Question Time, chiarimenti sulla sicurezza stradale

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BOLOGNA – L’assessore Claudio Mazzanti ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d’attualità della consigliera Emily Marion Clancy (Coalizione civica) e del consigliere Andrea Colombo (Partito Democratico) sulla sicurezza stradale.

La domanda della consigliera Clancy
“Visto il terribile incidente in via Azzurra, dove una bambina di dieci anni in bici è stata investita sull’attraversamento ciclopedonale da un Suv ed ora è in condizioni gravi in ospedale. Visto il presidio organizzato dalla Consulta della Bicicletta di Bologna, Salvaiciclisti Bologna e Cinnica “Guardami, ci sono anche io. Rispetta le strisce”. Viste e condivise le richieste che queste organizzazioni portano avanti da anni, nello specifico: autovelox urbani, dossi e ogni espediente in grado di garantire il diritto alla vita degli utenti fragili, come ad esempio i cuscinetti berlinesi; l’estensione della zona 30 in città; interventi ad hoc sulle vie e in prossimità degli incroci più pericolosi, mappati dalle stesse associazioni.

Lette le osservazioni di Mauro Sorbi, responsabile dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, sul report che indica come siano già 29 le persone che hanno perso la vita in strada nella provincia di Bologna nei primi cinque mesi del 2021. Lette le osservazioni di Simona Larghetti, presidente della Consulta della Bicicletta, in merito al malcostume diffuso di eccesso di velocità e distrazione alla guida e all’insicurezza che vivono gli utenti più fragili della strada, come ciclisti e pedoni. Considerate le troppe morti avvenute in strada pone la seguente domanda di attualità per avere una valutazione politico amministrativa dal Sindaco e dalla Giunta sulla vicenda. Per sapere se condivida le richieste delle associazioni di categoria e più in generale quali azioni intenda intraprendere per garantire la sicurezza stradale in città”.

La domanda del consigliere Colombo
“In merito agli articoli di stampa relativi agli incidenti stradali a Bologna; domanda al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico-amministrativa in merito all’andamento dell’incidentalità stradale nel Comune di Bologna e nell’area metropolitana in questi primi mesi del 2021, alla luce dei dati comunicati dall’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale e alle notizie di cronaca; se, visto l’aggravamento della situazione nella fase di ripresa dopo la pandemia, l’amministrazione intende rafforzare l’impegno per la sicurezza stradale e la salvaguardia dell’incolumità dei cittadini sulle strade cittadine, anche programmando finalmente l’attuazione effettiva della “città 30″ km/h già prevista da PUMS e PGTU; quali e quanti nuovi investimenti ha in programma e in che tempi per realizzare nuovi interventi infrastrutturali di moderazione del traffico e della velocità e messa in sicurezza degli utenti più vulnerabili della strada, come pedoni, ciclisti, bambini e anziani; se, per selezionare le priorità di intervento, è disponibile a dare mandato agli uffici tecnici di considerare non più solo le statistiche degli incidenti già avvenuti negli anni passati, ma anche le condizioni di rischio potenziale, come la presenza di particolari attrattori (scuole, parchi pubblici, etc.) e di comportamenti pericolosi dei conducenti (ad esempio rilevando le velocità tenute dai veicoli in vie segnalate dalla cittadinanza) anche in mancanza di dati storici critici; se è pronta a mettere in campo immediatamente un piano straordinario di controlli potenziati della polizia locale, anche con strumenti elettronici, per prevenire e sanzionare il mancato rispetto dei limiti di velocità e le mancate precedenze agli attraversamenti pedonali e ciclabili, che sono tra le norme del codice della strada più sistematicamente violate e le prime cause degli incidenti stradali in ambito urbano; in specifico riferimento al drammatico incidente avvenuto in via Azzurra, come e quando intende mettere in sicurezza l’attraversamento ciclo-pedonale in questione, che risulta già ampiamente dotato di segnaletica orizzontale e verticale e che necessita invece di interventi fisici sulla sede stradale che costringano i veicoli a rallentare in prossimità”.

