sala Campori con un allestimento che richiama l’ambito privato da cui provengono.

La Specchiera fu eseguita da Giovanni Battista Bellucci nel 1854 su disegno di Ferdinando Manzini per la Società d’Incoraggiamento per gli Artisti degli Stati Estensi, fondata nel 1845 dal principe ereditario Francesco d’Austria-Este per animare e sviluppare il talento di tanti giovani ai quali furono commissionate opere nuove. Tra gli intagliatori si affermò, appunto, Giovanni Battista Bellucci, i cui lavori ottennero presto lusinghieri apprezzamenti. Unica sua opera superstite per quanto è dato sapere, sontuosa ed elegante, memore dei capolavori d’arte barocca, la specchiera esposta testimonia l’alta qualità del suo lavoro e dei manufatti artistico-artigianali prodotti nel primo Ottocento nel ducato di Modena.

Sempre grazie al Rotary, i Musei civici hanno acquisito un piccolo dipinto a olio, il cui soggetto richiama il sipario del vecchio Teatro Comunale in via Emilia, raffigurante “Orfeo ed Euridice”, attribuito a Geminiano Vincenzi. Di questa opera, eseguita nel 1817 per l’inaugurazione dopo i restauri, resta il frammento centrale, ora conservato al Teatro Comunale “Luciano Pavarotti”. Il piccolo dipinto, ma questa resta soltanto un’ipotesi, potrebbe anche fare pensare a un bozzetto, perché rispetto alla rappresentazione di Vincenzi ne conserva tutti gli elementi, anche se con numerose ma poco significative differenze. Certamente si tratta di un’opera coeva al sipario, meritevole di uno studio più approfondito che ne collochi la vicenda nel contesto appropriato.

Dopo aver sostenuto la ricostruzione 3D del volto della mummia egiziana presentata al pubblico in occasione del Festivalfilosofia 2019 ed esposta nel Museo Archeologico, prosegue quindi l’impegno del Rotary a favore dei Musei civici di Modena.

Informazioni online (www.museicivici.modena.it).

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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