Question Time, chiarimenti sulla crisi aziendale dell’ex BredaMenarini

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BOLOGNA – L’assessore Marco Lombardo ha risposto questa mattina, in sede di Question Time, alle domande d’attualità dei consiglieri Claudio Mazzanti (Partito Democratico) e Federico Martelloni (Coalizione civica) sulla crisi aziendale dell’ex BredaMenarini.

Domanda del consigliere Mazzanti:

“In relazione alla notizia apparsa in data odierna sulla stampa locale, dalla quale emergerebbe che la Ex BredaMenarini non sarebbe in grado di pagare gli stipendi ai propri dipendenti, come già accaduto un anno fa chiede al Sindaco e alla Giunta una valutazione politico-amministrativa nel merito e se vi è intenzione di intervenire direttamente nei confronti del Governo”.

Domanda del consigliere Martelloni:

“Viste le notizie riguardanti la crisi dell’azienda Industria Italiana Autobus, ex BredaMenarini e Irisbus, chiede al Sindaco e alla Giunta: una valutazione politico amministrativa in merito; quali azioni l’Amministrazione stia mettendo in campo per chiedere con forza al Governo azioni volte a garantire il pagamento degli stipendi a lavoratori e lavoratrici e la piena ripresa delle attività, così da scongiurare la perdita di commesse importanti per il futuro dell’azienda”.

Risposta dell’assessore Lombardo:

