Question Time, chiarimenti sulla continuità didattica per studenti autistici

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BOLOGNA – L’assessora Susanna Zaccaria ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alle domande di attualità del consigliere Gian Marco De Biase (Gruppo misto) e della consigliera Emily Clancy (Coalizione civica), sulla continuità didattica per studenti autistici.

Domanda del consigliere De Biase
“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito all’appello dei genitori dell’Angsa (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) ai Comuni affinché i loro figli abbiano la possibilità di continuare il loro programma educativo. Visto che già alcuni comuni hanno accolto questo appello con soluzioni che vanno incontro alle esigenze delle famiglie con bambini autistici o disabili. Visto infine che lunedì scorso in Consiglio è stato approvato l’ordine del giorno P.G. 95571/2020 con il quale si propone di valutare ogni possibile azione per non interrompere la continuità educativa e il prezioso supporto degli educatori ed educatrici di sostegno alle famiglie, in particolare quelle con figli e figlie con disabilità, in queste settimane di emergenza. Pone la seguente domanda d’attualità per conoscere il pensiero del Sindaco e della Giunta sul tema. Per sapere dall’Amministrazione in quale modo intende dare attuazione all’ordine del giorno approvato sostenendo le famiglie con figli disabili e tutelando altresì le figure degli educatori scolastici”.

Domanda della consigliera Clancy
“Visti gli articoli di stampa apparsi in merito alle richieste dei genitori di soggetti autistici – che in questi giorni devono rimanere a casa con i figli a causa della chiusura delle scuole per il contenimento della diffusione del coronavirus – di avere a domicilio gli educatori che già seguono i loro figli a scuola, in tutto il territorio della città metropolitana; considerato che anche l’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici ha fatto sue tali richieste; viste le mobilitazioni del comparto degli educatori e delle educatrici, in particolare dipendenti di cooperative, in quanto maggiormente colpiti dalle disposizioni del DCPM e dalle ordinanze di chiusura dalle scuole; considerato che, secondo le disposizioni del DPCM del 4 marzo 2020 le scuole rimarranno chiuse almeno sino al 15 marzo; considerato che alcuni comuni della città metropolitana hanno autorizzato gli educatori e le educatrici ad andare a casa degli studenti e delle studentesse, altri si sono organizzati per farli seguire dagli educatori e dalle educatrici, in piccoli gruppi, nelle scuole. Ritenuta particolarmente importante la continuità didattica, specialmente per gli studenti e le studentesse più fragili pone la seguente domanda d’attualità per avere una valutazione politica dal Sindaco e dalla Giunta sul tema. per sapere dall’Amministrazione quando e con quali modalità intenda dare attuazione all’ordine del giorno riguardante la tutela salariale di tutte le figure professionali nelle scuole chiuse per le misure preventive in vigore approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 02.03.2020, che invita il Sindaco e la Giunta ‘a valutare ogni singola azione per non interrompere la continuità educativa e il prezioso supporto degli educatori e delle educatrici di sostegno alle famiglie, in particolare quelle di figli e figlie con disabilità, in queste settimane di emergenza’.