La risposta dell’assessore Mazzanti
“Con riferimento alle vostre domande di attualità è necessario premettere che è obiettivo di questa Amministrazione favorire quanto più possibile lo sviluppo della mobilità sostenibile, anche attraverso interventi mirati alla messa in sicurezza delle relative infrastrutture ed alla promozione degli spostamenti “lenti” di pedoni e ciclisti, implementando gli interventi di riqualificazione, rifunzionalizzazione e sicurezza dei percorsi pedonali e ciclabili esistenti, nonché la creazione di percorsi nuovi, e gli interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale attraverso l’attuazione del PSSU (Piano della Sicurezza Stradale Urbana), perseguendo gli obiettivi di riduzione dei morti per incidente stradale proposti dal “Piano Nazionale della Sicurezza Stradale” (PNSS) Orizzonte 2020. Tenete conto che, chiaramente, i dati dell’incidentalità che vengono registrati a livello nazionale del 2019, sono dati enormi perché noi nel 2020 abbiamo avuto sostanzialmente il blocco della circolazione e sul 2021 c’è stato un periodo di pre blocco. La cosa preoccupante è che nel periodo di liberi tutti c’è sta come una frenesia generale che ha fatto registrare dei picchi, ma nella globalità chiaramente siamo ancora sotto quei dati drammatici del 2019. Premesso altresì che il “Documento Unico di Programmazione” (DUP) 2020-2022 del Comune di Bologna prevede di elaborare e procedere, coerentemente con il PUMS ed il PGTU, al fine di ottenere un innovativo ed efficace impianto pianificatorio per definire le strategie a favore della mobilità sostenibile che incrementino la sicurezza stradale e gli spostamenti sulle modalità a minore impatto ambientale (pedonale, ciclabile, mezzo pubblico, veicoli a zero emissioni) e riducano quelli con mezzi motorizzati privati.

A seguito del manifestarsi dell’emergenza Covid-19, con il calo di attrattività del trasporto pubblico derivante dalle conseguenti esigenze sanitarie di distanziamento interpersonale, devo dire che in Emilia Romagna il calo è stato, rispetto le altre località nazionali, fortemente ridotto. Il Comune di Bologna ha predisposto il Piano per la mobilità ciclabile emergenziale, finalizzato tra l’altro ad innalzare fin da subito il grado di competitività della bicicletta rispetto all’utilizzo dell’auto privata ed evitare un arretramento rispetto agli obiettivi di diversione modale fissati dalla vigente pianificazione, oltre che per evitare una maggiore congestione della rete stradale urbana. Così come riportato nel PSSU 2016-2018 ultimo approvato, allegato al PGTU del Comune di Bologna, l’eccesso di velocità è una delle principali cause di incidentalità, pertanto l’individuazione dei “punti neri” costituisce il presupposto di partenza per individuare le priorità degli ambiti in cui proporre, progettare ed attuare interventi di ingegneria del traffico, intesi come adeguamento di infrastrutture e/o modifiche alla regolamentazione del traffico. In ogni caso, pur riconoscendo che le azioni infrastrutturali maggiormente efficaci sono quelle attuate in corrispondenza delle localizzazioni individuate attraverso i dati dell’incidentalità, noi sostanzialmente abbiamo di fatto eliminato tutti i “punti neri” legati all’incidentalità, purtroppo Via Azzurra, come ben sapete, è da sette anni che non c’era un incidente, è obiettivo prioritario di questa Amministrazione procedere al monitoraggio continuo ed al miglioramento della sicurezza stradale, non solo attraverso interventi da attuarsi in corrispondenza di “punti neri”, ma anche in tutte le localizzazioni oggetto di continua attività di presidio del territorio svolta da Polizia Locale, dai Quartieri e anche singoli cittadini, che consente di svolgere quotidianamente un’importantissima attività preventiva rispetto alla possibilità di incidenti.
