Roncalceci è la vincitrice di ‘A macchia d’olio’, il concorso per l’economia circolare

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L’area territoriale ravennate ha conferito la maggior quantità di olio esausto pro-capite

RAVENNA – E’ la circoscrizione di Roncalceci ad avere vinto il concorso ‘A macchia d’olio’, nato grazie a HeraLAB, il laboratorio di idee attivo a Ravenna dal 2013.

L’assegno simbolico di 3.500 euro per avere conferito la quantità più alta pro-capite di olio esausto ad uso domestico, pari a 2,70 kg, è stato consegnato questa mattina dall’assessore all’ambiente Giannandrea Baroncini e della referente dell’area di Roncalceci Federica Moschini presso la sede dell’assessorato all’ambiente in via Giardini Speyer. In accordo con l’amministrazione comunale la somma sarà utilizzata per l’acquisto di giochi per bambini per uno dei parchi della circoscrizione.

Il premio di 3.500 euro è stato raggiunto grazie al grande impegno della comunità locale: oltre ai 2.500 euro messi in palio da Hera, l’importo è stato incrementato di 1.000 euro per le 26 tonnellate di olio in più rispetto a quelle raccolte su tutto il territorio comunale nei 12 mesi precedenti, come da regolamento.

La classifica completa delle aree territoriali o relative frazioni/agglomerati partecipanti sarà pubblicata sul sito di Hera www.gruppohera.it.

Il concorso, durato per tutto il 2020, si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini alla raccolta dell’olio alimentare: si tratta di quello adoperato in cucina (da frittura o utilizzato per conservare gli alimenti nei vasetti) e ognuno di noi ne produce circa 5 kg all’anno. L’obiettivo è quello di contenere i possibili danni causati all’ambiente dal conferimento sbagliato degli oli usati e promuoverne la rigenerazione per reimpiegarlo come risorsa. Infatti, se disperso nell’ambiente l’olio può causare molti danni: per esempio, se versato nel lavandino, causa l’intasamento dei filtri e fa aumentare le necessità di manutenzione ed i costi energetici della depurazione (fino a 3kWh per ogni Kg di olio impropriamente smaltito). Se versato sul suolo, finisce nei corpi idrici (di superficie o falda) dove un solo kg basta a inquinare una superficie di 1.000 metri quadrati, l’equivalente di un campo da calcio.

Oli alimentari: una raccolta in crescita a Ravenna

Per incrementarne la quantità e rendere la raccolta sempre più comoda per i cittadini, Hera ha aumentato a Ravenna le colonnine stradali degli oli alimentari in numero e capienza: le colonnine stradali nel territorio di Ravenna sono oltre 60 e la nuova tipologia, rispetto a quella precedente, ha una capacità di 240 litri ed è dotata di uno sportellino. Grazie a questo potenziamento, i quantitativi di olio conferiti dai ravennati sono passati dalle 72,5 tonnellate del 2019 alle 98,4 del 2020, di cui una parte significativa è stata raccolta con i contenitori stradali.

Sull’app dei servizi ambientali di Hera “Il Rifiutologo”, scaricabile gratuitamente, digitando indirizzo e numero civico è possibile visualizzare l’elenco completo e la colonnina più vicina a disposizione. L’olio non va versato direttamente, ma deve essere conferito all’interno di normali bottiglie o flaconi in plastica ben chiusi, purché con diametro inferiore ai 18 cm. L’olio alimentare esausto può essere sempre conferito anche presso le stazioni ecologiche (centri di raccolta) di Hera.

Accordo con Eni per l’economia circolare

Per trasformare questo rifiuto potenzialmente inquinante in risorsa, Hera ha recentemente rinnovato la partnership con Eni finalizzata a trasformare l’olio vegetale esausto in biocarburante. Grazie a questo accordo, gli oli vegetali esausti di uso domestico – recuperati da Hera attraverso le raccolte stradali e le stazioni ecologiche – vengono inviati, previa lavorazione, alla bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, dove vengono convertiti nel biocarburante HVO, uno dei componenti per la produzione di Enidiesel+.

Foto: Premiazione Roncalceci_da sx, ass. Baroncini, F. Moschini e C. Natali