Le storie di sport sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme al tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a volte li superano. Così le Olimpiadi del 1936 che Hitler e Goebbels volevano trasformare nell’apoteosi della “razza ariana”. Quelle Olimpiadi costruirono invece i simboli più luminosi dell’uguaglianza: con due atleti neri, Cornelius Johnson e Dave Albritton, sul podio del salto in alto, l’ebrea Helene Mayer oro nella scherma e il nero Jesse Owens che nell’atletica leggera di medaglie ne vinse ben quattro.
Mentre in quella calda estate il mondo assisteva in colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola e la pace scricchiolava sull’asse Roma-Berlino-Tokyo, il coreano Sohn Ki-Chung vinceva la maratona con un peso sul cuore, forzato a competere per il Giappone che aveva colonizzato il suo paese nel 1910. Per la sua vittoria fu innalzata non la bandiera coreana, ma quella giapponese e fu l’inno giapponese a essere cantato nello stadio.
Lo spettacolo racconta le storie all’interno di un luogo senza tempo, un luogo dimenticato, sospeso tra il sogno e la realtà. Le racconta con le parole di chi c’era in quei giorni esaltanti e tremendi, le racconta con lo stile narrativo incalzante di Federico Buffa, le racconta con la musica e le canzoni evocative di un’epoca in bilico tra il sogno e la tragedia, le racconta con le immagini “rivoluzionarie” di Leni Riefensthal, “la regista che filmò il nazismo”.
In scena oltre a Buffa – che interpreta la parte di Wolgang Fürstner, il comandante del villaggio olimpico – i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936.
Federico Buffa, classe 1959, oltre alla sua attività di telecronista di basket e commentatore sportivo, ha condotto alcune trasmissioni antologiche sempre legate al mondo dello sport, nelle quali ha dimostrato – secondo Aldo Grasso – di “essere narratore straordinario, capace di fare vera cultura, cioè di stabilire collegamenti, creare connessioni, aprire digressioni”, in possesso di uno stile avvolgente ed evocativo.
Federico Buffa
LE OLIMPIADI DEL 1936
(spettacolo sold out)
sabato 4 febbraio, ore 21 – Teatro Novelli (Turno D Altri percorsi)
di Federico Buffa, Emilio Russo, Paolo Frusca, Jvan Sica
pianoforte Alessandro Nidi
fisarmonica Nadio Marenco
voce Cecilia Gragnani
regia Emilio Russo e Caterina Spadaro
direzione musicale Alessandro Nidi
produzione Tieffeteatro Milano
Info biglietteria
La biglietteria del Teatro Novelli è aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 14, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 17.30. Info biglietteria: 0541.793811.
Il programma completo con tutti gli spettacoli della Stagione teatrale, gli altri appuntamenti fuori abbonamento e tutti gli aggiornamenti sul sito www.teatroermetenovelli.it e sulla pagina facebook fb.com/teatronovelli.
Partecipanti da oltre 20 Paesi PARMA - Due giorni di festa hanno colorato di giallo…
Il giovane baritono-pianista Raffaello Bellavista selezionato al corso di alta formazione lirica diretto dal maestro…
Dal 20 aprile al 1° maggio 2024 Cervia - Spiaggia di Pinarella e altre location…
PARMA - Un weekend all’insegna della bellezza custodita dietro i portoni e le porte dei…
Il veterano marchigiano si aggiudica la gara di metal-detector di Cesenatico CESENATICO (FC) - Andrea…
Da venerdì 10 a domenica 12 maggio CESENA - La prima edizione di “Mercatino Regionale…
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter