Settimana europea della cultura ebraica

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Da Cesena ad Auschwitz. i Saralvo per non dimenticare; un convegno domenica 15 settembre alle 15.30 nella Sala Lignea

CESENA – Fervono i preparativi per la Settimana europea della cultura ebraica che domenica 15 settembre vedrà protagonista a Cesena lo storico Roberto Finzi. Gli appuntamenti però non finiscono qui: oltre alla presentazione, dalle 18, in Sala Sozzi del libro di Finzi “Breve storia della questione antisemita”, saggio rielaborato e aggiornato rispetto al precedente uscito nel 1997, nel pomeriggio di domenica 15 settembre, alle 16.30, nella Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana, si terrà il convegno “Da Cesena ad Auschwitz. I Saralvo, per non dimenticare”. Sarà questa l’occasione per la presentazione delle Carte restaurate che appartenevano alla famiglia ebrea arrestata nel dicembre 1943, trasferita nel carcere “Caterina Sforza” di Forlì, e poi deportata ad Auschwitz con il convoglio n. 10 partito da Fossoli il 16 maggio 1944. Interverranno Silvia Cecchini, restauratrice (Laboratorio di Restauro del libro, Abbazia di S.M. del Monte) e Franco Spazzoli, relatore e sponsor del restauro.

“Con il restauro dei documenti rinvenuti nella loro casa anni dopo la deportazione – spiega Spazzoli – mi sono riproposto di valorizzare il patrimonio librario della nostra città e risarcire in qualche modo la memoria di una famiglia (con altre di Cesena) distrutta per disumane ragioni razziali, affinché simili atrocità non debbano ripetersi”.

Le Carte Saralvo, insieme ai Codici ebraici, sono esposti in mostra da ieri, venerdì 30 agosto, nella Sala Piana della Biblioteca.

Cesena e la cultura ebraica. Lo scorso anno in occasione delle celebrazioni per il 600esimo anniversario della nascita di Malatesta Novello (1418-2018) e della Giornata europea della cultura ebraica si è tenuto in Biblioteca Malatestiana un convegno di studi ebraici dal titolo “Cesena ebraica. Un percorso fra carte e codici”. Cesena conserva un patrimonio ebraico, custodito tra la Biblioteca Malatestiana, l’Archivio di Stato e l’Archivio storico diocesano. In particolare, in Malatestiana è custodito un fondo di sette manoscritti ebraici le cui origini risalgono al Quattrocento e ad alcune famiglie ebraiche residenti e operanti a Cesena. Risale invece al secolo scorso l’ingresso in Biblioteca delle carte appartenute alla famiglia Saralvo, deportata e sterminata ad Auschwitz nel 1944. I documenti furono rinvenuti agli inizi degli anni Settanta durante lavori di ristrutturazione della casa da loro abitata, in Piazza del Popolo. Fra le altre cose, nel fondo Saralvo compaiono il contratto matrimoniale del 1914 con le firme autografe dei coniugi Mario Saralvo e Amalia Levi; due rotoli in pergamena con il Libro di Ester e le Benedizioni prima delle feste; tre libri a stampa di preghiere; una Bibbia completa in ebraico e in aramaico stampata a Londra nel 1840.

Cesena, 31 agosto 2019