Ferrara

Settimana di studi Rinascimentali nel “Segno del Furioso”

Dal 13 al 15 ottobre incontri e seminari. Dal 14 ottobre nuovi studi di Bonora. Prosegue il laboratorio sul Salone del Mesi

FERRARA – Si è svolta nella mattinata di  venerdì 7 ottobre 2016 nella Sala dei Mesi a Palazzo Schifanoia la conferenza stampa di presentazione della “XIX Settimana di Alti Studi Rinascimentali” promossa dall’Istituto di Studi Rinascimentali (“Nel segno del Furioso”, dal 13 al 15 ottobre a Palazzo Bonacossi) e del “Laboratorio Schifanoia: studi e nuove ricostruzioni” (dal 14 ottobre a Palazzo Schifanoia). .

All’incontro con i giornalisti, curato dal servizio Musei di Arte Antica e Storico-scientifici, l’Istituto di Studi Rinascimentali e Ferrara Arte, sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, il direttore dei Musei d’Arte Antica Angelo Andreotti, il conservatore e storico dell’arte Giovanni Sassu, il docente associato del Dipartimento Scienze umane e direttore dell’Istituto di Studi Rinascimentali Marco Bertozzi, il pittore e scultore Maurizio Bonora.

LE SCHEDE (a cura dei Musei d’Arte Antica del Comune di Ferrara)

NEL ‘SEGNO’ DEL FURIOSO – L’INCANTATO COSMO DI LUDOVICO ARIOSTO E LA CULTURA DEI SUOI TEMPI

13, 14, 15 ottobre 2016 – Palazzo Bonacossi, via Cisterna del Follo 5, Ferrara

Istituto di Studi Rinascimentali – XIX Settimana di Alti Studi

A cinquecento anni dalla prima edizione dell’Orlando furioso (1516), l’Istituto di Studi Rinascimentali dedica la “XIX Settimana di Alti Studi”, Nel ‘segno’ del Furioso, a Ludovico Ariosto: un convegno internazionale che vede riuniti a Ferrara alcuni dei più illustri studiosi del poeta e della civiltà estense. L’Istituto intende così dare un proprio importante contributo alle celebrazioni ariostesche, dopo aver promosso la preziosa edizione critica dell’editio princeps del 1516, pubblicata da Olschki nel 2006 e curata da Marco Dorigatti.

Le cinque sessioni, ospitate a Palazzo Bonacossi il 13, il 14 e il 15 ottobre, rappresentano un’opportunità imperdibile per gli amanti della letteratura, della storia e dell’arte rinascimentali. Attorno alla figura di Ariosto e alle sue opere, infatti, sarà rievocata tutta la ricchezza e la complessità di una stagione, quella estense, che a distanza di secoli offre ancora spunti di riflessione inediti e opportunità di ricerca.

Molte e varie le tematiche affrontante dai relatori: nella sessione di apertura sarà presa in esame, da diversi punti di vista disciplinari, la prima edizione del Furioso e la sua fortuna; nella seconda e nella terza alcuni dei temi forti toccati da Ariosto nelle sue creazioni, nonché le relazioni con i poeti del tempo; nella quarta emergeranno gli aspetti storici, politici e geografici legati alla produzione ariostesca; nella quinta, infine, sarà la volta dell’arte del suo tempo e della fortuna visiva del Furioso, in chiave encomiastica, tra Ferrara e Modena.

Com’è tradizione dell’Istituto, sono stati invitati a partecipare giovani ricercatori, selezionati dal comitato scientifico del convegno sulla base della presentazione di curricula e di ben argomentate proposte di intervento.

Il convegno – a cura di Franco Bacchelli, Marco Bertozzi, Francesca Cappelletti e Giovanni Sassu – è organizzato dall’Istituto di Studi Rinascimentali, in collaborazione con Ferrara Arte e con il patrocinio e il contributo del “Comitato nazionale per le celebrazioni del V centenario della pubblicazione dell’Orlando Furioso”.

PROGRAMMA

GIOVEDÌ 13 OTTOBRE

Saluti delle autorità e del direttore dell’ISR Marco Bertozzi | ore 9:30

PRIMA SESSIONE | ore 9.30
Presiede Nuccio Ordine

Marco Dorigatti – Il presente della poesia. L’Orlando furioso nel 1516
Cristina Montagnani – Doppio sogno: autore e lettore alla disfida dell’intreccio
Andrea Severi – «Ab inutili / pigraque mole gratiorem / in speciem hanc»: l’apprendistato umanistico di Ludovico Ariosto
Pausa
Eric Haywood – «Cigno bianco» o «avido avoltorio»? Sir John Harington e la prima traduzione inglese del Furioso (1591)
Discussione

SECONDA SESSIONE | ore 15.00
Presiede Marco Dorigatti

Lucia Dell’Aia – La magia, la follia e il viaggio sulla luna: una interpretazione nel solco della tradizione platonica e plutarchea
Donato Verardi – Mestieranti del Cielo. “Arti magiche” e “Arti liberali” da Il Negromante di Ariosto a Lo Astrologodi Della Porta
Franco Bacchelli – La satira ariostesca sul prender moglie e le sue fonti
Pausa
Simone Evangelisti – L’oratoria nelle opere latine di Ariosto
Federica Conselvan – «Costui mi’ preceptor, mio padre appello». Tra omaggio e resistenza: il rapporto di Ludovico Ariosto e Cassio da Narni
Giacomo Ventura – Notizie intorno all’umanista Luca Ripa, maestro dell’Ariosto
Discussione

