Question Time, chiarimenti sulla chiusura delle scuole in zona rossa

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BOLOGNA – L’assessora Susanna Zaccaria ha risposto, in seduta di Question Time, alla domanda d’attualità del consigliere Francesco Sassone (Fratelli d’Italia), sulla chiusura delle scuole in zona rossa.

La domanda del consigliere Sassone
“In relazione alla comunicazione inerente la “zona rossa” si chiede se le informazioni alla cittadinanza non abbiano arrecato più confusione che altro”.

La risposta dell’assessora Zaccaria
“Gentile consigliere Sassone,
le comunicazioni rispetto ai nuovi provvedimenti restrittivi sono state date dal Sindaco non appena prese le decisioni, anche in anticipo rispetto all’emissione dell’ordinanza regionale. Quindi sono state date subito, appena possibile, perché ci è molto chiaro che le decisioni restrittive creano delle difficoltà organizzative a tutti.

La decisione di rinviare a lunedì 8 marzo la chiusura dei nidi, in realtà, ha consentito alle famiglie di avere qualche giorno in più per organizzarsi e personalmente io ho avuto solo feedback positivi rispetto a questa possibilità, perché è stata meno improvvisa la chiusura.
Per venire alla sua domanda specifica, a ogni famiglia e agli insegnanti oggi verranno date comunicazioni sull’organizzazione della prossima settimana. Perché oggi? Perché ieri pomeriggio è arrivata una comunicazione relativa al problema da lei indicato che stavamo già cercando di affrontare, ma come lei capisce bene non sono problemi di nostra stretta competenza, quindi devono arrivare a noi delle indicazioni, che per altro, non abbiamo ancora avuto in modo completo, ma comunque la comunicazione era riferita alla possibilità di frequentare in presenza dei figli di genitori che svolgono professioni sanitarie, ma ci sono anche altre indicazioni date e su questo dobbiamo aspettare ulteriori precisazioni, oltre alla possibilità di frequentare in presenza per bambini e bambine con disabilità, cosa che avevamo già presente e che stiamo già organizzando perché va garantita.
Cercando di togliere dimezzo tutte le polemiche, sperando di avere risposto dicendole che verranno avviate comunicazioni specifiche per l’organizzazione della prossima settimana, io devo per forza ricordare che siamo in emergenza e che in emergenza non c’è il tempo per programmare le comunicazioni. Abbiamo assistito a una recrudescenza dell’epidemia, nel giro di qualche settimana, io mi riferisco in questo caso specifico ai servizi 0-6, dove i dati sono sempre stati buoni fino al mese di gennaio, dove per buoni intendo proprio contenuti. Ma quello che ha colpito molto è che, mentre fino alla fine di gennaio, da un caso ai tamponi che venivano effettuati successivamente nella sezione, quindi da bambini e insegnanti, non si trovavano altri casi nella stragrande maggioranza degli eventi. Dalla fine di gennaio in poi, invece, a fronte dell’emergere di un caso, i tamponi successivi dimostravano molti altri casi e si era in presenza di focolai.
Questo è stato un cambiamento evidente, molto sensibile per i servizi 0-6, che purtroppo ci ha costretti a chiudere dei servizi che noi non vorremmo mai chiudere. Sono sacrifici che non vorremmo mai chiedere, ma a fronte di questa pericolosità non c’è stata altra possibilità, ben consapevoli delle difficoltà. Ci tengo molto a sottolineare questa consapevolezza, stiamo cercando di fare fronte nel modo più rapido possibile anche alle comunicazioni, così come il Sindaco ha anticipato le decisioni prima della pubblicazione dell’ordinanza, così noi stiamo cercando di comunicare man mano che arrivano le indicazioni dalle autorità competenti, perché non siamo sempre noi, questo abbiamo anche l’obbligo di dirlo quando poniamo le questioni. A fronte di una comunicazione che ci è arrivata ieri nel tardo pomeriggio, noi oggi mandiamo alle famiglie delle comunicazioni.
Questi sacrifici vengono chiesti con l’obiettivo di salvaguardare la salute delle persone, grandi o piccole che siano, di tutte le persone, ricordando che questa pandemia ha fatto quasi 100 mila vittime nel nostro Paese. Sono tutti provvedimenti che si sono resi necessari, a cui stiamo cercando di far fronte esattamente come stiamo facendo da un anno a questa parte, con tutto l’impegno dell’Amministrazione, il massimo della comprensione per le difficoltà delle famiglie, che vi garantisco, abbiamo molto chiare, come anche la consapevolezza che siamo di fronte a un disastro dal punto di vista sanitario. Le garantisco che è l’ultima cosa che avrei voluto rivedere è la chiusura dei nostri servizi 0-6 e quindi è al massimo il nostro impegno per cercare di contenere il più possibile il disagio delle famiglie”.