Question Time, chiarimenti sulle CRA-Covid per anziani positivi

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BOLOGNA – L’assessore Giuliano Barigazzi ha risposto alla domanda d’attualità del consigliere Umberto Bosco (Lega nord) sulle CRA-Covid per anziani positivi. La risposta è stata letta dall’assessore Davide Conte

La domanda del consigliere Bosco

“Alla luce dell’articolo di stampa, chiedo al Sindaco ed alla Giunta un parere politico-amministrativo nel merito. Inoltre chiedo mediante quali parametri saranno erogati i fondi regionali e a quali sportelli si devono rivolgere le RSA per accedere ai fondi regionali”.

La risposta dell’assessore Barigazzi letta dall’assessore Conte

“In relazione alla domanda di attualità presentata dal consigliere Bosco in merito all’articolo sulle “case di riposo” apparso sul Corriere di Bologna si informa che naturalmente corrisponde al vero che dal 7 di dicembre è attiva a Bologna una Residenza Covid per anziani. La nuova residenza è situata presso l’Ente Morale S. Anna e S. Caterina di Bologna. Nello specifico si tratta di un nucleo che dispone allo stato attuale di 24 posti letto che potranno essere ampliati fino a 48 posti in caso di necessità. Si precisa che la struttura è stata selezionata attraverso un regolare bando di evidenza pubblica a cui potevano partecipare tutti i gestori del settore interessati. Senza entrare nei dettagli già ampiamente riportati dagli organi di stampa sottolineo solo che certamente è un’iniziativa assai interessante.

La missione della struttura, in questo particolare momento dell’epidemia, è infatti quella di supportare la rete delle residenze per anziani e quella delle cure domiciliari accogliendo temporaneamente da tutto il territorio aziendale ospiti anziani positivi al coronavirus asintomatici o con sintomi “leggeri” definiti tecnicamente paucisintomatici. Gli ospiti provengono, infatti, da strutture residenziali della rete socio-sanitaria e socio-assistenziale, che non siano in grado di garantire una adeguata assistenza infermieristica e/o un isolamento efficace, nonché anziani provenienti dal domicilio con medesime problematiche di carenza socio-assistenziale.

L’originalità dell’iniziativa e inoltre il sostegno dell’Azienda USL a questa nuova progettualità; fin da subito l’esperienza parte con personale infermieristico fornito direttamente dall’Azienda AUSL, che ne mantiene inoltre il coordinamento, così come l’Azienda fornisce tutti i mezzi di protezione individuale a garanzia della massima sicurezza e gestisce l’accesso dei casi.

Le altre sue domande Consigliere trovano risposta sia nelle Delibere della Giunta Regionale n. 1662 del 16 novembre scorso riguardante le “misure straordinarie per emergenza Covid-19 nei servizi socio-sanitari” e nella n.1746 del 4 dicembre che riguarda le linee guida per l’utilizzo dei fondi per la non autosufficienza e per il sostegno ai soggetti gestori. Sono delibere ampie e complesse e per ovvie ragioni di tempo si rimanda alla loro lettura ove si evidenziano modalità e criteri per l’erogazione delle risorse previste ai gestori e privati. Sottolineo solo che per quanto riguarda i fondi regionali destinati alle strutture residenziali annunciati dalla Regione così come riportato nell’articolo si sottolinea che non sono necessari “sportelli” a cui rivolgersi in quanto le risorse verranno destinate direttamente alle residenze sulla base delle indicazioni che le Regione ha definito nelle suddette delibere”.