Gli uffici tecnici comunali hanno già calendarizzato una serie di incontri per discutere e valutare in modo sinergico le azioni da intraprendere per migliorare la sicurezza stradale in città, lavorando in linea con quanto predisposto dal PUMS che promuove un utilizzo più equo dello spazio pubblico tra le diverse componenti di mobilità, per arrivare alla transizione auspicata che va dal concetto di strada come spazio conteso a quello di ambiente stradale come spazio condiviso. L’istituzione di Zone a Traffico Limitato Ambientali, le azioni di miglioramento della sicurezza stradale per gli utenti più deboli insieme alla visione di Città 30, perseguono questa finalità, favorendo lo spostamento dolce di cittadini e city users e garantendo accessibilità e continuità dei percorsi ciclabili e pedonali. Si segnala che anche durante la pandemia l’azione dell’Amministrazione in tale senso non si è fermata, anzi è aumentata, mettendo in campo anche interventi di tipo emergenziale, attivando inoltre sperimentazioni quali quelle sulle “Aree Scolastiche” al fine di allinearsi alle recenti modifiche del Codice della Strada, nonostante tale misura non sia stata ancora definita in maniera completa nel Regolamento di Attuazione del CdS. Questo vuol dire che sono già tutte previste dalla legge, benissimo, però noi oggi usiamo della cartellonistica che non è quella ancora indicata nel regolamento, ma a breve uscirà e adegueremo la cartellonistica.
In parallelo, proprio nei mesi di maggiore emergenza, l’Amministrazione ha anche fortemente implementato il progetto “Bologna a scuola si muove sostenibile” mediante il quale sono state attivate 20 linee di pedibus in 10 scuole diverse, al fine di incentivare gli spostamenti casa-scuola sostenibili che hanno impatti positivi sull’ambiente, sulla salute e sullo sviluppo psicofisico dei bambini, sulla loro sicurezza e socialità, come pure sull’inclusione, sulla coesione sociale e anche sulla conoscenza e sulla fruizione del territorio. Proprio oggi abbiamo fatto l’ultima premiazione con decine e decine di bambini.
Per quello che riguarda i nuovi investimenti e i tempi per realizzare nuovi interventi segnalo che per l’anno 2020: PSSU 500 mila euro in corso di ultimazione + PSSU 300 mila euro in corso di esecuzione + PSSU 800 mila euro di prossima attuazione anno 2021: PSSU 800 mila euro in corso di progettazione + PSSU 400 mila euro in corso di progettazione + Biciplan 2 milioni di euro in corso di progettazione (lavori da terminare entro agosto 2022) + Sicurezza marciapiedi 1 milione di euro in progettazione anno 2022: PSSU 800 mila euro + PSSU 800 mila euro + Biciplan un milione e 200 mila euro + via Cadriano 1 milione e 200 mila euro in corso di progettazione + Riqualificazione assi stradali un milione di euro + Sicurezza marciapiedi 900 mila euro anno 2023: PSSU 800 mila euro + PSSU 800 mila euro + Biciplan un milione e 200 mila euro + Sicurezza marciapiedi 1 milione e 900 mila euro.
L’Amministrazione sta già lavorando da diverso tempo nell’ottica della prevenzione e dell’efficienza in termini di sicurezza stradale, con l’obiettivo di fornire un segnale immediato alle richieste dei diversi attrattori. In particolare sta già predisponendo un appalto dedicato alle scuole (400 mila euro), il cui obiettivo è proprio quello di consolidare il clima di fiducia del cittadino nei confronti delle istituzioni. Altri interventi in corrispondenza delle scuole sono già presenti, entrambi attualmente in corso o di prossima realizzazione. Si aggiunge a questo codice intervento dedicato unicamente alle scuole anche la richiesta di 500 mila euro all’interno del programma di finanziamento REACTEU per la realizzazione del “Piano di tutela delle aree scolastiche” già previsto nel PGTU e anticipato, in parte e in via emergenziale, mediante le modalità attuative del Piano della Pedonalità Emergenziale. L’obiettivo è coinvolgere un numero consistente di poli scolastici, progettando e attuando insieme progetti che vedano la realizzazione da parte del Comune di interventi sulla segnaletica o sull’infrastruttura stradale per la messa in sicurezza dei percorsi pedonali e ciclabili utilizzati nel tragitto casa-scuola e per il miglioramento dell’accessibilità alle aree scolastiche. In ogni caso, l’estensione di misure di mitigazione del traffico nell’ottica di promuovere la mobilità in autonomia degli studenti, va prevista individuando un primo livello di priorità nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado che ad oggi non beneficiano di alcuna misura di mitigazione. Infine per i controlli, la Polizia Locale assicura da sempre una capillare e continuativa presenza sul territorio, con funzione di contrasto a qualunque violazione alle norme del Codice della Strada, al fine di garantire, nei limiti del possibile , la sicurezza della circolazione e l’incolumità di ogni utente della strada, con particolare attenzione ai soggetti maggiormente esposti alle conseguenze di eventuali sinistri, quali appunto i pedoni.
