Rimini

Reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro e promozione della salute

Al via il bando per la gestione dei progetti ‘Progetto Carcere’ e ‘Percorsi di Inclusione Sociale’

RIMINI  È stata pubblicata l’istruttoria per la gestione dei progetti annuali ‘Progetto Carcere’ e ‘Percorsi di Inclusione Sociale’, entrambi in mano al Distretto socio-sanitario di Rimini Nord e finanziati per il 70% da risorse regionali. Il primo, più nel dettaglio, ha un costo complessivo di 64.732 euro (di cui 45.312 euro da parte della Regione e 19.419 da parte del Comune) e ha l’obiettivo di promuovere la salute in carcere, il reinserimento delle persone in esecuzione penale e azioni di contrasto all’esclusione sociale delle persone in condizione di povertà estrema o a rischio di marginalità, mentre il secondo, che comporta un investimento pari a 11.423 euro (di cui 7.996 provengono dal bilancio regionale mentre 3.426 da quello comunale), è finalizzato a promuovere, in collaborazione con l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna, azioni di accompagnamento per un graduale rientro nel tessuto socio-lavorativo delle persone in esecuzione penale esterna e dei soggetti che abbiano terminato di scontare la pena.   

“Investire energie e risorse per aumentare il reinserimento dei detenuti nel mondo del lavoro e nella legalità è un interesse di tutta la comunità, il buonismo non c’entra niente – spiega l’assessore comunale ai servizi sociali e il presidente del distretto di Rimini Nord Kristian Gianfreda – Una comunità giusta e coesa è una comunità più sicura. Una volta terminata la detenzione l’obiettivo del detenuto deve essere ricoprire un ruolo attivo nella società attraverso il recupero delle competenze personali.” Ecco perché, “quando parliamo di contrasto all’emarginazione sociale e alle vulnerabilità, – continua Gianfreda – dobbiamo considerare anche le persone che si trovano in carcere e che, è interesse di tutti che possano acquisire quegli strumenti, quelle conoscenze e quella fiducia in sé stessi per reinserirsi progressivamente nella quotidianità della vita ed essere ben integrati con il tessuto sociale ed economico. Per la nostra amministrazione comunale è e sarà fondamentale un lavoro di squadra con le associazioni e con le realtà che hanno a che fare con le fragilità e con i problemi che riguardano le prigioni, così da individuare iniziative che facilitino percorsi di partecipazione alla vita sociale al di fuori delle mura e, in parallelo, promuovano il diritto alla tutela della salute. Come istituzioni dobbiamo guardare al futuro dei carcerati e lavorare affinché possano avere un futuro diverso. Dobbiamo abbattere la recidiva, cioè la reiterazione del reato: solo in questo modo possiamo porre le basi per una collettività più unita e sicura.”.   

Le finalità generali dei progetti, coerentemente con il principio di sussidiarietà orizzontale, possono essere meglio specificate e realizzate attraverso una procedura di co-progettazione attraverso il coinvolgimento di soggetti del terzo settore, sinergie pubblico-privato e l’apporto delle reti di volontariato.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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