Pasti in classe, ecco come
La Regione conferma che “si potranno studiare soluzioni alternative di erogazione, ad esempio direttamente all’interno delle aule didattiche li o direttamente sulla singola postazione/banco con utilizzo di tovagliette lavabili o monouso a seguito dello sporzionamento da parte degli addetti presso l’aula didattica, mediante utilizzo di carrelli termici, nel rispetto delle temperature e delle specifiche norme igienico-sanitarie; pulizia e disinfezione pre-operativa e operativa delle superfici a contatto. L’aula didattica, eventualmente utilizzata per la somministrazione dei pasti, deve essere opportunamente areata e pulita. Questo tipo di operazione può essere condotta prima/dopo la somministrazione del pasto”.
L’altra importante notizia contenuta nelle linee guida viene è quella che aggiunge alle mono porzioni preconfezionate, anche la possibilità di somministrazione “diretta da parte degli addetti di pasti in monoporzioni”. Inoltre, misure igieniche, tra pulizia e disinfezione, per i locali e di prevenzione personale. Garanzia di un microclima “idoneo” negli ambienti e disponibilità di spray/gel e mascherine per chi manipola e distribuisce il cibo.
Importanti anche le indicazioni riguardanti percorsi obbligati unidirezionali per garantire un flusso ordinato dei bambini e ragazzi individuando anche, laddove possibile, percorsi di entrata e di uscita differenziati.
“Un documento che, a due settimane dall’inizio della scuola – è il commento di Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – rappresenta un quadro di riferimento omogeneo a livello regionale per aumentare l’efficacia delle misure di contenimento nella refezione scolastica. Già da luglio, con le aziende che seguono il servizio di mensa, stiamo facendo sopralluoghi nelle scuole per studiare soluzioni personalizzate per ogni singolo plesso. Quelle della Regione sono indicazioni in linea con quanto auspicato e con quanto già fatto, anche a livello di edilizia scolastica, per garantire il migliore equilibrio tra sicurezza, qualità del pasto e utilizzo degli spazi. Manterremo gli standard del biologico (Rimini è stata premiata come città capofila in Italia ) senza tornare alla plastica. Le indicazioni ci permettono di proseguire il nostro lavoro, iniziato con grande anticipo, per essere operativi sin dal primo giorno di scuola, fornendoci informazioni che sto già valutando insieme ai nostri funzionari, ai direttori scolastici e ai referenti mensa di ogni plesso, con cui condividiamo le scelte e con cui sono in contatto quotidiano. Ovviamente ci sono e ci saranno costi aggiungitivi che saranno però sostenuti interamente dal Comune, senza gravare sulle famiglie.”
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