Risposta dell’assessora Zaccaria
“Grazie per le domande, perché così colgo l’occasione per aggiornarvi proprio in seguito all’approvazione che avete fatto lunedì in Consiglio dell’ordine del giorno. È evidente che è un momento di difficoltà, questo lo sappiamo tutti, però questi due temi così strettamente connessi, cioè la continuità educativa e il diritto allo studio di bambini e bambine, mi sento di dire con disabilità, quindi un po’ più estesa rispetto al fatto che voi avete citato dei ragazzi autistici che hanno necessità particolari, però è chiaro che il tema riguarda tutti e tutte i bambine e bambine con tutti i tipi di disabilità che frequentano le nostre scuole e dall’altro il tema, appunto, della tutela salariale delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nei servizi educativi e dell’inclusione, che sono strettamente connessi. Chiaro che il tema riguarda tutte e tutti gli e le studenti in realtà e però si pone in maniera molto più forte quando o sono coinvolti gli studenti fragili con conseguenze sulla fragilità delle loro famiglie. Fino a oggi, in relazione alla sospensione dell’attività scolastica, l’Amministrazione comunale ha mantenuto a disposizione delle scuole le risorse del personale educativo impegnato nell’inclusione al solo fine di svolgere le attività di programmazione funzionale all’implementazione del piano educativo individualizzato, realizzate però attraverso la partecipazione agli incontri che vedono coinvolti gli insegnanti. Siamo però consapevoli che il perdurare di questa situazione, imprevedibile nel suo termine – è di ieri l’altro il decreto di proroga e non sappiamo quanto durerà – ci costringe ad una riflessione più ampia che peraltro è in linea con quello che ha previsto l’ultimo DPCM del 4 marzo 2020, dove viene proprio specificato che sono previste forme di istruzione a distanza con particolare riguardo agli studenti con disabilità, questo ora è specificato. Questa situazione straordinaria vede coinvolti diversi istituti scolastici intenti nella riorganizzazione della propria attività didattica, laddove ci siano le condizioni, attraverso l’uso di tecnologie, piattaforme specifiche e forme di insegnamento a distanza. Questo sforzo in parte riguarda anche i bambini con disabilità – quelli che possono accedere ovviamente a questi contenuti e agli elaborati che sono con una loro forma specifica-, però rischia di escludere quei bambini che presentano le disabilità più gravi, che sono proprio invece quelli per cui è riconosciuta una priorità di intervento, e tra questi, quelli per cui l’interruzione dell’intervento causerebbe anche forse una regressione del miglioramento e qui viene probabilmente di più il tema dei ragazzi e delle ragazze autistici. A partire da questa consapevolezza, coerentemente con l’accordo di programma sull’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, che prevede nell’ambito del piano educativo individualizzato, la possibilità di flessibilizzare gli interventi educativi anche fuori dallo spazio scolastico, stiamo valutando di mettere in campo degli interventi educativi mirati in stretta collaborazione con le scuole, ovviamente con l’obiettivo che è anche l’oggetto dell’ordine del giorno, quindi garantire il diritto allo studio anche agli alunni con gravissima disabilità che non sempre possono fruire dei supporti che dicevamo prima. Questo intervento può essere sostenibile in quanto il personale educativo impiegato è titolato a effettuare anche attività domiciliari nell’ambito dei singoli progetti che vengono concordati. Tali interventi saranno progettati insieme ai referenti scolastici e richiederanno che i docenti di sostegno in collaborazione con gli educatori, con modalità coerenti alla tempestività dell’intervento, si raccordino con le singole famiglie e con i referenti della Asl. Questa spiegazione, consigliere, è per dire che noi dobbiamo, per ogni singolo piano, concordare non decidendo noi da soli, quindi vi chiedo di riflettere su questo quando pensiamo perché la tempistica non ci consente improvvisamente di mandare gruppi a scuola, parliamo di piani individualizzati e quindi dobbiamo, con i soggetti che vi ho già citato, concordare dei singoli percorsi e competenze degli alunni. Vi comunico che proprio oggi pomeriggio, insieme all’assessore Lombardo incontrerà alcuni rappresentanti di associazioni, non possiamo fare – e anche questo è un po’ un limite in questo momento -, incontri con tante persone quindi oggi ne incontriamo tre. Siamo ovviamente a disposizione di tutti quelli che ce lo chiederanno, ma non possiamo incontrarli tutti insieme. Siamo quindi già in attività sulle valutazioni che voi avete richiesto da tutta la settimana, perché dovremo lavorare per ciascun alunno con le difficoltà, non potendo ribadisco decidere da soli, questo non ci consente una tempestività che altri comuni invece a livello organizzativo, ovviamente confrontandosi con numeri diversi, hanno invece potuto già predisporre. Per quanto riguarda invece la messa in campo di questi progetti, è chiaro che questo risponde anche all’obiettivo della tutela salariale, perché si tratta di una di quelle azioni di riprogrammazione di ore che anche il Sindaco ha dichiarato di voler perseguire. Questa azione potrebbe non essere risolutiva, ce lo diciamo molto chiaramente, perché dovremo agire su più fronti per garantire questo obiettivo anche insieme ad altri Comuni, perché anche questo dipende dalla durata della situazione, quindi dal numero di ore che dovrebbero essere riprogrammate ed è abbastanza comprensibile che, se finisce tutta in una parte dell’anno scolastico durante l’estate, questa riprogrammazione potrebbe rivelarsi troppo onerosa per gli educatori. Quindi, terremo monitorati tutti gli sviluppi, con l’obiettivo già dichiarato di voler garantire la tutela salariale degli educatori che svolgono un servizio delicato e prezioso, ma non ho in questo momento dati per rispondere all’ultima precisazione, però ci teniamo informati quotidianamente su questi temi che sono molto importanti”.