Grazie presidente, ringrazio i consigli comunali Martelloni e Mazzanti per aver posto all’attenzione dell’Aula una vicenda che seguiamo da tempo e che questo Consiglio comunale, insieme alla Giunta e tutta l’Amministrazione, ha sempre guardato con particolare attenzione. Gli articoli di stampa pubblicati di recente, evidenziano giustamente le preoccupazioni dei lavoratori e delle lavoratrici rispetto non solo a quella che prima veniva definita urgenza sociale, ma anche rispetto alle prospettive dell’azienda. Quindi proverò a dare risposte esattamente alle tre questioni che mi sono state poste. Il primo è il tema dell’urgenza sociale sul versamento degli stipendi, al quale aggiungo anche il tema del pagamento dei fornitori, che risponde alla stessa difficoltà, cioè il tema della liquidità. Il secondo è il tema del futuro dell’azienda e quindi la prospettiva industriale, al quale aggiungo la parte sulla prospettiva societaria, perché è evidente che la prospettiva industriale dipende dalla governance societaria. E poi il terzo aspetto sul tipo di produzione, vista anche la trasformazione in atto nel mercato del trasporto pubblico locale. Proverò a farlo nei tempi che mi sono stati assegnati cercando di essere sintetico.
L’amministrazione continua sempre a tenere monitorata, insieme alla Regione, in particolare all’assessora Palma Costi alle Attività produttive e insieme alle organizzazioni sindacali, la vertenza su Industria italiana autobus e in particolare per il sito produttivo di Bologna ex BredaMenarini. Che significa che ci sono diversi incontri informali dei quali non diamo notizie sulla stampa, perché riteniamo che più che di promesse, quest’azienda e soprattutto i lavoratori e lavoratrici e le famiglie abbiano bisogno di risposte concrete.
In particolare, per quanto riguarda l’urgenza sul versamento degli stipendi e sul pagamento dei fornitori, penso di poter dare una buona notizia rispetto a un impegno preso dall’azienda a effettuare il pagamento all’inizio della prossima settimana. Credo che questa sia una notizia positiva per i lavoratori, noi monitoreremo con attenzione che questo impegno si verifichi e questo ci rassicura rispetto a delle interlocuzioni che abbiamo avuto con il nuovo amministratore delegato, l’ingegner De Filippis, che ci ha dato delle rassicurazioni sul tema dicendo che in questo momento non c’è un problema di ordini, non c’è un problema di fatturato, ma c’è un problema di liquidità e di cassa.
Un altro impegno che rendo pubblico, dopo aver ovviamente sentito l’ingegnere, è quello di sapere che la prossima settimana Industria italiana autobus finalizzerà una apertura di una nuova linea di credito, che consentirà all’azienda la liquidità necessaria per il pagamento dei fornitori. Con il pagamento degli stipendi per i lavoratori e le lavoratrici, e con il pagamento dei fornitori, si può risolvere l’emergenza dettata dalla mancanza di liquidità.
Questo però come giustamente veniva ricordato da entrambi i consiglieri risolve un’emergenza, ma non riesce a garantire la prospettiva. E la prospettiva del futuro dell’azienda deve partire dall’idea che ci dovrebbe essere un centro di produzione e un centro che si specializza nell’innovazione e nella ricerca. Abbiamo sempre detto che il centro di Bologna ha delle caratteristiche particolari, ha delle professionalità importanti, ha la presenza di un polo universitario che garantisce sicuramente anche il tema di ricerca e innovazione, penso per esempio al tema dell’elettrico e della produzione elettrica. Sappiamo che c’è una trasformazione in atto nel mercato del trasporto pubblico locale, forse è opportuno immaginare e ragionare su delle soluzioni ponte, che da un lato consentano in questo momento la produzione dei veicoli, così come vengono prodotti, ma che già da adesso ponga le condizioni per essere pronti quando la maggior parte delle aste prevederanno la produzione dell’elettrico. Questo però non può prescindere da una stabilità della governance società. Abbiamo sempre detto che la presenza di Leonardo, la presenza di Finmeccanica, la presenza di soci pubblici ci garantisce rispetto all’impegno che il Governo ha messo e continuerà a mettere nell’azienda, ma che sia fondamentale, l’ho già detto in altre occasioni quindi qui lo posso solo ribadire, la presenza di un socio industriale privato, perché questo può consentire di dare prospettiva in termini di produzione e di mercato. Noi dobbiamo far ritornare la produzione in Italia dalla Turchia, questo è l’obiettivo che ci siamo sempre posti ed è sempre stato un obiettivo comune. Il tema dell’investitore privato che può consentire anche l’apertura al mercato all’estero ma a questo punto il mercato della vendita, non il mercato della produzione, è fondamentale per l’azienda e io confido che il nuovo amministratore delegato, in una collaborazione istituzionale fattiva con la Regione, il Comune e il Governo, possa essere aiutato nell’individuazione del socio privato.
Ribadiamo quello che andiamo dicendo da sempre, perché quello che più ci compete oltre al tema ovviamente occupazionale, oltre alla solidarietà rispetto ai lavoratori e alle lavoratrici, è il tema del sito produttivo. Il sito produttivo di Bologna della BredaMenarini è e rimarrà destinato ad attività produttive e industriali. Non saranno possibili modifiche di destinazione del sito. Questo è importante che lo sappiano i soci pubblici e anche i futuri soci privati. Perché per noi è un punto qualificante e importante, perché significa garantire la continuità occupazionale, ma anche la continuità del sito produttivo di Bologna. Noi saremo a disposizione come sempre, faremo sempre la nostra parte, so che la Regione è continuamente impegnata sotto questo profilo, tanto è vero che il 24 settembre è convocata una riunione in Regione alla quale parteciperemo come Amministrazione comunale, parteciperanno le organizzazioni sindacali, immagino che parteciperà anche la società Industria italiana autobus. In quell’occasione confido che gli impegni possano essere verificati sul campo, sia dal punto di vista il pagamento degli stipendi dei lavoratori sia dal punto di vista del pagamento dei fornitori, sia dal punto di vista del tema dell’apertura delle nuove linee i credito che consentiranno di ovviare alla crisi di liquidità da cui è partita l’emergenza.
È chiaro che c’è il tema della legge 14 sugli investimenti, noi crediamo che il rilancio dell’azienda sia possibile, che un investimento sulla ricerca e lo sviluppo per la produzione sia necessario e che ci siano tutte le condizioni per poterlo fare. Non ci sottrarremo ai nostri impegni, come non abbiamo mai fatto fino a ora, continueremo a tenere monitorata la situazione e a vigilare perché i due obiettivi che noi abbiamo sempre menzionato, quello della continuità occupazionale e quello della salvaguardia del sito produttivo, possano essere salvaguardati e soprattutto si dia futuro e speranza a un’azienda importante del nostro patrimonio industriale, ma anche della storia della nostra comunità cittadina.