Di rilievo anche gli spettacoli, curati in collaborazione con Riccione Teatro.
Tra i protagonisti Daniele Timpano, Antonio Rezza e Flavia Mastrella.
Si rafforza la partnership tra Riccione Teatro e DIG, il Festival internazionale del giornalismo d’inchiesta che a fine giugno vede a Riccione la sua terza edizione.
Via Padova è la strada più multietnica di Milano, un luogo dove i due autori ci conducono attraverso un viaggio tra la gente che ci vive, interviste che restituiscono una fotografia paradossale del razzismo, fatta di luoghi comuni sull’integrazione, sofferenze e desideri, con la delicatezza e la genialità che hanno da sempre caratterizzato l’opera dei due performers.
Il secondo progetto pensato insieme a Riccione Teatro va in scena domenica 25 giugno (ore 21.30, Palazzo del turismo, Piazzale Ceccarini, ingresso libero) ed è lo spettacolo di Daniele Timpano con Compagnia Frosini/Timpano Aldo Morto, dedicato alla vicenda dell’assassinio del presidente della Democrazia Cristiana nel 1978.
Un attore nato negli anni ’70, che di quegli anni non ha alcun ricordo o memoria personale, partendo dalla vicenda del tragico sequestro di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana, si confronta con l’impatto che questo evento ha avuto nell’immaginario collettivo. In scena, assieme al suo corpo e a pochi oggetti, solo la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo.
Lo spettacolo di Daniele Timpano sarà accompagnato da un intervento di Ilaria Moroni, direttrice dell’Archivio Flamigni, uno dei più importanti centri di documentazione sul caso Moro e sugli anni del terrorismo.
Gli spettacoli in calendario al DIG Festival sono solo l’ultima tappa di una collaborazione da cui è nata una serie di produzioni innovative. A Riccione, nelle ultime estati, si è infatti ragionato di economia, politica internazionale, diritti individuali e collettivi attraverso eventi inediti che hanno visto insieme sul palco artisti, reporter e uomini di cultura: Stefano Massini e Isabella Ragonese, Vinicio Capossela e Alberto Nerazzini, Nobraino e Spinoza, Aldo Nove, Sabrina Impacciatore e Julia Kent, Vasco Brondi, Massimo Zamboni e Gherardo Colombo, Carlo Lucarelli.
In questo vero e proprio laboratorio del contemporaneo, negli anni scorsi ha trovato spazio anche l’anteprima, in forma di studio, di Le buone maniere, spettacolo di Michele Di Giacomo sulla storia di Fabio Savi e della Uno Bianca, di recente portato in scena per gli studenti di giornalismo delle scuole di Milano, in occasione della conferenza stampa di presentazione del DIG Festival.
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