“Se vuoi sangue, lo avrai”, arte e vita di Paz raccontate dal giornalista Giubilei

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Conferenza sul genio del fumetto, il 5 maggio, alle ore 18, alla Galleria Santa Croce (via Pascoli, 21)

CATTOLICA (RN) – “Se vuoi sangue lo avrai”, storia a fumetti in bianco e nero di Andrea Pazienza pubblicata nel primo numero di Frigidaire (1980), è il titolo scelto da Franco Giubilei per l’incontro del 5 maggio, ore 18, alla Galleria S. Croce. Dopo aver approfondito gli anni formazione al liceo artistico di Pescara e delle prime esposizioni alla galleria Convergenze, affronteremo insieme a Giubilei gli anni bolognesi e la fase più matura della sua produzione, quella di Pentothal, Zanardi e Pompeo. Le opere di Pazienza raccontano le contorsioni e i drammi di un periodo chiave della storia recente italiana, fra gli anni Settanta e Ottanta, in cui si è passati dalla contestazione generale ai fasti dell’edonismo reaganiano.

Sono anche gli anni che hanno dato vita ad ambienti creativi e generativi di esperienze editoriali oggi impensabili, come “Il Male”“Frigidaire”“Corto Maltese”“il Lunedì della Repubblica”, “Alter Alter” e “Linus”, di cui sarà allestita una selezione in Museo grazie alla collaborazione con RadioTalpa e il Centro Culturale Polivalente. Dialoga con Franco Giubilei la curatrice della mostra Milena Becci.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

La mostra è visitabile fino al 2 giugno nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, ore 16-19

Franco Giubilei, giornalista de La Stampa, classe 1963, lavora nei giornali da più di trent’anni. Corrispondente del La Stampa per Emilia-Romagna e Marche fino al 2021, da allora lavora al desk della redazione del giornale a Torino. Ho pubblicata Le donne, i cavalier, l’arme, la roba – Storia e storie di Andrea Pazienza (BD edizioni, 2005), Vita da Paz – storia e storie di Andrea Pazienza (Giunti, 2011), ripubblicato con lo stesso titolo da Odoya edizioni nel 2016, Ultimo stadio, il romanzo degli ultras del Milan (Aliberti 2006) e Capelli lunghi, con Mario Monicelli e Massimo Bonfatti (Aliberti 2007).