VENERDÌ 14 OTTOBRE

TERZA SESSIONE | ore 9.30
Presiede Franco Bacchelli

Carlo Baja Guarienti – «Non son homo da governare altri homini»: Ludovico Ariosto commissario estense in Garfagnana
Cristina Zampese – «Se però dir lece». Il motivo anti-costantiniano nell’Orlando furioso
Gionata Liboni – Il «mirabil rimedio» dell’ Erbolato: natura, medicina e ciarlataneria in Ariosto
Pausa
Elisa Curti – «Benvenium petimus». L’Equitatio di Celio Calcagnini
Enrico Fantini – Carlo V – Ulisse: ipotesi su una cassatura dantesca nel Furioso, C, XV, 37, 1-4
Maiko Favaro – L’eroe che la modernità merita e di cui ha bisogno: precetti per il ‘capitano’ nei commenti al Furioso
Discussione

QUARTA SESSIONE | 15.00
Presiede Marco Bertozzi

Juan Carlos D’Amico – La profezia e il senso della Storia nel Furioso
Giovanni Ricci – Gli infedeli dell’Ariosto
Jean-Marie Le Gall – La figure de l’ennemi dans l’Orlando furioso
Pausa
Maria Pavlova – L’Africa nell’Orlando furioso
Emma Jacoba Maria Grootveld – La fortuna del Furioso nei poemi sulle guerre di Carlo V
Carlotta Francesca Maria Sticco – Mambrino Roseo lettore del Furioso. Ariosto lettore de Lo assedio?
Angelo Chiarelli – «Le menzogne de l’armi e de gli amori, di che il mondo coglion si innebria tanto»: epigoni comico-parodici del Furioso nella seconda metà del Cinquecento
Discussione

SABATO 15 OTTOBRE

QUINTA SESSIONE | 9.30
Presiede Francesca Cappelletti

Vincenzo Farinella – Le arti figurative nell’Innamoramento de Orlando: Boiardo prima di Ariosto
Marco Collareta – Le arti visive negli scritti dell’Ariosto: opere, idee, protagonisti
Giovanni Sassu – 1532 circa: Carlo V e il suo doppio, tra Ariosto e Tiziano
Pausa
Sonia Cavicchioli – “La posterità di Ruggiero e Bradamante”. Committenze ariostesche degli Estensi di Modena nel Seicento
Federica Caneparo – La Melissa ritrovata di Jean Boulanger, tra genealogia letteraria e ambizione politica
Discussione e conclusioni

Comitato scientifico del convegno: Franco Bacchelli, Marco Bertozzi, Francesca Cappelletti e Giovanni Sassu
Segreteria organizzativa: Claudia Spisani

Per informazioni: ISTITUTO DI STUDI RINASCIMENTALI

via Boccaleone, 19 – 44121 Ferrara tel. 0532 760002 | fax 0532 768208

www.comune.fe.it/isr | isr@comune.fe.it

MAURIZIO BONORA – LABORATORIO SCHIFANOIA, STUDI E NUOVE RICOSTRUZIONI

Dal 14 ottobre 2016, Palazzo Schifanoia, via Scandiana 23, Ferrara

Un artista contemporaneo che si misura con un grande capolavoro dell’arte del Rinascimento per cercare di recuperare le figure, le architetture e i soggetti scomparsi. È questo Laboratorio Schifanoia. Studi e nuove ricostruzioni di Maurizio Bonora (Ferrara 1940), una mostra che si tiene nel Salone dei Mesi voluto da Borso d’Este nel 1469 a Palazzo Schifanoia.

Dopo Lo Zodiaco del principe (1992), ricostruzione con l’ausilio di matita e pennello dei decani cancellati dal tempo dalle pareti sud e ovest, l’artista è impegnato nell’indagare un altro mistero: quello relativo al primo registro, quello iniziale, del ciclo decorativo di via Scandiana.

Un primo appuntamento nel 2015 ha interessato gli scuri, ovvero i pannelli di legno destinati a impedire il passaggio della luce, scomparsi da secoli. Nel Salone dei Mesi questi elementi erano posti all’interno, non esternamente come di consueto. Tale scelta era dettata non da esigenze funzionali ma da una precisa soluzione estetica: la chiusura delle imposte mirava infatti a rendere l’interno della stanza un organismo perfettamente unitario. L’effetto si otteneva dipingendo su entrambi i lati: con l’anta aperta era visibile la replica dell’area che il pannello andava a coprire; l’anta chiusa mostrava invece la prosecuzione della composizione visibile nelle aree adiacenti aggiungendo un elemento figurativo e creando un percorso narrativo organico che non veniva interrotto neppure dalla presenza delle finestre e, presumibilmente, delle porte.

Dopo un anno, tocca ora ad una scena della massima importanza: quella collocata nell’angolo sud-ovest, posta dinanzi all’ingresso originario, che costituiva l’avvio dell’intero ciclo decorativo. Scomparsa quasi del tutto, Bonora è partito dalle poche tracce dipinte a secco sopravvissute e ha ricostruito, con l’occhio del pittore, le porzioni figurative mancanti, interpretando l’ampia lacuna sulla base della profonda conoscenza dell’arte ferrarese del Quattrocento, maturata in anni di studio e culminata, ad esempio, con la ricostruzione del celeberrimo Polittico Roverella eseguita nel 2008.

La ricomposizione operata dall’artista ferrarese si configura quindi come una straordinaria operazione di conoscenza, consentendo dopo secoli di comprendere appieno l’originaria funzione di quest’area del Salone.

La collaborazione con Maurizio Bonora si inserisce in un percorso di indagine avviato dai Musei di Arte Antica nel 2014 e finalizzato a ricostruire le porzioni mancanti della decorazione del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia.

Per info: http://www.comune.fe.it/arteantica

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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