Salvaguardia delle api, ok del Consiglio comunale a Odg

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Approvata la mozione presentata da Aime (Verdi): “Oasi in città per la sopravvivenza degli insetti e azioni di sensibilizzazione verso i cittadini e nelle scuole”

MODENA – Progettare “oasi per le api” al cui interno favorire la salvaguardia di questi insetti e avviare iniziative di sensibilizzazione, anche nelle scuole, per informare sul ruolo che svolgono a favore di fiori e piante. È l’invito che rivolge all’Amministrazione l’ordine del giorno presentato nel Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 19 novembre, da Paola Aime (Verdi) e sottoscritto anche da Pd, Sinistra per Modena e Modena civica. La mozione è stata approvata, anche con i voti di Movimento 5 stelle, Lega Modena e Forza Italia (astensione per Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia), dopo essere stata emendata dalla stessa proponente su proposta del consigliere Antonio Carpentieri (Pd), specificando il dispositivo col suggerimento di promuovere la piantumazione di specie mellifere, anche avvalendosi della consulenza di entomologi e apicoltori, nell’ambito del progetto regionale di piantumazione di 4,5 milioni di alberi.

Presentando il documento, la consigliera Aime ha ricordato i compiti delle api negli ecosistemi naturali e agrari, non solo in funzione della produzione di miele ma soprattutto per l’attività di impollinazione che viene svolta. La sopravvivenza di questi insetti è tuttavia a rischio a causa dei cambiamenti climatici, come sottolineato anche in occasione della Giornata mondiale delle api istituita dall’Onu con ricorrenza 20 maggio, e un’eventuale estinzione avrebbe ricadute ambientali, alimentari ed economiche “visto che diverse varietà piante e frutti, non più impollinate, smetterebbero di nascere”.

Aime ha segnalato alcune iniziative messe in atto per la salvaguardia degli insetti, come nella città inglese di Rotherham “dove sono stati piantati fiori lungo 13 km di autostrade negli ultimi 6 anni, costituendo un habitat protetto per tanti insetti, api comprese”, e anche alla luce di queste esperienze “Modena non può – ha proseguito – ignorare questo problema. La città può diventare un modello da imitare attraverso la messa a punto di azioni di salvaguardia”.

La mozione domanda quindi di avviare attività informative sul territorio e negli istituti scolastici anche per sollecitare “i singoli cittadini a realizzare azioni individuali e mirate – ha concluso Aime – come seminare giusti mix di semi sui propri balconi o giardini” e di progettare “oasi per le api negli spazi dei parchi, a bordo strada, nelle rotatorie, piantando e seminando fiori graditi alle api e utili alla loro sopravvivenza”.

Aprendo il dibattito per Lega Modena, Giovanni Bertoldi ha detto che “creare nicchie ecologiche come l’oasi di via Marconi può essere utile: gli alberi perenni, oltre a migliorare la qualità dell’aria, rappresentano un rifugio per insetti e fauna”. Barbara Moretti, ricordando che attraverso le api si può ottenere un monitoraggio dell’inquinamento ambientale, ha suggerito “l’insediamento di arnie nei parchi cittadini in collaborazione con Unimore e con le associazioni di apicoltori”.

Per Vincenzo Walter Stella (Sinistra per Modena) il problema della sopravvivenza delle api è poco conosciuto: “Dovremmo sempre adottare gli accorgimenti per migliorarne la qualità della vita, ne guadagnerebbero le persone e l’ecosistema”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia – Popolo della famiglia), sottolineando l’importanza del tema, ha ribadito che “la tutela va giustamente alla salvaguardia api, ma dovrebbe essere estesa all’intero ‘creato’, cioè e quindi anche alla vita umana sin dal concepimento”.

Giovanni Silingardi (Movimento 5 stelle), parlando dei cambiamenti climatici come causa del problema legato agli insetti, ha invitato “ad adottare scelte importanti che mettano al primo posto non l’interesse economico bensì la tutela dell’ambiente”.

Intervenendo in chiusura del dibattito, l’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi ha ricordato le azioni che il Comune ha già messo in atto per la salvaguardia delle api, come le iniziative di informazione per i cittadini e la semina al parco della Resistenza di essenze adatte per insetti impollinatori, col fine di ricostituire la biodiversità dell’area verde, ricreando un “parco campagna” che può diventare anche un modello didattico; e l’installazione nell’area verde di una “casetta delle api” funzionale a progetti didattici. L’assessora ha sottolineato, infine, che nelle aree pubbliche urbane non viene fatto uso di pesticidi.