Oltre alla competenza e professionalità degli Agenti assegnati ai servizi di polizia stradale, particolare rilevanza assume l’utilizzo degli strumenti tecnologicamente più avanzati che consentono di accertare violazioni nella maniera più sicura, rapida ed efficace, con il duplice scopo di sanzionare, ma anche di prevenire la commissione di infrazioni. Sono inoltre frequentemente impiegate diverse pattuglie composte da Agenti a bordo di veicoli privi di insegne di istituto, che effettuano, tra le diverse attività di vigilanza, anche il controllo del rispetto di tutte le norme del Codice della Strada e l’accertamento delle relative violazioni. Relativamente al controllo dell’eccesso di velocità, sia i Reparti Territoriali che il Reparto Motociclisti svolgono, in uniforme, compatibilmente con le innumerevoli attività sul territorio, anche servizi con l’ausilio degli strumenti tecnologici omologati. Si ritiene altresì doveroso evidenziare l’attività svolta dal Corpo proprio nello specifico settore dell’infortunistica stradale. L’elevato livello di preparazione conseguito dal personale e l’impegno che viene sempre profuso, sia nello svolgimento dei rilievi nella immediatezza del fatto che nel corso delle successive indagini, consentono di pervenire, anche nelle situazioni più complesse, all’accertamento delle responsabilità ed alla applicazione dei relativi provvedimenti, sia di carattere amministrativo che penale, con il risultato di contribuire, anche sotto questo profilo, a contenere il fenomeno dell’indisciplina stradale quale causa di incidenti. Sempre a tale riguardo, un’altra attività di fondamentale importanza è costituita dagli accertamenti volti a verificare il tasso alcolemico dei conducenti e l’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. In conclusione, pur nella consapevolezza dell’impossibilità di presidiare in maniera continuativa l’intera rete stradale cittadina e di prevenire ogni possibile comportamento scorretto, si conferma come l’aspetto della sicurezza stradale costituisca un impegno prioritario di questo Corpo, che si dedica all’opera di sensibilizzazione dei cittadini anche svolgendo, da tempo, una capillare attività di educazione stradale rivolta agli alunni delle varie scuole della città.
I tecnici dell’Amministrazione stanno già valutando le soluzioni tecniche ritenute più opportune ed efficaci per aumentare la sicurezza dell’attraversamento.
Oltre agli interventi ipotizzabili, si aggiunga il fatto che l’Amministrazione sta già intervenendo in via Azzurra, all’incrocio con via Venturoli e Largo Molina, per la realizzazione di una nuova rotatoria volta al miglioramento della sicurezza dell’incrocio, a cui si aggiungono l’istituzione di una “zona 30” comprendente le vie della Rampa e Verde e di una zona residenziale con “limite massimo di velocità 10 km/h e precedenza ai pedoni su tutta la sede stradale” comprendente le vie Smeraldo,Turchese, dell’Argine e largo Molina.
Infine, oltre all’introduzione di sistemi sanzionatori o deterrenti della velocità di tipo infrastrutturale, è fondamentale che il rispetto delle regole e delle norme di comportamento in ambito stradale venga perseguito anche con l’impiego di azioni di altra natura, come auspicato dal PNSS Orizzonte 2020, tra le quali riveste sicuramente un ruolo importante l’educazione stradale, quale attività formativa a partire dalle scuole primarie. Sottolineo, e l’ho detto prima, anche con il tono della voce, per noi il rispetto del codice della strada e le applicazioni delle circolari ministeriali è un obbligo oltre che una convinzione che le leggi vanno rispettate”.